This doctoral thesis explores the concept of bounded rationality in managerial decision-making by analyzing its evolution, current challenges, and practical implications. The research addresses three critical questions: What does bounded rationality mean today? Why do managerial decisions in organizations often exhibit bounded processes? And how do these processes occur? Chapter 1 provides a historical review of bounded rationality, tracing its evolution from Herbert Simon’s seminal work and identifying future research directions. Chapter 2 examines the role of biases in organizational decisions. Through a case study, a structured approach to decision-making and cognitive distortion mitigation is proposed. Chapter 3 investigates dynamic decision-making through a laboratory experiment, revealing how cognitive styles influence rapidity and accuracy in interdependent decisions. Chapter 4 explores attractiveness bias in recruitment decisions, presenting a moderated mediation model that integrates a few psychological variables to explain underlying mechanisms. This thesis offers a comprehensive theoretical and practical framework for understanding bounded rationality’s evolution and its applications in management, providing valuable contributions for scholars and practitioners.

Questo lavoro di tesi esplora il concetto di razionalità limitata nel processo decisionale manageriale, analizzandone l'evoluzione, le sfide attuali e le implicazioni pratiche. La ricerca risponde a tre domande centrali: Cosa significa oggi la razionalità limitata? Perché le decisioni manageriali nelle organizzazioni spesso seguono processi limitati? E come si verificano questi processi? Il Capitolo 1 fornisce una revisione storica del concetto di razionalità limitata, tracciandone l’evoluzione a partire dal lavoro pionieristico di Herbert Simon e identificando futuri percorsi di ricerca. Il Capitolo 2 esamina il ruolo dei bias cognitivi nelle decisioni manageriali. Si utilizza un caso studio per proporre un approccio strutturato ai processi decisionali manageriali e alla riduzione dei bias cognitivi. Il Capitolo 3 studia il processo decisionale dinamico attraverso un esperimento di laboratorio, rivelando l'influenza degli stili cognitivi sulla rapidità e l’accuratezza delle decisioni manageriali. Il Capitolo 4 indaga il bias legato all’attrattività fisica nelle decisioni di selezione del personale, proponendo un modello di mediazione moderata che integra alcune variabili psicologiche. Questa tesi offre un quadro teorico e pratico per comprendere l’evoluzione della razionalità limitata e le sue applicazioni nel management, fornendo contributi utili per studiosi e professionisti.

Bounded rationality in managerial decision making: addressing the what, why and how questions

CRISTOFARO, MATTEO
2016

Abstract

This doctoral thesis explores the concept of bounded rationality in managerial decision-making by analyzing its evolution, current challenges, and practical implications. The research addresses three critical questions: What does bounded rationality mean today? Why do managerial decisions in organizations often exhibit bounded processes? And how do these processes occur? Chapter 1 provides a historical review of bounded rationality, tracing its evolution from Herbert Simon’s seminal work and identifying future research directions. Chapter 2 examines the role of biases in organizational decisions. Through a case study, a structured approach to decision-making and cognitive distortion mitigation is proposed. Chapter 3 investigates dynamic decision-making through a laboratory experiment, revealing how cognitive styles influence rapidity and accuracy in interdependent decisions. Chapter 4 explores attractiveness bias in recruitment decisions, presenting a moderated mediation model that integrates a few psychological variables to explain underlying mechanisms. This thesis offers a comprehensive theoretical and practical framework for understanding bounded rationality’s evolution and its applications in management, providing valuable contributions for scholars and practitioners.
21-dic-2016
Inglese
Questo lavoro di tesi esplora il concetto di razionalità limitata nel processo decisionale manageriale, analizzandone l'evoluzione, le sfide attuali e le implicazioni pratiche. La ricerca risponde a tre domande centrali: Cosa significa oggi la razionalità limitata? Perché le decisioni manageriali nelle organizzazioni spesso seguono processi limitati? E come si verificano questi processi? Il Capitolo 1 fornisce una revisione storica del concetto di razionalità limitata, tracciandone l’evoluzione a partire dal lavoro pionieristico di Herbert Simon e identificando futuri percorsi di ricerca. Il Capitolo 2 esamina il ruolo dei bias cognitivi nelle decisioni manageriali. Si utilizza un caso studio per proporre un approccio strutturato ai processi decisionali manageriali e alla riduzione dei bias cognitivi. Il Capitolo 3 studia il processo decisionale dinamico attraverso un esperimento di laboratorio, rivelando l'influenza degli stili cognitivi sulla rapidità e l’accuratezza delle decisioni manageriali. Il Capitolo 4 indaga il bias legato all’attrattività fisica nelle decisioni di selezione del personale, proponendo un modello di mediazione moderata che integra alcune variabili psicologiche. Questa tesi offre un quadro teorico e pratico per comprendere l’evoluzione della razionalità limitata e le sue applicazioni nel management, fornendo contributi utili per studiosi e professionisti.
ABATECOLA, GIANPAOLO
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/195782
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-195782