La presente ricerca presenta come oggetto la trasformazione del limite naturale in ostacolo all'interno del processo capitalista, attraverso una rilettura del pensiero marxiano, in particolare Il Capitale. L'obiettivo è quello di definire il limite della natura non come un concetto universale, ma come un fattore relativo che emerge da un determinato processo storico-sociale, quello del capitale. Si propone un’analisi del lessico specifico che include i concetti di Grenze (limite), Schranke (ostacolo) e Naturschranke (ostacolo naturale). Il lavoro si inserisce nel dibattito ecologico-marxista riguardo al rapporto tra natura, limiti e produzione. Viene costruita una lente concettuale basata su tre figure del limite naturale: il corpo della merce, il corpo del lavoratore e il ricambio materiale tra natura e società. Per ogni figura viene individuata un’operazione di superamento del limite che lo trasforma, nello stesso atto in ostacolo: astrazione, prolungamento, distruzione del limite. Il primo capitolo introduce la questione del ruolo storico-reale della produzione come spazio in cui si sviluppano le relazioni tra natura e capitale nei Manoscritti del 1844. L'analisi implica un recupero della storicità della produzione come mediazione storica tra società e natura. Il secondo capitolo approfondisce la critica marxiana all’economia politica. Si esplora la categoria del valore. Il corpo della merce costituisce la prima figura del limite naturale, e il superamento capitalistico di questo limite è descritto come un'astrazione materiale. Il terzo capitolo affronta la figura della forza-lavoro come merce incarnata nel capitale. Il capitolo esplora il conflitto tra il carattere senza-misura del capitale e la fisicità della forza-lavoro: Il Leib del lavoratore è la seconda figura del limite, il prolungamento della giornata lavorativa lo trasforma in Maximalschranke. Il quarto capitolo esplora l’introduzione della grande industria e dell’uso delle macchine nella produzione capitalistica. Si esamina come il capitale, nella grande industria, distrugga il ricambio materiale tra natura e società [Stoffwechsel]: esso è un Naturschranke, terza figura del limite naturale, la cui frattura diventa l’ultimo atto di superamento del limite nel capitale, che lo oltrepassa al prezzo dell’annientamento dell’ostacolo. La conclusione propone un’ipotesi rispetto a una doppia lettura hegeliana in Marx. Il concetto di superamento per distruzione (dell’ostacolo) viene letto come cattiva infinità hegeliana che distrugge la possibilità di determinazione della natura, entro i suoi nessi. Tuttavia, la dialettica limite-ostacolo apre la possibilità di risignificare il concetto di Grenze e Schranke in un governo razionale dello Stoffwechsel. L'ipotesi finale suggerisce un’alternativa al capitalismo, raggiungibile solo come rottura. Il limite non è né esterno né interno, ma il risultato di un’interazione sociale che rispetti le necessità naturali e umane.
IL LIMITE DELLA NATURA COME OSTACOLO NEL CAPITALE. La "contraddizione in processo" in Karl Marx.
MANZONI, ADRIANA
2025
Abstract
La presente ricerca presenta come oggetto la trasformazione del limite naturale in ostacolo all'interno del processo capitalista, attraverso una rilettura del pensiero marxiano, in particolare Il Capitale. L'obiettivo è quello di definire il limite della natura non come un concetto universale, ma come un fattore relativo che emerge da un determinato processo storico-sociale, quello del capitale. Si propone un’analisi del lessico specifico che include i concetti di Grenze (limite), Schranke (ostacolo) e Naturschranke (ostacolo naturale). Il lavoro si inserisce nel dibattito ecologico-marxista riguardo al rapporto tra natura, limiti e produzione. Viene costruita una lente concettuale basata su tre figure del limite naturale: il corpo della merce, il corpo del lavoratore e il ricambio materiale tra natura e società. Per ogni figura viene individuata un’operazione di superamento del limite che lo trasforma, nello stesso atto in ostacolo: astrazione, prolungamento, distruzione del limite. Il primo capitolo introduce la questione del ruolo storico-reale della produzione come spazio in cui si sviluppano le relazioni tra natura e capitale nei Manoscritti del 1844. L'analisi implica un recupero della storicità della produzione come mediazione storica tra società e natura. Il secondo capitolo approfondisce la critica marxiana all’economia politica. Si esplora la categoria del valore. Il corpo della merce costituisce la prima figura del limite naturale, e il superamento capitalistico di questo limite è descritto come un'astrazione materiale. Il terzo capitolo affronta la figura della forza-lavoro come merce incarnata nel capitale. Il capitolo esplora il conflitto tra il carattere senza-misura del capitale e la fisicità della forza-lavoro: Il Leib del lavoratore è la seconda figura del limite, il prolungamento della giornata lavorativa lo trasforma in Maximalschranke. Il quarto capitolo esplora l’introduzione della grande industria e dell’uso delle macchine nella produzione capitalistica. Si esamina come il capitale, nella grande industria, distrugga il ricambio materiale tra natura e società [Stoffwechsel]: esso è un Naturschranke, terza figura del limite naturale, la cui frattura diventa l’ultimo atto di superamento del limite nel capitale, che lo oltrepassa al prezzo dell’annientamento dell’ostacolo. La conclusione propone un’ipotesi rispetto a una doppia lettura hegeliana in Marx. Il concetto di superamento per distruzione (dell’ostacolo) viene letto come cattiva infinità hegeliana che distrugge la possibilità di determinazione della natura, entro i suoi nessi. Tuttavia, la dialettica limite-ostacolo apre la possibilità di risignificare il concetto di Grenze e Schranke in un governo razionale dello Stoffwechsel. L'ipotesi finale suggerisce un’alternativa al capitalismo, raggiungibile solo come rottura. Il limite non è né esterno né interno, ma il risultato di un’interazione sociale che rispetti le necessità naturali e umane.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/213176
URN:NBN:IT:UNIPD-213176