La tesi propone uno studio sul ruolo dell’imperatore Giuliano (361-363), sulla base dei testi prodotti da lui e su di lui, con l’obiettivo di far luce sulla celebrazione dei culti pubblio, - in particolare dei sacrifici cruenti - alla metà del IV secolo. Quest’imperatore è infatti un punto di osservazione privilegiato per indagare i riti tradizionali nel tardo impero romano: è quasi l’unico imperatore di cui possiamo leggere le opere, che spesso affrontano le pratiche rituali nei confronti degli dèi, le caratteristiche di queste potenze superiori, lo stato dei culti alla sua epoca. Inoltre, la maggioranza degli autori antichi - e della critica moderna - attribuisce ai culti un ruolo chiave nel regno di Giuliano. I riti verso gli dèi sarebbero stati al centro degli interessi dell’imperatore e uno degli aspetti qualificanti la sua azione politica, sia per quanto riguarda la pratica personale che gli atti pubblici. La ricerca, che segue una prospettiva storico-religiosa, si basa su un approccio cronotematico, a partire dal percorso politico di Giuliano, e analizza anche casi di studio che permettono di indagare nel dettaglio alcuni aspetti del culto pubblico. La tesi ha mostrato come - anche nella Tarda antichità - il culto delle divinità fosse un’attività rituale intrecciata e inseparabile dal più generale complesso di procedure che scandivano lo svolgimento della vita pubblica. Giuliano interviene in modo decisivo per intensificare e talvolta ridinamizzare questa attività. Questo rinnovato vigore può senz’altro discendere da un’accelerazione della competizione religiosa tra pagani e cristiani. Tuttavia, l’intervento dell’imperatore rientra nel quadro tipico dei culti antichi, seguendone pratiche, agenti, oggetti, luoghi, tempi. Lo studio ha attenuato il carattere eccezionale di Giuliano, ma allo stesso tempo ha permesso di seguire i vari adattamenti, le persistenze e le e le rotture di questi stessi elementi strutturanti i culti pubblici alla metà del IV secolo.

L’imperatore Giuliano e i culti pubblici nell’impero romano del IV secolo

CELLAMARE, DARIO
2024

Abstract

La tesi propone uno studio sul ruolo dell’imperatore Giuliano (361-363), sulla base dei testi prodotti da lui e su di lui, con l’obiettivo di far luce sulla celebrazione dei culti pubblio, - in particolare dei sacrifici cruenti - alla metà del IV secolo. Quest’imperatore è infatti un punto di osservazione privilegiato per indagare i riti tradizionali nel tardo impero romano: è quasi l’unico imperatore di cui possiamo leggere le opere, che spesso affrontano le pratiche rituali nei confronti degli dèi, le caratteristiche di queste potenze superiori, lo stato dei culti alla sua epoca. Inoltre, la maggioranza degli autori antichi - e della critica moderna - attribuisce ai culti un ruolo chiave nel regno di Giuliano. I riti verso gli dèi sarebbero stati al centro degli interessi dell’imperatore e uno degli aspetti qualificanti la sua azione politica, sia per quanto riguarda la pratica personale che gli atti pubblici. La ricerca, che segue una prospettiva storico-religiosa, si basa su un approccio cronotematico, a partire dal percorso politico di Giuliano, e analizza anche casi di studio che permettono di indagare nel dettaglio alcuni aspetti del culto pubblico. La tesi ha mostrato come - anche nella Tarda antichità - il culto delle divinità fosse un’attività rituale intrecciata e inseparabile dal più generale complesso di procedure che scandivano lo svolgimento della vita pubblica. Giuliano interviene in modo decisivo per intensificare e talvolta ridinamizzare questa attività. Questo rinnovato vigore può senz’altro discendere da un’accelerazione della competizione religiosa tra pagani e cristiani. Tuttavia, l’intervento dell’imperatore rientra nel quadro tipico dei culti antichi, seguendone pratiche, agenti, oggetti, luoghi, tempi. Lo studio ha attenuato il carattere eccezionale di Giuliano, ma allo stesso tempo ha permesso di seguire i vari adattamenti, le persistenze e le e le rotture di questi stessi elementi strutturanti i culti pubblici alla metà del IV secolo.
2024
Italiano
BARBERO, Alessandro
Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
Vercelli
418
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