Obiettivi della ricerca. Le imprese, influenzate da norme, valori e regolamentazioni, devono adottare strategie di sostenibilità integrate per rispondere alle pressioni istituzionali (Gao et al., 2019). Tuttavia, la gestione della sostenibilità è caratterizzata da complesse tensioni tra obiettivi economici, sociali e ambientali, che spesso risultano in conflitto tra loro (Hahn et al., 2010; Phipps et al., 2013; Van der Byl & Slawinski, 2015). La ricerca si propone di esplorare queste tensioni legate alla sostenibilità aziendale adottando una prospettiva sistemica, combinando la Paradox Theory e l’Institutional Theory. L’obiettivo è comprendere come le imprese possano integrare strategie di sostenibilità a lungo termine, gestendo le pressioni istituzionali e le contraddizioni tra le dimensioni economiche, sociali e ambientali. Metodologia. La ricerca adotta un approccio qualitativo basato su due casi di studio (Yin, 2018), impiegando la interventionist research (Lukka & Wouters, 2022), che prevede un coinvolgimento attivo del ricercatore nel contesto studiato per favorire cambiamenti concreti (Nickelsen, 2009). Nel primo caso, è stata applicata l'action research (Cohen et al., 2017) per integrare i principi ESG nella governance aziendale. Nel secondo, la constructive research (Jönsson & Lukka, 2007; Lukka, 2005) ha permesso lo sviluppo di uno strumento basato sugli SDG dell’Agenda 2030, destinato a supportare il management nelle decisioni strategiche. Risultati. I risultati della ricerca hanno messo in evidenza due strumenti innovativi, utili per affrontare le tensioni tra obiettivi economici, sociali e ambientali, adottando un approccio sistemico e una visione paradossale. Il primo caso di studio ha esplorato come le aziende possano integrare i principi ESG nella governance aziendale, facendo riferimento alle linee guida internazionali (OCSE, 2023; WEF, 2020). È stato presentato un processo di analisi che ha considerato le pressioni economiche, ambientali e sociali, nonché i punti di vista interni dei manager aziendali e quelli esterni degli stakeholder strategici. Il processo ha portato all’identificazione di una strategia di sostenibilità a lungo termine e alla realizzazione di una governance ESG integrata, capace di migliorare la coesione interna e la gestione complessiva della sostenibilità. Il secondo caso di studio ha sviluppato uno strumento operativo basato sui 17 SDG, che consente di valutare il posizionamento attuale dell’azienda e di identificare le aree critiche su cui focalizzarsi, definendo azioni concrete e indicatori misurabili nel tempo. Lo strumento sviluppato supporta il management nella definizione di strategie a lungo termine allineate agli SDG, nel monitoraggio continuo e nel miglioramento delle performance di sostenibilità, nella gestione delle esigenze degli stakeholder e nel garantire la conformità alle normative vigenti. Contributi teorici e manageriali. La ricerca apporta importanti contributi sia a livello teorico che pratico. A livello teorico, la ricerca arricchisce la discussione sull'intersezione tra la Paradox Theory e la Institutional Theory, applicando questi concetti alle sfide legate alla sostenibilità (Carmine & De Marchi, 2023; Ergene et al., 2020; Schad & Bansal, 2018; Smith & Tracey, 2016). Introduce una prospettiva sistemica e strategica, superando gli approcci frammentati alla sostenibilità (Van der Byl & Slawinski, 2015). Inoltre, fornisce nuovi strumenti per comprendere e affrontare le tensioni tra le performance economiche, ambientali e sociali (Slawinski & Bansal, 2015). Considerando i contributi manageriali, la ricerca fornisce strumenti pratici e concreti per aiutare i manager aziendali a integrare ESG e SDG nelle strategie di sostenibilità a lungo termine, garantendo un approccio coerente e diffuso a tutti i livelli dell’organizzazione. Limiti e ricerca futura. Nonostante i risultati significativi, la ricerca presenta alcuni limiti. Il principale limite dello studio risiede nella focalizzazione su soli due casi aziendali, il che ne limita la generalizzabilità. Studi futuri potrebbero ampliare il numero di imprese analizzate, testare gli strumenti sviluppati in diversi settori e approfondire il ruolo delle dinamiche istituzionali nell'influenzare positivamente o negativamente l'adozione di strategie sostenibili. Inoltre, sarebbe utile condurre studi longitudinali per valutare l'impatto a lungo termine delle strategie aziendali sul loro contributo agli obiettivi di sostenibilità. Originalità della ricerca. La ricerca si distingue per il suo approccio innovativo, che integra due teorie complementari (Paradox Theory e Institutional Theory) per affrontare le sfide della sostenibilità. L’applicazione della lente paradossale ha offerto una visione dinamica e sistemica delle tensioni istituzionali, consentendo lo sviluppo di due strumenti pratici in grado di gestire in modo efficace le complessità e le contraddizioni legate alla sostenibilità.

Equilibrio tra pressioni economiche, sociali e ambientali: una visione paradossale per la sostenibilità

CEGLIA, ILENIA
2025

Abstract

Obiettivi della ricerca. Le imprese, influenzate da norme, valori e regolamentazioni, devono adottare strategie di sostenibilità integrate per rispondere alle pressioni istituzionali (Gao et al., 2019). Tuttavia, la gestione della sostenibilità è caratterizzata da complesse tensioni tra obiettivi economici, sociali e ambientali, che spesso risultano in conflitto tra loro (Hahn et al., 2010; Phipps et al., 2013; Van der Byl & Slawinski, 2015). La ricerca si propone di esplorare queste tensioni legate alla sostenibilità aziendale adottando una prospettiva sistemica, combinando la Paradox Theory e l’Institutional Theory. L’obiettivo è comprendere come le imprese possano integrare strategie di sostenibilità a lungo termine, gestendo le pressioni istituzionali e le contraddizioni tra le dimensioni economiche, sociali e ambientali. Metodologia. La ricerca adotta un approccio qualitativo basato su due casi di studio (Yin, 2018), impiegando la interventionist research (Lukka & Wouters, 2022), che prevede un coinvolgimento attivo del ricercatore nel contesto studiato per favorire cambiamenti concreti (Nickelsen, 2009). Nel primo caso, è stata applicata l'action research (Cohen et al., 2017) per integrare i principi ESG nella governance aziendale. Nel secondo, la constructive research (Jönsson & Lukka, 2007; Lukka, 2005) ha permesso lo sviluppo di uno strumento basato sugli SDG dell’Agenda 2030, destinato a supportare il management nelle decisioni strategiche. Risultati. I risultati della ricerca hanno messo in evidenza due strumenti innovativi, utili per affrontare le tensioni tra obiettivi economici, sociali e ambientali, adottando un approccio sistemico e una visione paradossale. Il primo caso di studio ha esplorato come le aziende possano integrare i principi ESG nella governance aziendale, facendo riferimento alle linee guida internazionali (OCSE, 2023; WEF, 2020). È stato presentato un processo di analisi che ha considerato le pressioni economiche, ambientali e sociali, nonché i punti di vista interni dei manager aziendali e quelli esterni degli stakeholder strategici. Il processo ha portato all’identificazione di una strategia di sostenibilità a lungo termine e alla realizzazione di una governance ESG integrata, capace di migliorare la coesione interna e la gestione complessiva della sostenibilità. Il secondo caso di studio ha sviluppato uno strumento operativo basato sui 17 SDG, che consente di valutare il posizionamento attuale dell’azienda e di identificare le aree critiche su cui focalizzarsi, definendo azioni concrete e indicatori misurabili nel tempo. Lo strumento sviluppato supporta il management nella definizione di strategie a lungo termine allineate agli SDG, nel monitoraggio continuo e nel miglioramento delle performance di sostenibilità, nella gestione delle esigenze degli stakeholder e nel garantire la conformità alle normative vigenti. Contributi teorici e manageriali. La ricerca apporta importanti contributi sia a livello teorico che pratico. A livello teorico, la ricerca arricchisce la discussione sull'intersezione tra la Paradox Theory e la Institutional Theory, applicando questi concetti alle sfide legate alla sostenibilità (Carmine & De Marchi, 2023; Ergene et al., 2020; Schad & Bansal, 2018; Smith & Tracey, 2016). Introduce una prospettiva sistemica e strategica, superando gli approcci frammentati alla sostenibilità (Van der Byl & Slawinski, 2015). Inoltre, fornisce nuovi strumenti per comprendere e affrontare le tensioni tra le performance economiche, ambientali e sociali (Slawinski & Bansal, 2015). Considerando i contributi manageriali, la ricerca fornisce strumenti pratici e concreti per aiutare i manager aziendali a integrare ESG e SDG nelle strategie di sostenibilità a lungo termine, garantendo un approccio coerente e diffuso a tutti i livelli dell’organizzazione. Limiti e ricerca futura. Nonostante i risultati significativi, la ricerca presenta alcuni limiti. Il principale limite dello studio risiede nella focalizzazione su soli due casi aziendali, il che ne limita la generalizzabilità. Studi futuri potrebbero ampliare il numero di imprese analizzate, testare gli strumenti sviluppati in diversi settori e approfondire il ruolo delle dinamiche istituzionali nell'influenzare positivamente o negativamente l'adozione di strategie sostenibili. Inoltre, sarebbe utile condurre studi longitudinali per valutare l'impatto a lungo termine delle strategie aziendali sul loro contributo agli obiettivi di sostenibilità. Originalità della ricerca. La ricerca si distingue per il suo approccio innovativo, che integra due teorie complementari (Paradox Theory e Institutional Theory) per affrontare le sfide della sostenibilità. L’applicazione della lente paradossale ha offerto una visione dinamica e sistemica delle tensioni istituzionali, consentendo lo sviluppo di due strumenti pratici in grado di gestire in modo efficace le complessità e le contraddizioni legate alla sostenibilità.
12-mag-2025
Italiano
Sostenibilità aziendale; Paradox Theory; Institutional Theory; Interventionist research
BATTAGLIA, MASSIMO
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/209715
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-209715