The research project aims to analyze the effects of the digital economy on labor relations, with a specific focus on the evolution of the concept of the productive unit. To this end, it examines the emerging category of the gig-economy, which allows for the instantaneous matching of supply and demand for individual work service: while this fosters personal needs for flexibility and improves the quality of product supply on the market, it also conflicts with forms of job insecurity. The research focuses on the legal qualification of the relationship, beginning with the legislative framework, including a detailed analysis of the relevant European directive, and then concentrating on case law and the evolution of collective bargaining, with particular regard to trade union implications. The influence dictated by technological evolution to labor relations, with particular emphasis on digital labor platforms, is analyzed from the labor law perspective. Current trends, both in the performance of work and in industrial relations, lead, on the one hand, to overcoming the distinction between subordinate and self-employed work, and, on the other, to rethinking the concept of productive unity, which now also becomes digital, without, however, disregarding the exercise of trade union rights, as elements immanent to the theme of productive unity. The project aims to highlight application issues, providing - where possible - de jure condendo theoretical-practical perspectives. The intended method of analysis is interdisciplinary (i.e., from a legal perspective, with socio-economic and organizational excursions). The focus is placed both on the implications of the relationship between digital platforms and work, and on the relationship that develops among (i) labor regulation (law and bargaining), (ii) data analysis, and (iii) digital applications in the workplace. The approach that is followed is Bayesian (T. Bayes), which prioritizes reality over idea, taking into account that reality is multifaceted, dwelling on the analysis of facts (data driven).

Il progetto di ricerca mira a analizzare gli effetti dell’economia digitale sui rapporti di lavoro, con una analisi specifica sull’evoluzione del concetto di unità produttiva. Per farlo, si sofferma sulla categoria emergente della gig-economy, che consente l’incontro istantaneo tra domanda e offerta di una singola prestazione di lavoro: questo, se da un lato favorisce esigenze personali di flessibilità e migliora la qualità dell’offerta di prodotti sul mercato, dall’altro si scontra con forme di precarietà lavorative. La ricerca si focalizza sulla qualificazione giuridica del rapporto, a cominciare dal dettato di legge, con l’analisi puntuale dedicata alla direttiva europea in materia, per poi concentrarsi sulla giurisprudenza e sull’evoluzione della contrattazione collettiva, con particolare riguardo ai riflessi di natura sindacale. Si analizza, dalla prospettiva giuslavoristica, l’influenza dettata dall’evoluzione tecnologica ai rapporti di lavoro, con particolare riguardo alle piattaforme digitali di lavoro. Le tendenze in corso, sia nello svolgimento dell’attività lavorativa che nelle relazioni industriali, portano, da un lato, a superare la distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, e, dall’altro, a ripensare il concetto di unità produttiva, che diventa ora anche digitale, senza, tuttavia, prescindere dall’esercizio dei diritti sindacali, come elementi immanenti al tema dell’unità produttiva. Il progetto intende evidenziare le problematiche applicative, fornendo – laddove possibile – prospettive teorico-pratiche de jure condendo. ll metodo di analisi che si intende seguire è quello interdisciplinare (i.e. dal punto di vista giuridico, con escursioni di tipo socio-economico e organizzativo). L’attenzione viene posta sia sui riflessi della relazione tra piattaforme digitali e lavoro, sia sulla relazione che viene a crearsi tra (i) regolazione del lavoro (legge e contrattazione), (ii) analisi dei dati, (iii) applicazioni digitali nei luoghi di lavoro. L’approccio che si segue è quello bayesiano (T. Bayes), che privilegia la realtà rispetto all’idea, tenendo conto che la realtà è poliedrica, soffermandosi sull’analisi dei fatti (data driven).

La disciplina del rapporto di lavoro nell’economia delle piattaforme: l’unità produttiva digitale e la revisione degli schemi tradizionali

LUCCISANO, MATTEO
2025

Abstract

The research project aims to analyze the effects of the digital economy on labor relations, with a specific focus on the evolution of the concept of the productive unit. To this end, it examines the emerging category of the gig-economy, which allows for the instantaneous matching of supply and demand for individual work service: while this fosters personal needs for flexibility and improves the quality of product supply on the market, it also conflicts with forms of job insecurity. The research focuses on the legal qualification of the relationship, beginning with the legislative framework, including a detailed analysis of the relevant European directive, and then concentrating on case law and the evolution of collective bargaining, with particular regard to trade union implications. The influence dictated by technological evolution to labor relations, with particular emphasis on digital labor platforms, is analyzed from the labor law perspective. Current trends, both in the performance of work and in industrial relations, lead, on the one hand, to overcoming the distinction between subordinate and self-employed work, and, on the other, to rethinking the concept of productive unity, which now also becomes digital, without, however, disregarding the exercise of trade union rights, as elements immanent to the theme of productive unity. The project aims to highlight application issues, providing - where possible - de jure condendo theoretical-practical perspectives. The intended method of analysis is interdisciplinary (i.e., from a legal perspective, with socio-economic and organizational excursions). The focus is placed both on the implications of the relationship between digital platforms and work, and on the relationship that develops among (i) labor regulation (law and bargaining), (ii) data analysis, and (iii) digital applications in the workplace. The approach that is followed is Bayesian (T. Bayes), which prioritizes reality over idea, taking into account that reality is multifaceted, dwelling on the analysis of facts (data driven).
12-mar-2025
Italiano
Il progetto di ricerca mira a analizzare gli effetti dell’economia digitale sui rapporti di lavoro, con una analisi specifica sull’evoluzione del concetto di unità produttiva. Per farlo, si sofferma sulla categoria emergente della gig-economy, che consente l’incontro istantaneo tra domanda e offerta di una singola prestazione di lavoro: questo, se da un lato favorisce esigenze personali di flessibilità e migliora la qualità dell’offerta di prodotti sul mercato, dall’altro si scontra con forme di precarietà lavorative. La ricerca si focalizza sulla qualificazione giuridica del rapporto, a cominciare dal dettato di legge, con l’analisi puntuale dedicata alla direttiva europea in materia, per poi concentrarsi sulla giurisprudenza e sull’evoluzione della contrattazione collettiva, con particolare riguardo ai riflessi di natura sindacale. Si analizza, dalla prospettiva giuslavoristica, l’influenza dettata dall’evoluzione tecnologica ai rapporti di lavoro, con particolare riguardo alle piattaforme digitali di lavoro. Le tendenze in corso, sia nello svolgimento dell’attività lavorativa che nelle relazioni industriali, portano, da un lato, a superare la distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, e, dall’altro, a ripensare il concetto di unità produttiva, che diventa ora anche digitale, senza, tuttavia, prescindere dall’esercizio dei diritti sindacali, come elementi immanenti al tema dell’unità produttiva. Il progetto intende evidenziare le problematiche applicative, fornendo – laddove possibile – prospettive teorico-pratiche de jure condendo. ll metodo di analisi che si intende seguire è quello interdisciplinare (i.e. dal punto di vista giuridico, con escursioni di tipo socio-economico e organizzativo). L’attenzione viene posta sia sui riflessi della relazione tra piattaforme digitali e lavoro, sia sulla relazione che viene a crearsi tra (i) regolazione del lavoro (legge e contrattazione), (ii) analisi dei dati, (iii) applicazioni digitali nei luoghi di lavoro. L’approccio che si segue è quello bayesiano (T. Bayes), che privilegia la realtà rispetto all’idea, tenendo conto che la realtà è poliedrica, soffermandosi sull’analisi dei fatti (data driven).
Lavoro digitale; Piattaforme digitali; Unità produttiva; Diritti sindacali; etero-organizzazione
RUSSO, Alberto
CURZI, Ylenia
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/196054
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-196054