IL LAVORO AGILE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Digitalization has changed our way of life. In particular, the advent of technology and the consequent spread of forms of remote working has caused a radical transformation of the organization of work, dematerialising concepts of place and time for the performance of certain work tasks (working anywhere, anytime). The objective of this work is to analyse, from a multidisciplinary perspective, how much the rise of agile working has affected today's world of work with particular reference to the public sector. To this end, we have chosen to divide the following project into four chapters. In the first part the intent was to deepen the study towards the first forms of remote working. The first regulation of this new working paradigm derives from the definition of "remote working", i.e. home working which, as will be analyzed in the course of the following investigation, will evolve first into teleworking and, finally, into agile working (or smart working ), the main subject of this investigation. The second chapter will emphasize the reference legislation on remote working in the PA. (from the provisions on smart working contained in art. 14 of Law no. 124/2015, to the Directive of the President of the Council of Ministers no. 3/2017 up to what is established in Law 81/2017 and the contents of the legislation emergency on smart working). After a brief regulatory excursus, attention will be focused on the topic of agile work organization in the Public Administration. thus starting first with the provisions of the Three-Year Plan of Requirements, then with the contents of the POLA and the PIAO and, finally, with the topic of measurement and evaluation of the performance of public employees. The third part of the following investigation reconstructs the scope of application of the rules on remote working in the public sector. Firstly, having examined the importance of the constituent elements of agile working in the PA. (the agreement between the parties and the management power), we will move on to the analytical study of its discipline (withdrawal, equal treatment, disciplinary power, control power and measures to safeguard the health and safety of the smart employee). The fourth and final chapter, on the other hand, will focus on the protection of the agile worker and therefore on the much debated right to digital disconnection. In particular, starting from the European sources and the legal elements that distinguish the institution of disconnection, an analysis of the law in question in the French legal system will follow as it has long been an advanced discipline. Finally, attention will be paid to national legislation and, in particular, to the regulation of the right to disconnection in the public sector in light of the innovations present in the last contractual season.

La digitalizzazione ha modificato il nostro modo di vivere. In particolare, l’avvento della tecnologia e la conseguente diffusione delle forme di lavoro a distanza ha causato una trasformazione radicale dell’organizzazione del lavoro, smaterializzando concetti di luogo e tempo per l’esecuzione di alcune prestazioni lavorative (working anywhere, anytime). Obbiettivo del presente lavoro è quello di analizzare, in una prospettiva multidisciplare, quanto l’ascesa del lavoro agile abbia inciso sul mondo del lavoro di oggi con particolare riferimento al settore pubblico. A tal fine, si è scelto di articolare il seguente progetto in quattro capitoli. Nella prima parte l’intento è stato di approfondire lo studio verso le prime forme di lavoro a distanza. Dalla definizione di “lavoro a distanza” discende la prima regolamentazione di tale nuovo paradigma lavorativo, ossia il lavoro a domicilio che, come verrà analizzato nel corso della seguente indagine, si evolverà dapprima in telelavoro e, infine, in lavoro agile (o smart working), oggetto principale della presenta indagine. Il secondo capitolo porrà l’accento sulla normativa di riferimento sul lavoro a distanza nella P.A. (dalle disposizioni sul lavoro agile contenute nell’art. 14 L. n. 124/2015, alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3/2017 fino a giungere a quanto sancito nella L. 81/2017 e ai contenuti della normativa emergenziale sullo smart working). Dopo un breve excursus normativo, si focalizzerà l’attenzione verso il tema dell’organizzazione del lavoro agile nella P.A. così incominciando dapprima, con quanto disposto dal Piano Triennale dei fabbisogni, poi ai contenuti del POLA e del PIAO e, infine, col tema della misurazione e valutazione delle performance del dipendente pubblico. La terza parte della seguente indagine ricostruisce l’ambito di applicazione delle regole sul lavoro a distanza nel pubblico impiego. In primo luogo, esaminata l’importanza degli elementi costitutivi il lavoro agile nella P.A. (l’accordo fra le parti e il potere direttivo), si passerà allo studio analitico della sua disciplina (recesso, parità di trattamento, potere disciplinare, potere di controllo e misure per la salvaguardia della salute e sicurezza del dipendente in smart). Il quarto e ultimo capitolo, diversamente, si concentrerà sulla tutela del lavoratore agile e dunque sul tanto dibattuto diritto alla disconnessione digitale. In particolare, incominciando dalle fonti europee e dagli elementi giuridici che contraddistinguono l’istituto della disconnessione, seguirà un’analisi del diritto in parola nell’ordinamento francese in quanto presenta da tempo una disciplina avanzata. Infine, verrà posta l’attenzione sulla disciplina nazionale e, segnatamente, sulla disciplina del diritto alla disconnessione nel pubblico impiego alla luce delle novità presenti l’ultima stagione contrattuale.