Parità di genere negli enti di ricerca: un'analisi sull'implementazione del Gender Equality Plan

The research addresses the issue of inclusive governance in institutional change and gender equality in universities and is structured into three chapters: the first “Promoting gender equality in universities through inclusive governance: an innovative methodology” provides the framework within which the research is carried out and has two objectives. First, it envisions inclusive governance as a method to convey cultural change aimed at gender equality effectively and proposes the implementation of a pilot case applied at the University of Brescia. A framework for the participatory governance process is developed, and it is based on the theory that inclusive governance fosters institutional change and promotes gender equality. Specifically, the research identifies and describes three key elements of inclusive governance: actors and roles, legitimacy and delegation, and the participation process. Next, the analysis tests a methodology to evaluate the participatory governance process for introducing a Gender Equality Plan (henceforth GEP) within universities. The research uses a Mixed Method approach and proposes Convergent Parallel Design, with the adoption of three instruments, quantitative and qualitative. In the second chapter, data are collected and analyzed according to the different tools. The quantitative survey used: -the GEAR questionnaire, within which a new set of questions was administered to the university staff was created. 151 responses obtained; A new questionnaire was administered to the main stakeholders who held institutional positions within the university during the last three-year period (faculty, technical administrative staff, and students). Responses obtained 49. The semi-structured interview was chosen for the qualitative survey, administered to 10 people representative of the University: no. 3 students; the General Management; the Human Resources Department; two Delegates of the Rector: for relations with the territory and for Human Resources; the Chair of the Gender Commission; the Student Guarantor; a Lecturer with experience in coordinating Doctorates and a member of the Academic Senate. The questions asked during the interview were an excerpt from the two questionnaires administered as part of the quantitative survey, assuming that these people had not answered previously. The third chapter, “Managing diversity and cultural change: how to evaluate the effect of ongoing transformation processes? “ addresses the issue of "in itinere" and final monitoring of the proper implementation of the process and the effectiveness of the actions put in place, and presents the development of an innovative tool for measuring the impact of institutional change, called the Impact Driver Model, applicable to the "in itinere" evaluation of the GEP, the main policy tool for promoting gender equality in research institutions in Europe, made mandatory by the European Commission from 2022 for all European research institutions that decide to participate in Horizon Europe calls. The text describes how research and experimentation enabled the creation of the model, which is the result of the evolution of several tools used at the European level over the past 10 years. The Impact Driver Model comprises 12 drivers of change, each broken down into multiple indicators (45 in total), which are analyzed according to 5 stages of institutionalization. The strength of this model lies in its focus on the implementation process and what drives it. The University of Brescia is the case study analized.

La ricerca affronta il tema della governance inclusiva nel cambiamento istituzionale e dell’uguaglianza di genere nelle università ed è strutturata in tre capitoli: il primo “Promuovere l'uguaglianza di genere nelle università attraverso una governance inclusiva: una metodologia innovativa” offre la cornice entro cui si realizza la ricerca e si pone due obiettivi. In primo luogo, immagina la governance inclusiva come metodo per trasmettere in modo efficace il cambiamento culturale finalizzato all’uguaglianza di genere e propone l’implementazione di un caso pilota applicato all’Università di Brescia. Viene sviluppato un framework per il processo di governance partecipativa che si basa sulla teoria secondo cui la governance inclusiva favorisce e il cambiamento istituzionale e può promuovere l’uguaglianza di genere. In particolare, la ricerca individua e descrive tre elementi fondamentali caratteristici della governance inclusiva: attori e ruoli, legittimità e delega e processo di partecipazione. A seguire l’analisi sperimenta una metodologia per valutare il processo di governance partecipativa per l’introduzione di un Piano per l’uguaglianza di genere (d’ora in poi GEP) all’interno delle università. La ricerca utilizza un approccio Mixed Method e propone il Convergent Parallel Design, con l’adozione di tre strumenti, di carattere quantitativo e qualitativo. Nel secondo capitolo vengono raccolti e analizzati i dati secondo i diversi strumenti, per l’indagine quantitativa: -il questionario GEAR, all’interno del quale è stata creata una nuova serie di domande somministrate a tutti i docenti ed il personale tecnico amministrativo dell’università. Risposte ottenute 151; -un nuovo questionario somministrato a stakeholders privilegiati, che nel triennio hanno rivestito incarichi istituzionali all’interno dell’ateneo (personale docente, tecnico amministrativo e studenti). Risposte ottenute 49. Per l’indagine qualitativa è stata scelta l’intervista semistrutturata, somministrata a 10 persone ritenute rappresentative dell’Ateneo: n. 3 studenti; la Direzione generale; la Direzione Risorse Umane; due Delegati del Rettore: per i rapporti con il territorio e per le Risorse Umane; la Presidente Commissione Genere; la Garante degli Studenti; una Docente con esperienza nel coordinamento Dottorati e componente del Senato accademico. Le domande poste durante l’intervista hanno rappresentato un estratto dei due questionari somministrati all’interno dell’indagine quantitativa, ipotizzando che queste persone non avessero risposto in precedenza. Il terzo capitolo “Gestione della diversità e del cambiamento culturale: come valutare l'effetto dei processi di trasformazione in corso?” affronta il tema del monitoraggio in itinere e finale della corretta realizzazione del processo e dell’efficacia delle azioni poste in essere, e presenta lo sviluppo di uno strumento innovativo per misurare l’impatto del cambiamento istituzionale, denominato Impact Driver Model, applicabile alla valutazione in itinere del GEP, principale strumento politico per promuovere l’uguaglianza di genere negli enti di ricerca in Europa, reso obbligatorio dalla Commissione Europea dal 2022 per tutti gli enti di ricerca europei che decidono di partecipare a bandi Horizon Europe. Il testo descrive come la ricerca e la sperimentazione hanno permesso la creazione del modello, risultato dell'evoluzione di diversi strumenti utilizzati a livello europeo negli ultimi 10 anni. L’Impact Driver Model è composto da 12 fattori di cambiamento, ciascuno scomposto in più indicatori (in totale 45), che vengono analizzati secondo 5 fasi di istituzionalizzazione. La forza di questo modello risiede nel concentrarsi sul processo di implementazione e su ciò che lo guida.