Gli endocannabinoidi sono una nuova classe di mediatori lipidici, a cui appartengono ammidi, esteri ed eteri di acidi grassi poliinsaturi a lunga catena. L’anandamide (N-arachidonoiletanolammina; AEA) ed il 2-arachidonoilglicerolo (2-AG) sono i due principali agonisti dei recettori cannabici. Legandosi ad essi, AEA e 2-AG sono in grado di mimare alcuni effetti farmacologici del δ-9-tetraidrocannabinolo, il principio attivo della Cannabis sativa, presente in alcune droghe leggere quali hashish e marijuana. Le vie metaboliche che portano alla sintesi ed al rilascio di AEA e 2-AG dalle cellule neuronali e non-neuronali, necessitano di ulteriori approfondimenti sperimentali per essere definite. Fino ad oggi, è noto che l’attività dell’AEA a livello dei recettori è limitata dal trasporto cellulare attraverso uno specifico trasportatore di membrana (AMT), seguito da una degradazione intracellulare ad opera di una idrolasi specifica, “fatty acid amide hydrolase” (FAAH). Queste proteine, insieme con AEA e congeneri, costituiscono il “sistema endocannabinoide”. In questa tesi abbiamo sottolineato l’importanza delle interazioni esistenti tra il sistema endocannabinoide e quello dopaminergico ed abbiamo evidenziato che le conseguenze di queste interazioni diventano evidenti in alcune condizioni patologiche in cui uno dei due sistemi non funzioni correttamente. Nella prima parte dello studio, abbiamo riportato che alterazioni nel sistema endocannabinoide, associate ad un disordine neurologico, quale il Morbo di Parkinson, sono ristrette all’area del cervello responsabile della patologia e sono revertite dallo stesso trattamento farmacologico usato nella cura della malattia. L’interazione tra i due sistemi influenza anche il cammino mesocorticolimbico, coinvolto principalmente nelle vie di apprendimento e comportamento, rinforzate dall’abuso di droghe. Infatti nell’ultima parte della tesi, si evidenzia che la cocaina perturba in modo significativo il sistema endocannabinoide nella regione dello striato e si identifica un possibile meccanismo attraverso il quale questa perturbazione modula il meccanismo cellulare di assuefazione alla droga.

The endocannabinoid system in Parkinson’s disease and its interaction with dopaminergic transmission

Natalia, Battista
2005

Abstract

Gli endocannabinoidi sono una nuova classe di mediatori lipidici, a cui appartengono ammidi, esteri ed eteri di acidi grassi poliinsaturi a lunga catena. L’anandamide (N-arachidonoiletanolammina; AEA) ed il 2-arachidonoilglicerolo (2-AG) sono i due principali agonisti dei recettori cannabici. Legandosi ad essi, AEA e 2-AG sono in grado di mimare alcuni effetti farmacologici del δ-9-tetraidrocannabinolo, il principio attivo della Cannabis sativa, presente in alcune droghe leggere quali hashish e marijuana. Le vie metaboliche che portano alla sintesi ed al rilascio di AEA e 2-AG dalle cellule neuronali e non-neuronali, necessitano di ulteriori approfondimenti sperimentali per essere definite. Fino ad oggi, è noto che l’attività dell’AEA a livello dei recettori è limitata dal trasporto cellulare attraverso uno specifico trasportatore di membrana (AMT), seguito da una degradazione intracellulare ad opera di una idrolasi specifica, “fatty acid amide hydrolase” (FAAH). Queste proteine, insieme con AEA e congeneri, costituiscono il “sistema endocannabinoide”. In questa tesi abbiamo sottolineato l’importanza delle interazioni esistenti tra il sistema endocannabinoide e quello dopaminergico ed abbiamo evidenziato che le conseguenze di queste interazioni diventano evidenti in alcune condizioni patologiche in cui uno dei due sistemi non funzioni correttamente. Nella prima parte dello studio, abbiamo riportato che alterazioni nel sistema endocannabinoide, associate ad un disordine neurologico, quale il Morbo di Parkinson, sono ristrette all’area del cervello responsabile della patologia e sono revertite dallo stesso trattamento farmacologico usato nella cura della malattia. L’interazione tra i due sistemi influenza anche il cammino mesocorticolimbico, coinvolto principalmente nelle vie di apprendimento e comportamento, rinforzate dall’abuso di droghe. Infatti nell’ultima parte della tesi, si evidenzia che la cocaina perturba in modo significativo il sistema endocannabinoide nella regione dello striato e si identifica un possibile meccanismo attraverso il quale questa perturbazione modula il meccanismo cellulare di assuefazione alla droga.
3-ott-2005
en
Mauro, Maccarrone
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/201206
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-201206