Le note che seguono intendono prospettare e per quanto possibile validare l’ipotesi che un approccio geografico possa rappresentare la premessa necessaria per lo sviluppo di un modello di governance che, attraverso l’Itinerario e il Cammino, garantisca la messa in atto di azioni finalizzate alla valorizzazione e gestione di estese aree coerenti. Il caso di studio indagato riguarda l’aggregato territoriale laziale compreso tra i Monti Prenestini ed Ernici, attraversato dalla direttrice Prenestino-Casilina del tratto meridionale della Via Francigena, in Italia. La metodologia messa in campo, mediante l’identificazione di un set di indici territoriali variabili utili a studiare l’attrattività turistica potenziale ed effettiva dell’area, ha individuato elementi territoriali specifici, riscontrando una certa coerenza territoriale. Questa, ha rappresentato la premessa per l’ideazione di un modello di governance territoriale, intermedio tra la scala regionale e quella locale, composto da enti diversi per genesi, esperienze e pratiche. Ossia, da attori territoriali che, agendo secondo una rinnovata consapevolezza che si muove oltre le fragilità socio-territoriali dei luoghi in cui operano (aree interne), individuano nella cooperazione tra comunità, amministratori e operatori economici e culturali la chiave di volta per trasformare le risorse di cui dispongono tali territori in opportunità per la creazione di nuovi percorsi di patrimonializzazione (Pollice, Rinella, 2013) e per l’attuazione di progetti di sviluppo condivisi di «globalizzazione dal basso» (Magnaghi, 2013). Da queste premesse nasce il lavoro di ricerca di cui, a seguire, vengono mostrati presupposti teorici ed evidenze empiriche.
Sviluppo della governance turistica nei territori attraversati dalla Via Francigena nel meridione d’Italia: elementi critici e nuove prospettive di pianificazione territoriale
GUADAGNOLI, ILARIA
2021
Abstract
Le note che seguono intendono prospettare e per quanto possibile validare l’ipotesi che un approccio geografico possa rappresentare la premessa necessaria per lo sviluppo di un modello di governance che, attraverso l’Itinerario e il Cammino, garantisca la messa in atto di azioni finalizzate alla valorizzazione e gestione di estese aree coerenti. Il caso di studio indagato riguarda l’aggregato territoriale laziale compreso tra i Monti Prenestini ed Ernici, attraversato dalla direttrice Prenestino-Casilina del tratto meridionale della Via Francigena, in Italia. La metodologia messa in campo, mediante l’identificazione di un set di indici territoriali variabili utili a studiare l’attrattività turistica potenziale ed effettiva dell’area, ha individuato elementi territoriali specifici, riscontrando una certa coerenza territoriale. Questa, ha rappresentato la premessa per l’ideazione di un modello di governance territoriale, intermedio tra la scala regionale e quella locale, composto da enti diversi per genesi, esperienze e pratiche. Ossia, da attori territoriali che, agendo secondo una rinnovata consapevolezza che si muove oltre le fragilità socio-territoriali dei luoghi in cui operano (aree interne), individuano nella cooperazione tra comunità, amministratori e operatori economici e culturali la chiave di volta per trasformare le risorse di cui dispongono tali territori in opportunità per la creazione di nuovi percorsi di patrimonializzazione (Pollice, Rinella, 2013) e per l’attuazione di progetti di sviluppo condivisi di «globalizzazione dal basso» (Magnaghi, 2013). Da queste premesse nasce il lavoro di ricerca di cui, a seguire, vengono mostrati presupposti teorici ed evidenze empiriche.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Dottorato di Ricerca_Guadagnoli Ilaria.pdf
accesso solo da BNCF e BNCR
Dimensione
20.93 MB
Formato
Adobe PDF
|
20.93 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/210381
URN:NBN:IT:UNIROMA2-210381