Il tema delle foreste urbane e dei relativi servizi ecosistemici, si colloca in un più ampio quadro di studi sulle dinamiche di urbanizzazione, riconosciute come uno dei processi di cambiamento globale più impattanti dell’Antropocene, in grado di alterare la struttura biofisica dei paesaggi con effetti che trascendono i margini delle città segnando profondamente gli ecosistemi e i servizi forniti all’uomo e ad altre specie. Tali scenari hanno rafforzato sia la consapevolezza sui benefici ambientali e sociali delle aree verdi nei paesaggi urbani, che l’interesse verso il ruolo svolto dagli ecosistemi urbani nei processi di adattamento, portando le Nazioni Unite a introdurre l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 11. Sugli stessi principi si basa anche la regola 3-30-300 introdotta da Cecil Konijnendijk e riconosciuta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), dall’Agenzia Ambientale Europea e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come asset strategico per la progettazione di città più verdi, eque e salubri. La centralità e l’interdipendenza dei temi relativi al consumo di suolo, all’accessibilità alle aree verdi pubbliche, al migliormento del microclima urbano, all’adozione di Nature Based Solutions (NBS) è stata riconosciuta anche dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura che obbliga gli stati membri ad azzerare la perdita netta di aree verdi urbane entro il 2030 e a dotarsi di strumenti cartografici operativi e standardizzati. Il lavoro si inserisce nel Programma Operativo Nazionale “Foreste Urbane e Servizi Ecosistemici con particolare attenzione all’ambiente mediterraneo” che ha l’obiettivo di fornire strumenti per supportare la corretta implementazione di Green Infrastructure e NBS nei contesti paesaggistici più vulnerabili, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Nelle attività sono stati coinvolti esperti e studiosi afferenti ai principali istituti di ricerca nazionali che lavorano su diversi aspetti legati al tema della forestazione urbana e dei servizi ecosistemici, con particolare riferimento alla produzione di servizi cartografici gratuiti e accessibili per tutti i cittadini, per le professionalità meno esperte e per la Pubblica Amministrazione (PA). Gli strumenti messi a punto trovano applicazione nel monitoraggio di due SDG delle Nazioni Unite strettamente connessi con il tema della forestazione urbana, nella definizione dei Piani di Ripristino previsti nella NRR, e nell'ambito delle attività Comunitarie di ecosystem accounting condotte secondo lo schema concettuale del System of Environmental Economic Accounts - Ecosystem Accounting (SEEA-EA). Inoltre, l’applicazione sull’area studio del comune di Roma, mette a sistema gli strumenti sviluppati in questa ricerca, evidenziandone la natura operativa, in termini di pianificazione delle aree prioritarie di interventi di forestazione urbana e progettazione di NBS in grado di potenziare sia servizi ecosistemici di tipo ricreativo che di regolazione microclimatica.
Paesaggi ed ecosistemi urbani. Rappresentazione, monitoraggio e valutazione delle forme e delle dinamiche insediative e delle infrastrutture verdi
CIMINI, ANGELA
2025
Abstract
Il tema delle foreste urbane e dei relativi servizi ecosistemici, si colloca in un più ampio quadro di studi sulle dinamiche di urbanizzazione, riconosciute come uno dei processi di cambiamento globale più impattanti dell’Antropocene, in grado di alterare la struttura biofisica dei paesaggi con effetti che trascendono i margini delle città segnando profondamente gli ecosistemi e i servizi forniti all’uomo e ad altre specie. Tali scenari hanno rafforzato sia la consapevolezza sui benefici ambientali e sociali delle aree verdi nei paesaggi urbani, che l’interesse verso il ruolo svolto dagli ecosistemi urbani nei processi di adattamento, portando le Nazioni Unite a introdurre l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 11. Sugli stessi principi si basa anche la regola 3-30-300 introdotta da Cecil Konijnendijk e riconosciuta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), dall’Agenzia Ambientale Europea e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come asset strategico per la progettazione di città più verdi, eque e salubri. La centralità e l’interdipendenza dei temi relativi al consumo di suolo, all’accessibilità alle aree verdi pubbliche, al migliormento del microclima urbano, all’adozione di Nature Based Solutions (NBS) è stata riconosciuta anche dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura che obbliga gli stati membri ad azzerare la perdita netta di aree verdi urbane entro il 2030 e a dotarsi di strumenti cartografici operativi e standardizzati. Il lavoro si inserisce nel Programma Operativo Nazionale “Foreste Urbane e Servizi Ecosistemici con particolare attenzione all’ambiente mediterraneo” che ha l’obiettivo di fornire strumenti per supportare la corretta implementazione di Green Infrastructure e NBS nei contesti paesaggistici più vulnerabili, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Nelle attività sono stati coinvolti esperti e studiosi afferenti ai principali istituti di ricerca nazionali che lavorano su diversi aspetti legati al tema della forestazione urbana e dei servizi ecosistemici, con particolare riferimento alla produzione di servizi cartografici gratuiti e accessibili per tutti i cittadini, per le professionalità meno esperte e per la Pubblica Amministrazione (PA). Gli strumenti messi a punto trovano applicazione nel monitoraggio di due SDG delle Nazioni Unite strettamente connessi con il tema della forestazione urbana, nella definizione dei Piani di Ripristino previsti nella NRR, e nell'ambito delle attività Comunitarie di ecosystem accounting condotte secondo lo schema concettuale del System of Environmental Economic Accounts - Ecosystem Accounting (SEEA-EA). Inoltre, l’applicazione sull’area studio del comune di Roma, mette a sistema gli strumenti sviluppati in questa ricerca, evidenziandone la natura operativa, in termini di pianificazione delle aree prioritarie di interventi di forestazione urbana e progettazione di NBS in grado di potenziare sia servizi ecosistemici di tipo ricreativo che di regolazione microclimatica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/212549
URN:NBN:IT:UNIROMA1-212549