Macchine isteriche. Donne, bambole, robot tra letteratura e cinema nel Novecento italiano

This research examines, through a typological, multidisciplinary, and diachronic approach, the representations of female machines (automatons, feminized robots, mechanical dolls) in 20th-century Italian literature and cinema. This work includes a historical introduction, a general conclusion, and four sections analyzing the works of Marinetti, Fillia, Vasari, Savinio, Bontempelli, Landolfi, Buzzati, Fellini, and Ferreri. Often created by men to fulfill sexual or caring roles, these artificial female figures embody a fantasy of male control – but also its breakdown. When they fail to function as “machines” according to their male creators’ expectations, they exhibit behaviors akin to “hysteria”. As allegories of gender and class imbalances, they reflect the crisis of an outdated masculine model and evoke the anxiety that a feminized creature (human or otherwise) might emancipate itself and defy its creator.

Questa ricerca esamina, con un approccio tipologico, multidisciplinare e diacronico, le rappresentazioni della donna-macchina (personaggi femminili artificiali, robot femminilizzati, bambole gonfiabili e meccaniche) nella letteratura e nel cinema del Novecento italiano. Il lavoro si articola in un’introduzione a carattere storico, una conclusione generale e quattro sezioni dedicate all’analisi delle opere di Marinetti, Fillia, Vasari, Savinio, Bontempelli, Landolfi, Buzzati, Fellini e Ferreri. Spesso create da uomini per assolvere funzioni legate alla sfera sessuale o alla cura, queste figure artificiali femminili incarnano il fantasma di un desiderio di controllo maschile, ma anche la sua crisi. Quando smettono di funzionare secondo le aspettative dei loro padroni, le donne-macchina manifestano comportamenti che potremmo definire “isterici”. Allegorie degli squilibri di genere e di classe, esse riflettono dunque la crisi di un modello di mascolinità ormai obsoleto e svelano l’angoscia suscitata dall’idea di una creatura femminilizzata (umana o artificiale) capace di emanciparsi e ribellarsi al proprio creatore.