La tesi è dedicata all'ultimo corso universitario di Pietro Pomponazzi, ovvero l’Expositio libelli De sensu et sensato (Bologna, 1524-1525). Il primo capitolo analizza la tradizione manoscritta, tenendo in considerazione il ruolo giocato da reportatores e copisti. Una particolare attenzione è rivolta a Domenico Bonfioli, allievo di Pomponazzi e autore della reportatio contenuta nel ms. 18. L. 44 (ff. 1r-79v) della Biblioteca Storica dell’Istituto Campana di Osimo. Il secondo capitolo esamina le lezioni introduttive al De sensu, mostrando come, secondo Pomponazzi, il trattato si collochi in un terreno di confine tra l’indagine prettamente filosofica riguardante l’anima e quella medico-filosofica sul composto anima-corpo. Il terzo capitolo si concentra sull'esposizione pomponazziana della prima parte del trattato, quella relativa agli organi di senso. Nello specifico, viene analizzato l’approccio pomponazziano al testo aristotelico e il suo tentativo di mantenersi in un equilibrio precario tra Aristotele e la tradizione medico-filosofica. Il quarto capitolo affronta le lezioni dedicate alla seconda parte del trattato, quella relativa ai sensibili propri di ciascun senso. Anche in questo caso, il rapporto con Aristotele si rivela tutt’altro che pacifico e molto spesso le dubitationes sollevate da Pomponazzi si trasformano in vere e proprie aporie. In Appendice viene presentata la trascrizione delle ultime tredici lezioni, nelle quali Pomponazzi discute alcune questioni finali sollevate da Aristotele; a questa si aggiungono la Tabula quaestionum generalium, stilata da Bonfioli e inserita nel codice di Osimo, e alcune riproduzioni fotografiche del medesimo codice. Benché fortemente ancorata nel sistema aristotelico, l'indagine pomponazziana sui sensus e i sensibilia non è che l'espressione di un modo di pensare precedente al solipsismo cartesiano, dove la sensibilità giocava un ruolo unificante tra res cogitans e res extensa, tra anima e corpo, tra filosofia e medicina.
Sensus e sensibilia. L’Expositio libelli De sensu et sensato di Pietro Pomponazzi
GRACIOTTI, Leonardo
2025
Abstract
La tesi è dedicata all'ultimo corso universitario di Pietro Pomponazzi, ovvero l’Expositio libelli De sensu et sensato (Bologna, 1524-1525). Il primo capitolo analizza la tradizione manoscritta, tenendo in considerazione il ruolo giocato da reportatores e copisti. Una particolare attenzione è rivolta a Domenico Bonfioli, allievo di Pomponazzi e autore della reportatio contenuta nel ms. 18. L. 44 (ff. 1r-79v) della Biblioteca Storica dell’Istituto Campana di Osimo. Il secondo capitolo esamina le lezioni introduttive al De sensu, mostrando come, secondo Pomponazzi, il trattato si collochi in un terreno di confine tra l’indagine prettamente filosofica riguardante l’anima e quella medico-filosofica sul composto anima-corpo. Il terzo capitolo si concentra sull'esposizione pomponazziana della prima parte del trattato, quella relativa agli organi di senso. Nello specifico, viene analizzato l’approccio pomponazziano al testo aristotelico e il suo tentativo di mantenersi in un equilibrio precario tra Aristotele e la tradizione medico-filosofica. Il quarto capitolo affronta le lezioni dedicate alla seconda parte del trattato, quella relativa ai sensibili propri di ciascun senso. Anche in questo caso, il rapporto con Aristotele si rivela tutt’altro che pacifico e molto spesso le dubitationes sollevate da Pomponazzi si trasformano in vere e proprie aporie. In Appendice viene presentata la trascrizione delle ultime tredici lezioni, nelle quali Pomponazzi discute alcune questioni finali sollevate da Aristotele; a questa si aggiungono la Tabula quaestionum generalium, stilata da Bonfioli e inserita nel codice di Osimo, e alcune riproduzioni fotografiche del medesimo codice. Benché fortemente ancorata nel sistema aristotelico, l'indagine pomponazziana sui sensus e i sensibilia non è che l'espressione di un modo di pensare precedente al solipsismo cartesiano, dove la sensibilità giocava un ruolo unificante tra res cogitans e res extensa, tra anima e corpo, tra filosofia e medicina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/217751
URN:NBN:IT:UNIUPO-217751