Ci troviamo di fronte ad una rinnovata attenzione da parte di numerosi paesi, in particolare di quelli con economie più mature, ai problemi sempre più incombenti riguardanti la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. L’ambiente, infatti, ha subito negli ultimi decenni gli effetti di uno sviluppo sregolato, fuori misura con sistemi economici e sociali basati sul consumo sfrenato di risorse naturali. Sono, ad esempio, davanti agli occhi di tutti gli effetti devastanti che l’attività antropica ha prodotto all’ecosistema del nostro pianeta con l’innalzamento delle temperature per effetto del “Global Warming“ (riscaldamento della superficie terrestre provocato dall’emissione di gas serra) con la graduale desertificazione di alcune zone molto vaste del pianeta. Ovviamente tali problematiche richiedono soluzioni che debbono essere sostenute da tutti i paesi sviluppati (anche i paesi in forte crescita economica) che sono responsabili di tali mutamenti climatici. Per quanto riguarda più strettamente il nostro paese c’è innanzitutto da chiedersi se, a fronte delle scarse risorse disponibili per le politiche ambientali è possibile parlare di governance ambientale, e se gli strumenti di rendicontazione ambientale (bilanci ambientali, certificazioni, ambientali, bilanci di sostenibilità, ecc.), anche a livello locale, sono effettivamente in grado di rilevare, misurare e comunicare la reale capacità delle istituzioni di preservare l’ambiente. Il lavoro che si è voluto portare avanti ha avuto una duplice finalità: da una parte (Analisi Teorica) offrire, in ordine alla governance dell’ambiente, un quadro d’insieme teorico delle azioni condotte in tema di contabilità ambientale; dall’altro (I Casi) attraverso alcune semplici sperimentazioni individuare strumenti in grado di migliorare le performance ambientali delle amministrazioni locali in Italia, avvalendosi di modelli di rendicontazione ambientale, rivisitati secondo un approccio tecnico – operativo e capaci di interpretare più da vicino le dinamiche organizzative e gestionali degli enti locali. Il presente progetto di ricerca dopo aver elaborato e descritto nel dettaglio le due modalità di rendicontazione ambientale adotta da ISPRA nella redazione dei propri bilanci ambientali si apre a nuove considerazioni circa l’opportunità di guardare/osservare non soltanto il mondo delle amministrazioni locali, ma anche le aziende ad esso collegate. Dalla governance dell’ambiente, quindi, si passa alla buona governance del sistema dei servizi, che si traduce nello sviluppo più equilibrato del territorio, nella riduzione dei costi e delle possibili diseconomie, nel favorire la competitività locale, il tutto rispondendo alla domanda di benessere sociale. Nella parte conclusiva del presente lavoro di ricerca, dopo aver inquadrato il settore delle Public Utilities ed individuato alcuni criteri/indicatori di performance, si offre un quadro di sintesi circa le possibili azioni, in ottica di sostenibilità ambientale, che le amministrazioni locali possono mettere in campo assumendo, ove necessario, nuovi ruoli e nuove responsabilità in termini di indirizzo e controllo dei servizi pubblici, siano essi direttamente od indirettamente loro affidati.

La Governance ambientale e la misurazione della performance ambientale delle amministrazioni locali: l'esperienza dei bilanci ambientali di ISPRA

MAZZILLO, ANDREA
2009

Abstract

Ci troviamo di fronte ad una rinnovata attenzione da parte di numerosi paesi, in particolare di quelli con economie più mature, ai problemi sempre più incombenti riguardanti la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. L’ambiente, infatti, ha subito negli ultimi decenni gli effetti di uno sviluppo sregolato, fuori misura con sistemi economici e sociali basati sul consumo sfrenato di risorse naturali. Sono, ad esempio, davanti agli occhi di tutti gli effetti devastanti che l’attività antropica ha prodotto all’ecosistema del nostro pianeta con l’innalzamento delle temperature per effetto del “Global Warming“ (riscaldamento della superficie terrestre provocato dall’emissione di gas serra) con la graduale desertificazione di alcune zone molto vaste del pianeta. Ovviamente tali problematiche richiedono soluzioni che debbono essere sostenute da tutti i paesi sviluppati (anche i paesi in forte crescita economica) che sono responsabili di tali mutamenti climatici. Per quanto riguarda più strettamente il nostro paese c’è innanzitutto da chiedersi se, a fronte delle scarse risorse disponibili per le politiche ambientali è possibile parlare di governance ambientale, e se gli strumenti di rendicontazione ambientale (bilanci ambientali, certificazioni, ambientali, bilanci di sostenibilità, ecc.), anche a livello locale, sono effettivamente in grado di rilevare, misurare e comunicare la reale capacità delle istituzioni di preservare l’ambiente. Il lavoro che si è voluto portare avanti ha avuto una duplice finalità: da una parte (Analisi Teorica) offrire, in ordine alla governance dell’ambiente, un quadro d’insieme teorico delle azioni condotte in tema di contabilità ambientale; dall’altro (I Casi) attraverso alcune semplici sperimentazioni individuare strumenti in grado di migliorare le performance ambientali delle amministrazioni locali in Italia, avvalendosi di modelli di rendicontazione ambientale, rivisitati secondo un approccio tecnico – operativo e capaci di interpretare più da vicino le dinamiche organizzative e gestionali degli enti locali. Il presente progetto di ricerca dopo aver elaborato e descritto nel dettaglio le due modalità di rendicontazione ambientale adotta da ISPRA nella redazione dei propri bilanci ambientali si apre a nuove considerazioni circa l’opportunità di guardare/osservare non soltanto il mondo delle amministrazioni locali, ma anche le aziende ad esso collegate. Dalla governance dell’ambiente, quindi, si passa alla buona governance del sistema dei servizi, che si traduce nello sviluppo più equilibrato del territorio, nella riduzione dei costi e delle possibili diseconomie, nel favorire la competitività locale, il tutto rispondendo alla domanda di benessere sociale. Nella parte conclusiva del presente lavoro di ricerca, dopo aver inquadrato il settore delle Public Utilities ed individuato alcuni criteri/indicatori di performance, si offre un quadro di sintesi circa le possibili azioni, in ottica di sostenibilità ambientale, che le amministrazioni locali possono mettere in campo assumendo, ove necessario, nuovi ruoli e nuove responsabilità in termini di indirizzo e controllo dei servizi pubblici, siano essi direttamente od indirettamente loro affidati.
1-set-2009
Italiano
MENEGUZZO, MARCO GIUSEPPE SERGIO
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-200265