Il presente lavoro si propone l'indagine di alcuni aspetti della religione tradizionale egiziana che restano vivi anche dopo l’avvenuto (e definitivo) passaggio alla religione cristiana. Tali aspetti on sono da considerarsi “sopravvivenze” di un culto morente ma elementi che affondano le loro radici nella religione politeista egiziana e che si mantengono “vitali” inserendosi in maniera attiva nella costruzione del nuovo quadro religioso. Tra questi aspetti, la divinazione sembra essere una delle forme rituali che più mostra la duttilità e la capacità di inclusione della cristianizzazione. Il presente lavoro si concentra, dunque, sulle pratiche mantiche che affondano le loro radici nei tempi più antichi della storia egiziana e che sono state mantenute in epoca cristiana attraverso il loro inserimento nella ritualità ufficiale del nuovo culto. L’obiettivo principale è quello di tentare di comprendere più a fondo l’impatto che il cambiamento ha avuto nella mente dell’uomo egiziano attraverso l’analisi delle modalità in cui tale espressione rituale si è fatta spazio nel nuovo orizzonte cultuale. Il metodo utilizzato è quello della comparazione storico-religiosa basata sull’analisi di fonti testuali e archeologiche relative ad aspetti rituali specifici ed esaminate attraverso un confronto di tipo diacronico e sincronico. I fenomeni indagati si sviluppano nello stesso ambiente geografico e culturale nel corso di secoli di storia, così come i testi da essi prodotti e utilizzati come base per l’analisi; le testimonianze archeologiche, provenienti da diverse zone dell’Egitto, sono messe a confronto tra loro e con modelli provenienti da luoghi e ambienti culturali differenti.

La divinazione in Egitto tra Nuovo Regno ed Età Tardoantica. Pratiche, metodi, professionisti dei rituali

FALDUTO, ELISABETTA
2023

Abstract

Il presente lavoro si propone l'indagine di alcuni aspetti della religione tradizionale egiziana che restano vivi anche dopo l’avvenuto (e definitivo) passaggio alla religione cristiana. Tali aspetti on sono da considerarsi “sopravvivenze” di un culto morente ma elementi che affondano le loro radici nella religione politeista egiziana e che si mantengono “vitali” inserendosi in maniera attiva nella costruzione del nuovo quadro religioso. Tra questi aspetti, la divinazione sembra essere una delle forme rituali che più mostra la duttilità e la capacità di inclusione della cristianizzazione. Il presente lavoro si concentra, dunque, sulle pratiche mantiche che affondano le loro radici nei tempi più antichi della storia egiziana e che sono state mantenute in epoca cristiana attraverso il loro inserimento nella ritualità ufficiale del nuovo culto. L’obiettivo principale è quello di tentare di comprendere più a fondo l’impatto che il cambiamento ha avuto nella mente dell’uomo egiziano attraverso l’analisi delle modalità in cui tale espressione rituale si è fatta spazio nel nuovo orizzonte cultuale. Il metodo utilizzato è quello della comparazione storico-religiosa basata sull’analisi di fonti testuali e archeologiche relative ad aspetti rituali specifici ed esaminate attraverso un confronto di tipo diacronico e sincronico. I fenomeni indagati si sviluppano nello stesso ambiente geografico e culturale nel corso di secoli di storia, così come i testi da essi prodotti e utilizzati come base per l’analisi; le testimonianze archeologiche, provenienti da diverse zone dell’Egitto, sono messe a confronto tra loro e con modelli provenienti da luoghi e ambienti culturali differenti.
19-mag-2023
Italiano
BUZI, Paola
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
417
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/211043
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-211043