Questa ricerca è parte di un programma integrato volto al miglioramento delle attrezzature e dell'equipaggiamento dei militari. Questa tecnologia è attualmente un notevole interesse a livello internazionale, grazie ai vantaggi che offre rispetto alle soluzioni più tradizionali. L'Italia, su iniziativa del Joint Chiefs of Staff, ha lanciato nel 1999 un programma chiamato "Combattente" nel 2000, e successivamente rinominato "Soldato Futuro" per aumentare l'efficienza operativa al fante aumentando e integrando le capacità in termini di letalità, la sopravvivenza, la mobilità, l'autonomia e C3 (Comando, Controllo, Comunicazione). L'obiettivo principale della ricerca è quello di sviluppare un modello numerico per predire le interazioni tra i sistemi di dispositivi di protezione individuale e le parti sensibili del fante all'interno delle Forze Armate (ad esempio l'effetto del proiettile sul torace indossando il giubbotto balistico). In un primo momento, ho effettuato delle prove in laboratorio e al Poligono di Tiro per caratterizzare i materiali ed analizzare gli effetti dell'impatto, in particolare: 1) Prove di trazione per caratterizzare le fibre in Kevlar; 2) Prove DSC (calorimetria a scansione differenziale) e TGA (analisi termogravimetrica) per caratterizzare la piastra balistica; 3) Prove SEM (microscopio elettronico a scansione) per caratterizzare i vari proiettili; 4) N°3 Prove al Poligono. Quindi, svilupperò un modello numerico per predire le interazioni tra piastra in polietilene (componente del giubbetto antiproiettile) con il calibro 5,56 x 45 mm e il calibro 7,62 x 51 mm,e successivamente il pacchetto morbido con il calibro 9 x 19 mm Parabellum.
Modellazione numerica del comportamento di una giubbetto Ap tramite Ansys/Explicit
FILECCIA, DANIELA
2015
Abstract
Questa ricerca è parte di un programma integrato volto al miglioramento delle attrezzature e dell'equipaggiamento dei militari. Questa tecnologia è attualmente un notevole interesse a livello internazionale, grazie ai vantaggi che offre rispetto alle soluzioni più tradizionali. L'Italia, su iniziativa del Joint Chiefs of Staff, ha lanciato nel 1999 un programma chiamato "Combattente" nel 2000, e successivamente rinominato "Soldato Futuro" per aumentare l'efficienza operativa al fante aumentando e integrando le capacità in termini di letalità, la sopravvivenza, la mobilità, l'autonomia e C3 (Comando, Controllo, Comunicazione). L'obiettivo principale della ricerca è quello di sviluppare un modello numerico per predire le interazioni tra i sistemi di dispositivi di protezione individuale e le parti sensibili del fante all'interno delle Forze Armate (ad esempio l'effetto del proiettile sul torace indossando il giubbotto balistico). In un primo momento, ho effettuato delle prove in laboratorio e al Poligono di Tiro per caratterizzare i materiali ed analizzare gli effetti dell'impatto, in particolare: 1) Prove di trazione per caratterizzare le fibre in Kevlar; 2) Prove DSC (calorimetria a scansione differenziale) e TGA (analisi termogravimetrica) per caratterizzare la piastra balistica; 3) Prove SEM (microscopio elettronico a scansione) per caratterizzare i vari proiettili; 4) N°3 Prove al Poligono. Quindi, svilupperò un modello numerico per predire le interazioni tra piastra in polietilene (componente del giubbetto antiproiettile) con il calibro 5,56 x 45 mm e il calibro 7,62 x 51 mm,e successivamente il pacchetto morbido con il calibro 9 x 19 mm Parabellum.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/196008
URN:NBN:IT:UNIROMA2-196008