Ambienti d'Apprendimento Vivente: Ripensare l'Educazione all' intersezione di Biomateriali, Gioco a Tecnologia

This thesis presents Living Learning Environments (LLEs), a nature-centered recontextualization of education that reimagines the architecture of learning spaces as living, interactive elements. LLEs emerge from the intersection of Education, inspired by the Reggio Emilia Approach; Biology, incorporating innovative biomaterials; and Architecture, reconnecting with Biology through bio-inspired designs. A critical analysis is provided on the global shifts driven by climate change and artificial intelligence, which profoundly influence social and environmental constructs, with special attention given to their effects on children's well-being. This thesis emphasizes the need for new ways of thinking, living, and inhabiting Planet Earth. The 21st-century advancements, particularly in Biology and its intersections with design, architecture, and art, are highlighted. Integrating Biology into educational frameworks is essential to support children's development in this changing world. A selection of Reggio Emilia pedagogical tenets is revisited through biological perspectives, proposing hypotheses on: i) rethinking the environment as a "living educator"; ii) reimagining the atelier as a "BioAtelier" through a biological lens; and iii) evolving the pedagogical concept of “learning by doing” into “learning with Biology.” The LLE approach includes both theoretical and practical components. "Ecotattilism" introduces novel tactile experiences aimed at reconnecting humans with nature and biosystems. Additionally, "The Wall of Biomaterials" envisions an interactive, living learning surface composed of biomaterials, living organisms, and technology. A foundational theoretical framework, referred to as “E-theory,” has also been established. Practically, LLEs feature "Biosensory activities," which explore the BioAtelier concept and engage learners in advanced experimentation, introducing instances of “learning with Biology.” Initial groups of children engaged in both formal and informal settings underscore the significance of these activities. Design objects and models, such as the Biopalette, Living Learning Table, and the Wall of Biomaterials, reinterpret learning environments. LLEs represent the first exploration of traditionally disjointed research fields converging within this specific context. This novelty renders the project unique, initiating a path to address global shifts such as climate change, advancements in artificial intelligence, and progress in biological sciences. Collaborative efforts include prominent contributions from institutions like DumoLab at the University of Pennsylvania's School of Design.

Questa tesi presenta Living Learning Environments (LLE, Ambienti d’Apprendimento Vivente), un concetto che interpreta dell'l educazione incentrata sulla natura riconfigurando lo spazio fisico degli ambienti di apprendimento come elementi viventi e interattivi. Gli LLE emergono dall'intersezione di Educazione, ispirata al Reggio Emilia Approach; Biologia, che incorpora biomateriali innovativi; e Architettura, che si riconnette con la biologia attraverso progetti bio-ispirati. Viene fornita un'analisi critica sui cambiamenti globali guidati dal cambiamento climatico e dall'intelligenza artificiale, che influenzano profondamente i costrutti sociali e ambientali, con particolare attenzione ai loro effetti sul benessere dei bambini. Questa tesi sottolinea la necessità di nuovi modi di pensare, vivere e abitare il pianeta Terra. Vengono evidenziati i progressi del 21° secolo, in particolare in biologia e le sue intersezioni con design, architettura e arte. Integrare la biologia nei quadri educativi è essenziale per supportare lo sviluppo dei bambini in questo mondo in continua evoluzione. Una selezione di principi pedagogici di Reggio Emilia viene rivisitata attraverso prospettive biologiche, proponendo ipotesi su: i) ripensare l'ambiente come un "educatore vivente"; ii) ripensare l'atelier come un "BioAtelier" attraverso una lente biologica; e iii) far evolvere il concetto pedagogico di "imparare facendo" in "imparare con la biologia". L'approccio LLE include componenti sia teoriche che pratiche. "Ecotattilismo" introduce nuove esperienze tattili volte a ricollegare gli esseri umani con la natura e i biosistemi. Inoltre, "The Wall of Biomaterials" immagina una superficie di apprendimento interattiva e vivente composta da biomateriali, organismi viventi e tecnologia. È stato anche stabilito un quadro teorico fondamentale, denominato "E-teoria". In pratica, gli LLE presentano "Attività biosensoriali", che esplorano il concetto di BioAtelier e coinvolgono gli studenti in sperimentazioni avanzate, introducendo istanze di "apprendimento con la biologia". I gruppi iniziali di bambini impegnati in contesti sia formali che informali sottolineano l'importanza di queste attività. Oggetti e modelli di design, come Biopalette, Living Learning Table e Wall of Biomaterials, reinterpretano gli ambienti di apprendimento. Gli LLE rappresentano la prima esplorazione di campi di ricerca tradizionalmente disgiunti che convergono in questo contesto specifico. Questa novità rende il progetto unico, avviando un percorso per affrontare cambiamenti globali come il cambiamento climatico, i progressi nell'intelligenza artificiale e i progressi nelle scienze biologiche. Gli sforzi collaborativi includono importanti contributi da parte di istituzioni come DumoLab presso la School of Design dell'Università della Pennsylvania.