L’AUTONOMIA PRIVATA PROCEDIMENTALE PER LA RISOLUZIONE STRAGIUDIZIALE DELLE CONTROVERSIE NELLE FORME DELLA MEDIAZIONE E DELLA NEGOZIAZIONE ASSISTITA.

At present, recourse to judicial protection is conceived as an eventual and residual instrument, as the parties are allowed to resolve (or, at least, attempt to resolve) the dispute through various channels. We refer, in particular, to dispute resolution strategies known as Alternative Dispute Resolutions (so-called ‘ADR’), left to the negotiating autonomy of the parties. Thus, a less formal model of dispute resolution is promoted, through which the parties come into contact with each other in the context of a proceduralised adversarial process, capable of ensuring compliance with the guarantees deemed essential for achieving conciliation. The aim of the present research is to investigate the discipline dictated on the subject of mediation and assisted negotiation from a purely civil law point of view, without, however, renouncing due considerations of a procedural-civil law nature. In fact, by adhering to a proceduralised form of negotiation, private parties conclude a (so-called) configurative negotiation that, within the framework of a negotiating instrument typified by the legislature in the sectoral legislation, imposes on the parties certain obligations of conduct and form-content. The proper conduct of the procedural scheme provided for in mediation and assisted negotiation assumes particular importance where, through the procedure, the legislature carries out an external control over the extrajudicial management of conflicts in order to prevent private parties, in the exercise of their negotiating autonomy, from concluding agreements that conflict with the fundamental rights provided for by law. It is thus that, even in the context of dispute resolution, negotiating autonomy encounters its limits. In this regard, although the investigation focuses on the purely civil law aspects of the legislation, it becomes essential to make a comparison with the procedural-civil law discipline. It is held, in particular, that the violation of the fundamental principles on the subject of procedure (and civil justice) may give rise to possible and further hypotheses of invalidity, to be framed, in particular, within the ambit of Article 1418 paragraph 2 of the Civil Code.

Attualmente, il ricorso alla tutela giurisdizionale è concepito come uno strumento eventuale e residuale, in quanto si consente alle parti di risolvere (o, almeno, tentare di risolvere) la controversia attraverso diversi canali. Ci si riferisce, in particolare, alle strategie di risoluzione delle liti note come Alternative Dispute Resolutions (cosiddette “ADR”), lasciate all’autonomia negoziale delle parti. Si promuove così un modello meno formale di risoluzione delle controversie, attraverso il quale le parti entrano in contatto tra loro nell’ambito di un contraddittorio procedimentalizzato, in grado di assicurare il rispetto delle garanzie ritenute essenziali per il raggiungimento della conciliazione. L’obiettivo della presente ricerca è di indagare sulla disciplina dettata in tema di mediazione e negoziazione assistita dal punto di vista squisitamente civilistico, senza per questo rinunciare alle dovute riflessioni di carattere processualcivilistico. Difatti, aderendo ad una forma di trattativa procedimentalizzata, i privati concludono un (cosiddetto) negozio configurativo che, nell’ambito di uno strumento negoziale tipizzato dal legislatore nella normativa di settore, impone alle parti determinati obblighi di comportamento e di forma-contenuto. Il corretto svolgimento dello schema procedimentale previsto in tema di mediazione e negoziazione assistita assume particolare importanza laddove, attraverso il procedimento, il legislatore svolge un controllo esterno sulla gestione extragiudiziale dei conflitti per evitare che i privati, nell’esercizio della loro autonomia negoziale, concludano accordi in contrasto con i diritti fondamentali previsti ex lege. É così quindi che, anche nel contesto della risoluzione delle controversie, l’autonomia negoziale incontra i suoi limiti. In proposito, per quanto l’indagine si concentri sugli aspetti prettamente civilistici della normativa, diviene imprescindibile operare un confronto con la disciplina processualcivilistica. Si ritiene, in particolare, che la violazione dei principi fondamentali in tema di procedimento (e di giustizia civile) può dare luogo ad eventuali ed ulteriori ipotesi di invalidità, da inquadrarsi, in specie, nell’ambito dell’art. 1418 comma secondo c.c.