Il diritto punitivo degli alimenti. Evoluzione, criticità e futuro della tutela penale nel settore agroalimentare

The agri-food punitive system is one of the sectors most prone to experimenting with protection techniques and sanctions, having to respond to a plurality of needs, including: the anticipation of intervention with respect to damage; the correct identification of dangers and/or risks from which to defend oneself, also in relation to cumulative offensive matrices; the correct balancing of offence and sanctioning response. The current state of discipline in the sector, for a multitude of reasons, photographs an overall irrationality in the use of punitive instruments; a confused attitude that can be seen in the work of both Italian legislators and judges. In the context just described, the work begins with an updated analysis of preventive sanctioning techniques, focusing on offences of danger, risk and cumulative offences. Subsequently, the lack of a regulatory reconnaissance of the punitive food discipline is addressed. Combining the two reflections just presented, a rationalisation of the different types of offences and sanctions in the field of food will be proposed. In addition to reflecting on feasible alternatives of protection, the possibility of integrating administrative and civil sanctions alongside criminal sanctions is also examined, taking inspiration from comparative law experiences. The results of the research include, in addition to the suggestion of de jure condito interpretative adjustments, the proposal of a new, step-by-step formulation of food-related offences, based on a revision of the current sanctions. The proposed experiment in the food sector, not the first to be conceived in our legal system, could thus be a further impetus for the application of such models in other sectors.

Il sistema punitivo agroalimentare è uno dei settori maggiormente inclini a sperimentare tecniche di tutela e sanzioni, dovendo rispondere ad una pluralità di esigenze, fra cui: l’anticipazione dell’intervento rispetto ad un danno; la corretta individuazione dei pericoli e/o dei rischi dal quale difendersi, anche in relazioni a matrici offensive di tipo cumulativo; il corretto bilanciamento fra offesa e risposta sanzionatoria. Lo stato attuale della disciplina del settore, per una moltitudine di ragioni, fotografa una complessiva irrazionalità dell’utilizzo degli strumenti punitivi; un atteggiamento ondivago e confuso che si scopre sia nell’opera del legislatore italiano che dei giudici. Nel contesto appena descritto, il lavoro prende avvio con un'analisi aggiornata delle tecniche sanzionatorie preventive, focalizzandosi sugli illeciti di pericolo, rischio e cumulativi. Successivamente, viene affrontata la mancanza di una ricognizione normativa sulla disciplina punitiva alimentare. Coniugando le due riflessioni appena presentate, verrà proposta una razionalizzazione delle diverse tipologie di offese e sanzioni in materia di alimenti. Oltre a riflettere sulle alternative di tutela praticabili, viene altresì esaminata la possibilità di integrare sanzioni amministrative e civili accanto a quelle penali, prendendo spunto da esperienze di diritto comparato. I risultati della ricerca comprendono, oltre al suggerimento di adeguamenti interpretativi de jure condito, la proposta di una nuova formulazione graduale degli illeciti alimentari, basata su una revisione delle attuali sanzioni. La sperimentazione proposta in ambito alimentare, non la prima a essere concepita nel nostro ordinamento, potrebbe così essere un ulteriore impulso per l'applicazione di tali modelli in altri settori.