Analisi comparativa del microbiota fecale di cani affetti da epilessia idiopatica: un approccio sperimentale a terapie nutrizionali complementari.

Idiopathic epilepsy (IE) is one of the most common chronic neurological disorders in dogs, yet its underlying pathogenic mechanisms remain largely unknown. A significant proportion of affected dogs exhibit drug-refractory epilepsy, highlighting the need for a better understanding of the disease. Recent research has emphasized the role of the gut- brain axis (GBA) as a key modulator of neurological function, with growing evidence suggesting that gut microbiota (GM) composition and activity may influence seizure susceptibility and severity. This study aims to explore the relationship between GM and IE in dogs by comparing the faecal microbiota composition between epileptic and healthy dogs. The primary objective is to identify potential microbial biomarkers associated with epilepsy, which may serve as a foundation for developing nutritional strategies that complement standard antiepileptic therapies. An observational, cross-sectional study was conducted, involving the collection of faecal samples from both healthy and epileptic canine subjects. Next-generation sequencing techniques were employed to provide a comprehensive characterization of microbial diversity and relative abundance. The analysis revealed significant differences in the faecal microbiota profiles between 17 healthy and 19 epileptic dogs, with specific alterations in bacterial communities observed in the epileptic group. These findings support the hypothesis that an imbalance in gut microbiota may be involved in the pathogenesis of IE. Although the study does not propose immediate therapeutic interventions, it establishes a valuable basis for future research. In particular, the identified microbial alterations may inform the development of nutritional strategies aimed at improving the management of idiopathic epilepsy in dogs when used alongside conventional antiepileptic treatments.

L'epilessia idiopatica (IE) è una delle più comuni patologie neurologiche croniche nei cani, ma i suoi meccanismi patogenetici alla base restano in gran parte sconosciuti. Una percentuale significativa di soggetti affetti presenta un’epilessia farmacoresistente, evidenziando la necessità di una comprensione più approfondita della malattia. Studi recenti hanno posto l’accento sul ruolo dell’asse intestino-cervello (gut-brain axis, GBA) come modulatore chiave della funzione neurologica, con crescenti evidenze che suggeriscono che la composizione e l’attività del microbiota intestinale (GM) possano influenzare la suscettibilità e la gravità delle crisi epilettiche. Questo studio si propone di esplorare la relazione tra microbiota intestinale ed epilessia idiopatica nei cani, confrontando la composizione del microbiota fecale tra soggetti epilettici e soggetti sani. L’obiettivo principale è identificare potenziali biomarcatori microbici associati all’epilessia, che possano costituire la base per lo sviluppo di strategie nutrizionali complementari alle terapie antiepilettiche convenzionali. È stato condotto uno studio osservazionale trasversale, che ha previsto la raccolta di campioni fecali da cani sani e cani epilettici. Sono state impiegate tecniche di sequenziamento di nuova generazione (next-generation sequencing) per ottenere una caratterizzazione approfondita della diversità microbica e dell’abbondanza relativa. L’analisi ha rivelato differenze significative nei profili di microbiota fecale tra 17 cani sani e 19 cani epilettici, con specifiche alterazioni nelle comunità batteriche osservate nel gruppo epilettico. Questi risultati supportano l’ipotesi che uno squilibrio del microbiota intestinale possa essere coinvolto nella patogenesi dell’epilessia idiopatica. Sebbene lo studio non proponga interventi terapeutici immediati, esso costituisce una base preziosa per future ricerche. In particolare, le alterazioni microbiche identificate potrebbero guidare lo sviluppo di strategie nutrizionali volte a migliorare la gestione dell’epilessia idiopatica nei cani, se utilizzate in associazione ai trattamenti antiepilettici convenzionali.