In questa tesi presento la proposta di una possibile via per l’integrazione dei saperi all’interno dell’esperienza formativa, andando a ritroso nel tempo alla scoperta di testi matematici antichi, concepiti quando ancora la conoscenza era un fenomeno unitario e tutto si teneva insieme armonicamente. Protagoniste di questo viaggio sono due opere di Archimede, diverse per l’oggetto di studio, ma entrambe capaci di far ripercorrere al lettore moderno il momento cruciale del passaggio dalla non conoscenza alla conoscenza. La prima opera, Misura del Cerchio, di argomento strettamente matematico, è un condensato di idee e soluzioni davvero impensate; nella seconda, Sui Galleggianti, la fisica è dimostrata attraverso la geometria, con una serie di formulazioni che sorprendono per la loro precisione e quasi sopprimono la distanza temporale tra noi e il siracusano. Attingere da questi testi richiede fatica, spesso si è costretti a rispondere senza sotterfugi alla domanda sul come l’autore antico possa essere arrivato a certi risultati. E a quel punto ti trovi a ragionare insieme a lui e proprio come lui. Da ciò sono scaturite idee di percorsi didattici innovativi che ho potuto portare in classe per viverli costruttivamente insieme ai ragazzi. La storia della matematica ed il confronto coi testi antichi aiutano a comprendere la natura dinamica della conoscenza scientifica, creando legami profondi con la sua dimensione processuale.
Un approccio storico alla didattica della matematica. Percorsi a partire da testi archimedei
PALMA, ANTONELLA
2025
Abstract
In questa tesi presento la proposta di una possibile via per l’integrazione dei saperi all’interno dell’esperienza formativa, andando a ritroso nel tempo alla scoperta di testi matematici antichi, concepiti quando ancora la conoscenza era un fenomeno unitario e tutto si teneva insieme armonicamente. Protagoniste di questo viaggio sono due opere di Archimede, diverse per l’oggetto di studio, ma entrambe capaci di far ripercorrere al lettore moderno il momento cruciale del passaggio dalla non conoscenza alla conoscenza. La prima opera, Misura del Cerchio, di argomento strettamente matematico, è un condensato di idee e soluzioni davvero impensate; nella seconda, Sui Galleggianti, la fisica è dimostrata attraverso la geometria, con una serie di formulazioni che sorprendono per la loro precisione e quasi sopprimono la distanza temporale tra noi e il siracusano. Attingere da questi testi richiede fatica, spesso si è costretti a rispondere senza sotterfugi alla domanda sul come l’autore antico possa essere arrivato a certi risultati. E a quel punto ti trovi a ragionare insieme a lui e proprio come lui. Da ciò sono scaturite idee di percorsi didattici innovativi che ho potuto portare in classe per viverli costruttivamente insieme ai ragazzi. La storia della matematica ed il confronto coi testi antichi aiutano a comprendere la natura dinamica della conoscenza scientifica, creando legami profondi con la sua dimensione processuale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/214330
URN:NBN:IT:UNIROMA1-214330