Scarsi sono i dati in letteratura relativi all'infezione da Neisseria gonorrhoeae (Ng) in Italia. E' stato, dunque, condotto uno studio, nel periodo compreso tra 2003 e il 2007 al fine di studiare le caratteristiche fenotipiche e genotipiche e dei ceppi circolanti nel nostro Paese. La gonorrea può essere trattata efficacemente con terapia antibiotica, tuttavia, l'aumento di ceppi antibiotico-resistenti rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza di malattia complicata e per la facilitazione della trasmissione dell'infezione da HIV. Inoltre, a tutt'oggi, non esiste ancora un vaccino adatto. Materiali e metodi. Sono stati campionati 481 ceppi di Ng provenienti da pazienti con o senza co-infezione da HIV. In alcuni pazienti, quando possibile, sono stati collezionati campioni di siero. Gli isolati clinici sono stati caratterizzati mediante sierotipizzazione e valutazione della sensibilità agli antibiotici, nonchè mediante analisi genotipiche. Inoltre, in un gruppo di pazienti opportunamente selezionati, è stata analizzata la presenza e la conservazione di due antigeni di superficie, recentemente identificati in Ng: Macrophage infectivity potentiator (Ng-Mip) e Outer membrane protein A (Ng-OmpA). E’ stata anche valutata la presenza di anticorpi contro queste due proteine in sieri di pazienti infetti Risultati. La sierotipizzazione ha presentato 3 diversi sierotipi: IA, IB e IA/IB. In particolare, IB è risultato il sierotipo prevalente (90%). Sono stati, inoltre, identificati ceppi di Ng resistenti alla ciprofloxacina (46%), tetraciclina (28.3%), penicillina (20.4%) e ceppi resistenti a due/tre antibiotici contemporaneamente. La maggior parte dei ceppi analizzati non ha mostrato correlazioni genotipiche, tuttavia è stato identificato un ampio cluster di ceppi resistenti: ST661. L’analisi delle sequenze aminoacidiche di Ng-Mip e Ng-OmpA ha messo in evidenza un alto grado di omologia tra i ceppi testati. Peraltro, anticorpi anti-Mip e anti-OmpA sono stati ritrovati in sieri di pazienti infetti. Conclusioni. La presenza di ceppi resistenti o multi-resistenti agli antibiotici suggerisce l’importanza di monitorare la suscettibilità al fine di attuare adeguati trattamenti terapeutici. Inoltre, considerando l’elevata variabilità antigenica delle componenti di superficie di Ng, i risultati di questo studio mettono in evidenza il possibile impiego di questi due antigeni di superficie, altamente conservati, in un potenziale vaccino.

Neisseria gonorrhoeae strains of recent isolation in Italy: study of surface-exposed antigens and sera from infected patients

Stefania, Starnino
2008

Abstract

Scarsi sono i dati in letteratura relativi all'infezione da Neisseria gonorrhoeae (Ng) in Italia. E' stato, dunque, condotto uno studio, nel periodo compreso tra 2003 e il 2007 al fine di studiare le caratteristiche fenotipiche e genotipiche e dei ceppi circolanti nel nostro Paese. La gonorrea può essere trattata efficacemente con terapia antibiotica, tuttavia, l'aumento di ceppi antibiotico-resistenti rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza di malattia complicata e per la facilitazione della trasmissione dell'infezione da HIV. Inoltre, a tutt'oggi, non esiste ancora un vaccino adatto. Materiali e metodi. Sono stati campionati 481 ceppi di Ng provenienti da pazienti con o senza co-infezione da HIV. In alcuni pazienti, quando possibile, sono stati collezionati campioni di siero. Gli isolati clinici sono stati caratterizzati mediante sierotipizzazione e valutazione della sensibilità agli antibiotici, nonchè mediante analisi genotipiche. Inoltre, in un gruppo di pazienti opportunamente selezionati, è stata analizzata la presenza e la conservazione di due antigeni di superficie, recentemente identificati in Ng: Macrophage infectivity potentiator (Ng-Mip) e Outer membrane protein A (Ng-OmpA). E’ stata anche valutata la presenza di anticorpi contro queste due proteine in sieri di pazienti infetti Risultati. La sierotipizzazione ha presentato 3 diversi sierotipi: IA, IB e IA/IB. In particolare, IB è risultato il sierotipo prevalente (90%). Sono stati, inoltre, identificati ceppi di Ng resistenti alla ciprofloxacina (46%), tetraciclina (28.3%), penicillina (20.4%) e ceppi resistenti a due/tre antibiotici contemporaneamente. La maggior parte dei ceppi analizzati non ha mostrato correlazioni genotipiche, tuttavia è stato identificato un ampio cluster di ceppi resistenti: ST661. L’analisi delle sequenze aminoacidiche di Ng-Mip e Ng-OmpA ha messo in evidenza un alto grado di omologia tra i ceppi testati. Peraltro, anticorpi anti-Mip e anti-OmpA sono stati ritrovati in sieri di pazienti infetti. Conclusioni. La presenza di ceppi resistenti o multi-resistenti agli antibiotici suggerisce l’importanza di monitorare la suscettibilità al fine di attuare adeguati trattamenti terapeutici. Inoltre, considerando l’elevata variabilità antigenica delle componenti di superficie di Ng, i risultati di questo studio mettono in evidenza il possibile impiego di questi due antigeni di superficie, altamente conservati, in un potenziale vaccino.
30-lug-2008
en
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/201254
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-201254