L’evoluzione storica, sociale e demografica dell’Italia dell’ultimo secolo, ha visto la professione infermieristica mutare notevolmente nell’ottica di uno sviluppo di ruolo e competenze che ad oggi appare però ancora insufficiente. L’attuale Sistema Salute richiede professionisti più formati e specializzati in risposta alle necessità della popolazione e della professione stessa nel riconoscimento sociale, di ruolo ed economico dei 460.000 infermieri italiani, anche per favorire una ripresa dell’attrattività della professione, ad oggi in grave carenza. Il tema delle specializzazioni infermieristiche è stato affrontato negli ultimi decenni a livello internazionale definendo in molti Paesi la figura dell’infermiere specialista come ruolo consolidato, es. il Nurse Practitioner negli USA dal 1965. La letteratura internazionale riporta che in base al livello, alle competenze, alla formazione e all’esperienza acquisita, l’infermiere specializzato può operare erogando prestazioni specialistiche come piccoli interventi chirurgici, effettuare diagnosi infermieristiche, prescrivere farmaci e richiedere prestazioni diagnostiche o esami ematici. Nel nostro contesto sanitario, ad oggi, tali competenze non vengono contemplate dall’attuale quadro normativo e sono di esclusiva competenza dei laureati in Medicina e Chirurgia abilitati al relativo Albo Professionale. In letteratura lo sviluppo di questo ruolo viene notevolmente influenzato da due fattori principali: a) i bisogni della comunità che sono in grado di orientare i Sistemi Sanitari verso la richiesta di determinate figure professionali specifiche per un determinato settore; b) la normativa del Paese di riferimento che determina il campo di azione e di autonomia dei diversi professionisti. In Italia questi due fattori influenzano ad esempio la possibilità per gli infermieri di prescrivere (presidi, farmaci, esami ematici o strumentali). La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, negli ultimi dieci anni ha valutato la necessità di una revisione della professione infermieristica, riconoscendo la formazione accademica quale leva prioritaria per tale cambiamento. L’influenza normativa e legislativa dei diversi Paesi, anche all’interno di un singolo continente come ad esempio l’Europa, risulta eterogenea (Robinson S., 2007). Nel 2021 la FNOPI ha quindi delineato, anche a seguito di approfondite analisi del contesto in collaborazione con i Professori dello specifico settore disciplinare, la volontà di strutturare un posizionamento professionale di richieste di modifiche da sottoporre alle istituzioni coinvolte per la definizione di un percorso di evoluzione con principale tema delle specializzazioni. Tale percorso è stato strutturato attraverso una Consensus Conference che ha visto coinvolti, oltre al Comitato Promotore composto da Consiglieri Nazionali del Comitato Centrale e collaboratori con competenze di ricerca, tre gruppi di lavoro composti da esperti della professione infermieristica e di altri ruoli del mondo sanitario e sociale e un Panel di Giuria composto dai maggiori livelli delle istituzioni quali Ministero dell’Università, Ministero della Salute, rappresentanza dei cittadini, associazioni di direzioni, Conferenza Stato Regioni, Comitato di settore, ecc. A seguito della stesura di un documento includente tre tematiche di interesse professionale, dal Sistema Sanitario, ai ruoli infermieristici al tema specifico di revisione del percorso formativo infermieristico universitario, lo stesso è stato sottoposto al Panel di Giuria acquisendo elevato consenso sui contenuti proposti e contributi aggiuntivi nell’ottica di riconoscere il fondamentale ruolo infermieristico attualmente agito e in previsione del prossimo futuro in un’ottica ventennale. Schober M., 2016 riporta infatti che l’introduzione di modelli di pratica infermieristica avanzata può essere notevolmente influenzata dallo stato professionale dell'assistenza infermieristica nel Paese, dalla sua capacità di introdurre un nuovo ruolo o livello di assistenza infermieristica, e dallo stato attuale di politiche specifiche per infermieri, portata della ricerca infermieristica e leadership infermieristica. Il documento presenta i diversi livelli formativi peculiari dell’infermieristica e le necessarie modifiche giuridico, normative e contenutistiche necessarie per la definizione dell’infermiere futuro, con l’obiettivo di una revisione che porti a percorsi di carriera, riconoscimento sociale e modelli adeguati all’evoluzione del Sistema Salute italiano, anche auspicandone la valutazione economica dell’implementazione delle figure specialistiche ponendo in rapporto costo-efficacia. Sta diventando sempre più chiaro come le competenze teoriche e cliniche acquisite dagli infermieri attraverso la formazione e la riqualificazione saranno fondamentali per l'implementazione dei ruoli assistenziali e il miglioramento dei risultati di salute nei contesti di assistenza primaria (Grant, 2017).
Lo sviluppo delle specializzazioni infermieristiche in Italia: una proposta di percorso
MAZZOLENI, BEATRICE
2021
Abstract
L’evoluzione storica, sociale e demografica dell’Italia dell’ultimo secolo, ha visto la professione infermieristica mutare notevolmente nell’ottica di uno sviluppo di ruolo e competenze che ad oggi appare però ancora insufficiente. L’attuale Sistema Salute richiede professionisti più formati e specializzati in risposta alle necessità della popolazione e della professione stessa nel riconoscimento sociale, di ruolo ed economico dei 460.000 infermieri italiani, anche per favorire una ripresa dell’attrattività della professione, ad oggi in grave carenza. Il tema delle specializzazioni infermieristiche è stato affrontato negli ultimi decenni a livello internazionale definendo in molti Paesi la figura dell’infermiere specialista come ruolo consolidato, es. il Nurse Practitioner negli USA dal 1965. La letteratura internazionale riporta che in base al livello, alle competenze, alla formazione e all’esperienza acquisita, l’infermiere specializzato può operare erogando prestazioni specialistiche come piccoli interventi chirurgici, effettuare diagnosi infermieristiche, prescrivere farmaci e richiedere prestazioni diagnostiche o esami ematici. Nel nostro contesto sanitario, ad oggi, tali competenze non vengono contemplate dall’attuale quadro normativo e sono di esclusiva competenza dei laureati in Medicina e Chirurgia abilitati al relativo Albo Professionale. In letteratura lo sviluppo di questo ruolo viene notevolmente influenzato da due fattori principali: a) i bisogni della comunità che sono in grado di orientare i Sistemi Sanitari verso la richiesta di determinate figure professionali specifiche per un determinato settore; b) la normativa del Paese di riferimento che determina il campo di azione e di autonomia dei diversi professionisti. In Italia questi due fattori influenzano ad esempio la possibilità per gli infermieri di prescrivere (presidi, farmaci, esami ematici o strumentali). La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, negli ultimi dieci anni ha valutato la necessità di una revisione della professione infermieristica, riconoscendo la formazione accademica quale leva prioritaria per tale cambiamento. L’influenza normativa e legislativa dei diversi Paesi, anche all’interno di un singolo continente come ad esempio l’Europa, risulta eterogenea (Robinson S., 2007). Nel 2021 la FNOPI ha quindi delineato, anche a seguito di approfondite analisi del contesto in collaborazione con i Professori dello specifico settore disciplinare, la volontà di strutturare un posizionamento professionale di richieste di modifiche da sottoporre alle istituzioni coinvolte per la definizione di un percorso di evoluzione con principale tema delle specializzazioni. Tale percorso è stato strutturato attraverso una Consensus Conference che ha visto coinvolti, oltre al Comitato Promotore composto da Consiglieri Nazionali del Comitato Centrale e collaboratori con competenze di ricerca, tre gruppi di lavoro composti da esperti della professione infermieristica e di altri ruoli del mondo sanitario e sociale e un Panel di Giuria composto dai maggiori livelli delle istituzioni quali Ministero dell’Università, Ministero della Salute, rappresentanza dei cittadini, associazioni di direzioni, Conferenza Stato Regioni, Comitato di settore, ecc. A seguito della stesura di un documento includente tre tematiche di interesse professionale, dal Sistema Sanitario, ai ruoli infermieristici al tema specifico di revisione del percorso formativo infermieristico universitario, lo stesso è stato sottoposto al Panel di Giuria acquisendo elevato consenso sui contenuti proposti e contributi aggiuntivi nell’ottica di riconoscere il fondamentale ruolo infermieristico attualmente agito e in previsione del prossimo futuro in un’ottica ventennale. Schober M., 2016 riporta infatti che l’introduzione di modelli di pratica infermieristica avanzata può essere notevolmente influenzata dallo stato professionale dell'assistenza infermieristica nel Paese, dalla sua capacità di introdurre un nuovo ruolo o livello di assistenza infermieristica, e dallo stato attuale di politiche specifiche per infermieri, portata della ricerca infermieristica e leadership infermieristica. Il documento presenta i diversi livelli formativi peculiari dell’infermieristica e le necessarie modifiche giuridico, normative e contenutistiche necessarie per la definizione dell’infermiere futuro, con l’obiettivo di una revisione che porti a percorsi di carriera, riconoscimento sociale e modelli adeguati all’evoluzione del Sistema Salute italiano, anche auspicandone la valutazione economica dell’implementazione delle figure specialistiche ponendo in rapporto costo-efficacia. Sta diventando sempre più chiaro come le competenze teoriche e cliniche acquisite dagli infermieri attraverso la formazione e la riqualificazione saranno fondamentali per l'implementazione dei ruoli assistenziali e il miglioramento dei risultati di salute nei contesti di assistenza primaria (Grant, 2017).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/213977
URN:NBN:IT:UNIROMA2-213977