La tesi intende aprire nuove prospettive sulla percezione poetica latina del paesaggio naturale, antropico e simbolico dell’Italia tra IV e V secolo mediante una dettagliata analisi di descrizioni letterarie di confini e frontiere. Si considera un corpus di testi selezionati: Ausonio, Ordo urbium nobelium; Prudenzio, Liber Peristephanon; Paolino di Nola, Carmina; Claudiano, Bellum Geticum, Panegyricus dictus Honorio sextum consuli e De raptu Proserpinae; Rutilio Namaziano, De reditu suo. Si esaminano, inoltre, diversi passi in prosa, appartenenti a opere di carattere epistolare, geografico e storiografico per cercare di stabilire il grado di elaborazione letteraria di testi poetici riguardanti ambienti reali. Nel primo capitolo, dopo uno studio preliminare sui viaggi, si propone un quadro della situazione storica e politica della penisola italica tardoantica e si esaminano diverse immagini letterarie di Roma. Il secondo capitolo è dedicato ai confini naturali, con particolare attenzione a rilievi, fiumi, paludi e allo stretto di Messina. Le descrizioni di mura cittadine e di strade romane sono centrali nell’analisi dei paesaggi antropici del terzo capitolo. Infine, nel quarto capitolo si affrontano i confini simbolici, quali le chiese, i sepolcri e le vie d’accesso all’oltretomba. Le conclusioni sono seguite da un’appendice in cui si analizzano ulteriori testi. The thesis aims at offering new perspectives on the Latin poetic perception of the natural, artificial and symbolical landscape of 4th- and 5th-century Italy through a detailed analysis of literary descriptions of boundaries and borders. A selected corpus of texts is considered: Ausonius’ Ordo urbium nobilium, Prudentius’ Liber Peristephanon, Paulinus of Nola’s Carmina, Claudian’s Bellum Geticum, Panegyricus dictus Honorio sextum consuli and De raptu Proserpinae and Rutilius Namatianus’ De reditu suo. Furthermore, several prose texts are examined, including epistolary, geographical and historiographical works, in order to establish the degree of literary interpretation involved in poetic texts dealing with real environments. In the first chapter, after a preliminary study of travel categories, an overview of the historical and political situation of the late antique Italian peninsula is proposed and many poetic depictions of Rome are discussed. The second chapter is dedicated to natural boundaries, with a particular focus on mountains, rivers, swamps and on the strait of Messina. Descriptions of city walls and Roman roads are essential in the analysis of the artificial landscapes in chapter three. Eventually, symbolical boundaries such as churches, shrines and the entrance to the underworld are under scrutiny in chapter four. After some final remarks, further texts are examined in the appendix.
Viaggio nell’Italia tardoantica: confini, spazi e spostamenti nella poesia latina tra IV e V secolo
MASUTTI, BIANCAMARIA
2025
Abstract
La tesi intende aprire nuove prospettive sulla percezione poetica latina del paesaggio naturale, antropico e simbolico dell’Italia tra IV e V secolo mediante una dettagliata analisi di descrizioni letterarie di confini e frontiere. Si considera un corpus di testi selezionati: Ausonio, Ordo urbium nobelium; Prudenzio, Liber Peristephanon; Paolino di Nola, Carmina; Claudiano, Bellum Geticum, Panegyricus dictus Honorio sextum consuli e De raptu Proserpinae; Rutilio Namaziano, De reditu suo. Si esaminano, inoltre, diversi passi in prosa, appartenenti a opere di carattere epistolare, geografico e storiografico per cercare di stabilire il grado di elaborazione letteraria di testi poetici riguardanti ambienti reali. Nel primo capitolo, dopo uno studio preliminare sui viaggi, si propone un quadro della situazione storica e politica della penisola italica tardoantica e si esaminano diverse immagini letterarie di Roma. Il secondo capitolo è dedicato ai confini naturali, con particolare attenzione a rilievi, fiumi, paludi e allo stretto di Messina. Le descrizioni di mura cittadine e di strade romane sono centrali nell’analisi dei paesaggi antropici del terzo capitolo. Infine, nel quarto capitolo si affrontano i confini simbolici, quali le chiese, i sepolcri e le vie d’accesso all’oltretomba. Le conclusioni sono seguite da un’appendice in cui si analizzano ulteriori testi. The thesis aims at offering new perspectives on the Latin poetic perception of the natural, artificial and symbolical landscape of 4th- and 5th-century Italy through a detailed analysis of literary descriptions of boundaries and borders. A selected corpus of texts is considered: Ausonius’ Ordo urbium nobilium, Prudentius’ Liber Peristephanon, Paulinus of Nola’s Carmina, Claudian’s Bellum Geticum, Panegyricus dictus Honorio sextum consuli and De raptu Proserpinae and Rutilius Namatianus’ De reditu suo. Furthermore, several prose texts are examined, including epistolary, geographical and historiographical works, in order to establish the degree of literary interpretation involved in poetic texts dealing with real environments. In the first chapter, after a preliminary study of travel categories, an overview of the historical and political situation of the late antique Italian peninsula is proposed and many poetic depictions of Rome are discussed. The second chapter is dedicated to natural boundaries, with a particular focus on mountains, rivers, swamps and on the strait of Messina. Descriptions of city walls and Roman roads are essential in the analysis of the artificial landscapes in chapter three. Eventually, symbolical boundaries such as churches, shrines and the entrance to the underworld are under scrutiny in chapter four. After some final remarks, further texts are examined in the appendix.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/200951
URN:NBN:IT:UNIPD-200951