La presente tesi analizza il ruolo del Fondo Verde per il Clima quale strumento cardine nell’architettura della finanza climatica internazionale, evidenziandone il contributo alla governance climatica multilivello e alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Muovendo da un inquadramento teorico e metodologico sul legame tra cambiamento climatico e sviluppo (in)sostenibile, la ricerca si inserisce nel dibattito sull’evoluzione del diritto internazionale dell’ambiente e sulla crescente necessità di strumenti giuridici e finanziari capaci di rispondere all’emergenza climatica globale. Attraverso l’analisi dell’UNFCCC, dell’Accordo di Parigi, dell’Agenda 2030 e di un ampio spettro di strumenti di integrazione normativa, legislativa, giurisdizionale e finanziaria, lo studio mette in luce come il GCF si configuri quale elemento integrativo e complementare rispetto ai regimi esistenti. L’elaborato esamina in particolare la struttura di governance del Fondo, il suo quadro normativo e procedurale, i criteri di investimento, le politiche ambientali e sociali, nonché i suoi meccanismi di accountability indipendenti (IEU, IIU, IRM). La tesi conclude che il GCF rappresenta uno strumento efficace, innovativo e multistakeholder per la mobilitazione di investimenti climatici, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, e per il rafforzamento di una cooperazione multilaterale orientata alla giustizia climatica. Nonostante le persistenti criticità strutturali e operative, il Fondo dimostra un potenziale significativo nel favorire l’integrazione tra azione climatica e sviluppo sostenibile, promuovendo un approccio trasformativo nella finanza climatica e contribuendo alla costruzione di una governance globale più equa, trasparente e inclusiva.
Il Fondo verde per il clima e la promozione degli investimenti privati per lo sviluppo sostenibile
GARELLI, FILIPPO
2025
Abstract
La presente tesi analizza il ruolo del Fondo Verde per il Clima quale strumento cardine nell’architettura della finanza climatica internazionale, evidenziandone il contributo alla governance climatica multilivello e alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Muovendo da un inquadramento teorico e metodologico sul legame tra cambiamento climatico e sviluppo (in)sostenibile, la ricerca si inserisce nel dibattito sull’evoluzione del diritto internazionale dell’ambiente e sulla crescente necessità di strumenti giuridici e finanziari capaci di rispondere all’emergenza climatica globale. Attraverso l’analisi dell’UNFCCC, dell’Accordo di Parigi, dell’Agenda 2030 e di un ampio spettro di strumenti di integrazione normativa, legislativa, giurisdizionale e finanziaria, lo studio mette in luce come il GCF si configuri quale elemento integrativo e complementare rispetto ai regimi esistenti. L’elaborato esamina in particolare la struttura di governance del Fondo, il suo quadro normativo e procedurale, i criteri di investimento, le politiche ambientali e sociali, nonché i suoi meccanismi di accountability indipendenti (IEU, IIU, IRM). La tesi conclude che il GCF rappresenta uno strumento efficace, innovativo e multistakeholder per la mobilitazione di investimenti climatici, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, e per il rafforzamento di una cooperazione multilaterale orientata alla giustizia climatica. Nonostante le persistenti criticità strutturali e operative, il Fondo dimostra un potenziale significativo nel favorire l’integrazione tra azione climatica e sviluppo sostenibile, promuovendo un approccio trasformativo nella finanza climatica e contribuendo alla costruzione di una governance globale più equa, trasparente e inclusiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/211283
URN:NBN:IT:UNIROMA1-211283