La tesi dottorale “Estimi bolognesi (1296-1308). Violenza economica di genere, invisibilizzazione delle donne, costruzione delle identità maschili e femminili” ha come scopo l’utilizzo di fonti fiscali bolognesi per lo studio della violenza economica di genere, della costruzione delle identità e delle relazioni parentali presenti all’interno delle dichiarazioni estimali prodotte in tre rilevamenti consecutivi tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. L’analisi ha visto lo spoglio di quasi 8.000 dichiarazioni patrimoniali maschili e femminili e altri documenti di corredo di natura fiscale e giuridico-amministrativa, che hanno permesso altresì di approfondire l’iter procedurale seguito durante le operazioni estimali. Lo studio delle fonti ha aperto nuove ipotesi di ricerca sul complesso e talvolta impalpabile tema della violenza economica di genere. Inoltre, grazie al confronto delle denunce patrimoniali delle donne e degli uomini appartenenti alla loro rete parentale e allo studio semantico degli elementi nominativi, sono emerse dalle carte le storie personali e patrimoniali di alcune contribuenti, che corrono lungo i 12 anni dell’arco cronologico considerato. Le fonti fiscali bolognesi, intrecciate con la normativa statutaria della seconda metà del XIII secolo, lette attraverso la lente della storia di genere e della microstoria, hanno offerto un interessante spunto per l’approfondimento dei rapporti di potere tra i generi e tra i generi e le istituzioni comunali.
Estimi bolognesi (1296-1308). Violenza economica di genere, invisibilizzazione delle donne, memorie familiari
CAPRIS, MICHELA
2025
Abstract
La tesi dottorale “Estimi bolognesi (1296-1308). Violenza economica di genere, invisibilizzazione delle donne, costruzione delle identità maschili e femminili” ha come scopo l’utilizzo di fonti fiscali bolognesi per lo studio della violenza economica di genere, della costruzione delle identità e delle relazioni parentali presenti all’interno delle dichiarazioni estimali prodotte in tre rilevamenti consecutivi tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. L’analisi ha visto lo spoglio di quasi 8.000 dichiarazioni patrimoniali maschili e femminili e altri documenti di corredo di natura fiscale e giuridico-amministrativa, che hanno permesso altresì di approfondire l’iter procedurale seguito durante le operazioni estimali. Lo studio delle fonti ha aperto nuove ipotesi di ricerca sul complesso e talvolta impalpabile tema della violenza economica di genere. Inoltre, grazie al confronto delle denunce patrimoniali delle donne e degli uomini appartenenti alla loro rete parentale e allo studio semantico degli elementi nominativi, sono emerse dalle carte le storie personali e patrimoniali di alcune contribuenti, che corrono lungo i 12 anni dell’arco cronologico considerato. Le fonti fiscali bolognesi, intrecciate con la normativa statutaria della seconda metà del XIII secolo, lette attraverso la lente della storia di genere e della microstoria, hanno offerto un interessante spunto per l’approfondimento dei rapporti di potere tra i generi e tra i generi e le istituzioni comunali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/217887
URN:NBN:IT:UNITO-217887