L’obbiettivo di questa ricerca è stato il miglioramento degli strumenti e delle metodologie applicati allo studio dei bronzi antichi che consentisse, in particolare, di affrontare con un approccio innovativo uno degli enigmi archeologici più appassionanti, quello dei bronzi del relitto di Porticello. È stata analizzata l’utilità delle analisi non invasive nello studio dei bronzi antichi ed è stato proposto un approccio microinvasivo in grado di conciliare l’accuratezza dei risultati con le esigenze conservative degli oggetti di interesse culturale. In questo studio è stato proposto un metodo alternativo per determinare la concentrazione del piombo in campioni massivi basato sull’analisi delle immagini BSE e, per la prima volta, un metodo per la determinazione dell’incertezza casuale nella stima della concentrazione del piombo in un singolo getto a partire da un unico campione. Le ricerche eseguite sui frammenti di Porticello hanno dimostrato che, nella formazione dei prodotti di corrosione, Il piombo ed il bismuto subiscono reazioni distinte con cinetiche molto variabili. L’analisi isotopica del piombo eseguita su campioni di lega prelevati da ciascun frammento con la tecnica del microforo ha consentito di stabilire che le materie prime dei frammenti provengono da sette depositi distinti e, su questa base, che i frammenti appartengono ad almeno sette statue smentendo l’attribuzione, sinora assunta come acquisita, dei frammenti di Porticello a sole due statue, quella del Filosofo e quella dell’Atleta.
Caratterizzazione metallografica e studio della provenienza di manufatti antichi in bronzo: il caso dei bronzi del relitto di Porticello
VECCHIO, VIRGILIO
2025
Abstract
L’obbiettivo di questa ricerca è stato il miglioramento degli strumenti e delle metodologie applicati allo studio dei bronzi antichi che consentisse, in particolare, di affrontare con un approccio innovativo uno degli enigmi archeologici più appassionanti, quello dei bronzi del relitto di Porticello. È stata analizzata l’utilità delle analisi non invasive nello studio dei bronzi antichi ed è stato proposto un approccio microinvasivo in grado di conciliare l’accuratezza dei risultati con le esigenze conservative degli oggetti di interesse culturale. In questo studio è stato proposto un metodo alternativo per determinare la concentrazione del piombo in campioni massivi basato sull’analisi delle immagini BSE e, per la prima volta, un metodo per la determinazione dell’incertezza casuale nella stima della concentrazione del piombo in un singolo getto a partire da un unico campione. Le ricerche eseguite sui frammenti di Porticello hanno dimostrato che, nella formazione dei prodotti di corrosione, Il piombo ed il bismuto subiscono reazioni distinte con cinetiche molto variabili. L’analisi isotopica del piombo eseguita su campioni di lega prelevati da ciascun frammento con la tecnica del microforo ha consentito di stabilire che le materie prime dei frammenti provengono da sette depositi distinti e, su questa base, che i frammenti appartengono ad almeno sette statue smentendo l’attribuzione, sinora assunta come acquisita, dei frammenti di Porticello a sole due statue, quella del Filosofo e quella dell’Atleta.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Caratterizzazione metallografica e studio della provenienza di manufatti antichi in bronzo il caso dei bronzi del relitto di Porticello.pdf
accesso aperto
Dimensione
20.51 MB
Formato
Adobe PDF
|
20.51 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/202982
URN:NBN:IT:UNIME-202982