Il fenomeno, inizialmente circoscritto alla realtà giapponese, è stato oggetto di crescente attenzione da parte di studiosi internazionali. Questo perché di recente, diversi autori (Crepaldi, 2020; Watabe et al., 2022) hanno descritto l'emergere della sindrome hikikomori all’esterno dei confini giapponesi, per lo più in contesti sociali economicamente sviluppati e industrializzati (Varnum, Kwon, 2016). L'hikikomori è anzitutto oggetto di studio della psichiatria, a causa della sua iniziale confusione con diverse altre patologie mentali, come la depressione maggiore, la schizofrenia e i disturbi dello spettro autistico (Saito, 1998). Eppure, il fenomeno denuncia una complessità che non può ridursi alla sola patologia psichiatrica, prova ne è l’inefficacia delle strategie di cura adottate sin oggi. Il presente elaborato adotta una prospettiva più ampia, considerando l'hikikomori anche una patologia sociale, secondo la definizione cara a Durkheim (1897), per il quale una patologia può essere considerata sociale quando si manifesta estesamente in determinati contesti. La parte empirica è stata portata avanti utilizzando un approccio Mixed Method suddiviso in tre fasi, la prima con una survey, la seconda utilizzando una netnografia e l'ultima fase una indagine delphi. I risultati hanno cercato di fare luce sulle complesse esperienze degli hikikomori italiani, che variano tra le esperienze scolastiche, famigliare e personali.

Il Mondo in una stanza. Una ricerca mixed methods sul fenomeno Hikikomori

ESPOSITO, VINCENZO
2025

Abstract

Il fenomeno, inizialmente circoscritto alla realtà giapponese, è stato oggetto di crescente attenzione da parte di studiosi internazionali. Questo perché di recente, diversi autori (Crepaldi, 2020; Watabe et al., 2022) hanno descritto l'emergere della sindrome hikikomori all’esterno dei confini giapponesi, per lo più in contesti sociali economicamente sviluppati e industrializzati (Varnum, Kwon, 2016). L'hikikomori è anzitutto oggetto di studio della psichiatria, a causa della sua iniziale confusione con diverse altre patologie mentali, come la depressione maggiore, la schizofrenia e i disturbi dello spettro autistico (Saito, 1998). Eppure, il fenomeno denuncia una complessità che non può ridursi alla sola patologia psichiatrica, prova ne è l’inefficacia delle strategie di cura adottate sin oggi. Il presente elaborato adotta una prospettiva più ampia, considerando l'hikikomori anche una patologia sociale, secondo la definizione cara a Durkheim (1897), per il quale una patologia può essere considerata sociale quando si manifesta estesamente in determinati contesti. La parte empirica è stata portata avanti utilizzando un approccio Mixed Method suddiviso in tre fasi, la prima con una survey, la seconda utilizzando una netnografia e l'ultima fase una indagine delphi. I risultati hanno cercato di fare luce sulle complesse esperienze degli hikikomori italiani, che variano tra le esperienze scolastiche, famigliare e personali.
21-mar-2025
Italiano
Hikikomori; mixed method; survey: delphi method; social isolation
LENZI, FRANCESCA ROMANA
VALENTE, Michaela
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
220
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_Esposito .pdf

accesso aperto

Dimensione 3.61 MB
Formato Adobe PDF
3.61 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/197665
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-197665