Questo lavoro, caratterizzato da un approccio transdisciplinare, intende indagare le relazioni fra cultura occidentale e natura mettendo a tema le connessioni fra due cruciali momenti storici: quello contrassegnato dall’attuale crisi climatica e quello, situabile intorno al XVII secolo, che vide la nascita della moderna idea di natura. Nel corso del XVII secolo, un insieme di traiettorie culturali, sociali e politiche concorse a formalizzare una visione della natura come oggetto, conoscibile e manipolabile. Se la crisi climatica è determinata da motivazioni culturali, il processo culturale di oggettivazione della natura rappresenta una di queste. Il modello “disincantato” della natura-oggetto, progressivamente, avrebbe soppiantato l’idea di una natura “viva”, popolata da intelligenze sovraumane capaci di agire e incidere significativamente sulla sfera delle cose umane. In tale sovrapposizione è stato individuato il passaggio da un mondo “incantato”, in cui l’essere umano si trovava esposto all’azione di forze imprevedibili, a uno governabile attraverso saperi scientifici, matematici e meccanici. Il principale obiettivo del presente lavoro è restituire visibilità e pregnanza a “narrazioni alternative” che dispieghino aspetti inediti della relazione fra cultura occidentale e natura, offrendo eventuali stimoli per ripensarla anche nella contemporaneità. Attraverso l’indagine del misticismo femminile italiano, si porranno in evidenza “cosmologie di natura” governate da uno sguardo non oggettivante nei confronti della realtà naturale, ma, al contrario, aperto alla possibilità di sconfinamento tra soggetto e oggetto, osservatore e osservato, naturale e soprannaturale. In questo modo, sarà possibile evidenziare strumenti analitici utili a estrapolare rappresentazioni ecoconsapevoli, "incantate" anche nella letteratura contemporanea. Nell’ultima parte del lavoro, l’indagine di due esempi di letteratura fantastica sostanzierà questa ipotesi.
Cosmologie di natura fra incanto e disincanto. Prospettive di critica ecologica a partire dal misticismo femminile italiano (XVII)
MARSULLI, CLAUDIA
2025
Abstract
Questo lavoro, caratterizzato da un approccio transdisciplinare, intende indagare le relazioni fra cultura occidentale e natura mettendo a tema le connessioni fra due cruciali momenti storici: quello contrassegnato dall’attuale crisi climatica e quello, situabile intorno al XVII secolo, che vide la nascita della moderna idea di natura. Nel corso del XVII secolo, un insieme di traiettorie culturali, sociali e politiche concorse a formalizzare una visione della natura come oggetto, conoscibile e manipolabile. Se la crisi climatica è determinata da motivazioni culturali, il processo culturale di oggettivazione della natura rappresenta una di queste. Il modello “disincantato” della natura-oggetto, progressivamente, avrebbe soppiantato l’idea di una natura “viva”, popolata da intelligenze sovraumane capaci di agire e incidere significativamente sulla sfera delle cose umane. In tale sovrapposizione è stato individuato il passaggio da un mondo “incantato”, in cui l’essere umano si trovava esposto all’azione di forze imprevedibili, a uno governabile attraverso saperi scientifici, matematici e meccanici. Il principale obiettivo del presente lavoro è restituire visibilità e pregnanza a “narrazioni alternative” che dispieghino aspetti inediti della relazione fra cultura occidentale e natura, offrendo eventuali stimoli per ripensarla anche nella contemporaneità. Attraverso l’indagine del misticismo femminile italiano, si porranno in evidenza “cosmologie di natura” governate da uno sguardo non oggettivante nei confronti della realtà naturale, ma, al contrario, aperto alla possibilità di sconfinamento tra soggetto e oggetto, osservatore e osservato, naturale e soprannaturale. In questo modo, sarà possibile evidenziare strumenti analitici utili a estrapolare rappresentazioni ecoconsapevoli, "incantate" anche nella letteratura contemporanea. Nell’ultima parte del lavoro, l’indagine di due esempi di letteratura fantastica sostanzierà questa ipotesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/213686
URN:NBN:IT:UNIROMA1-213686