Per Edoardo Cacciatore "La poesia è un fare dove però non si avverte il compiaciuto rumore della ferraglia": è prendere qualcosa dalla realtà e renderlo incandescente; è un sussidio conoscitivo, un farmaco, che si deve assumere nelle giuste e necessarie dosi, ogni qualvolta si avverte carenza di realtà, perché la poesia l’accresce e la disvela , riformulandola in maniera incessante, critica e coscienziale: una poetica che Filippo Bettini chiama di "conoscenza in atto": conoscenza dinamico-processuale, mai definita una volta per tutte. Una concezione che continua e si rafforza nella prosa di "Itto itto"
Edoardo Cacciatore: la poetica indagine del reale
Giovanni, Zambito
2009
Abstract
Per Edoardo Cacciatore "La poesia è un fare dove però non si avverte il compiaciuto rumore della ferraglia": è prendere qualcosa dalla realtà e renderlo incandescente; è un sussidio conoscitivo, un farmaco, che si deve assumere nelle giuste e necessarie dosi, ogni qualvolta si avverte carenza di realtà, perché la poesia l’accresce e la disvela , riformulandola in maniera incessante, critica e coscienziale: una poetica che Filippo Bettini chiama di "conoscenza in atto": conoscenza dinamico-processuale, mai definita una volta per tutte. Una concezione che continua e si rafforza nella prosa di "Itto itto"File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/201210
Il codice NBN di questa tesi è
URN:NBN:IT:UNIROMA2-201210