Il presente lavoro oggetto del progetto di ricerca per il Corso di Dottorato in Economia e Finanze delle Amministrazioni pubbliche mira ad analizzare il Piano Unico della Pa quale nuovo strumento di programmazione degli enti e aziende pubbliche e l’implementazione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale secondo le logiche Accrual al fine di stimolare e rafforzare la capacità amministrativa della pubblica amministrazione quale scelta strategica per gli obiettivi del PNRR. Le attività svolte hanno riguardato l’analisi dei primi atti deliberativi e dei primi strumenti di performance budgeting approvati dalle amministrazioni appartenenti ai diversi comparti secondo gli schemi predisposti dalla Funzione Pubblica, quali contenuti degli attuali strumenti di programmazione (Piano della Performance, Piano del Fabbisogno di Personale, Piano Anticorruzione e Trasparenza, Piano del lavoro agile, Piano della parità di genere) confluiti nel nuovo Piano Integrato di Attività e Organizzazione. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di analizzare come questo strumento abbia orientato il cambiamento delle pa al valore pubblico spostando così l’attenzione sui risultati in termini di impatto degli investimenti con una logica simile a quella che governa il PNRR. Il Piano ha durata triennale, viene aggiornato annualmente e definisce: gli obiettivi programmatici e strategici della performance secondo i principi e criteri direttivi di cui all’articolo 10, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150; la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo, anche mediante il ricorso al lavoro agile e gli obiettivi formativi annuali e pluriennali, finalizzati al raggiungimento della completa alfabetizzazione digitale, allo sviluppo delle conoscenze manageriali e all’accrescimento culturale e dei titoli di studio del personale. Partendo dagli enti esaminati durante il terzo anno di attività il lavoro ha riguardato le sperimentazioni e applicazioni di queste pubbliche amministrazioni appartenenti ai diversi comparti per verificarne il recepimento della normativa per giungere all’analisi dei risultati ottenuti e verificarne il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla riforma. I soggetti esaminati, in un’ottica di ottimizzazione della capacità di valore pubblico, individuano obiettivi di valore pubblico (c.d. Pilastri di Valore Pubblico) ed obiettivi di performance, scindendoli in obiettivi di performance organizzativa e performance individuale. Gli obiettivi strategici vengono scissi in obiettivi gestionali, collegati alle dotazioni finanziarie del P.E.G., che vengono tradotti infine in obiettivi operativi misurandone alla fine gli impatti prodotti. La creazione di valore pubblico prodotta si verifica successivamente con l’attività di monitoraggio, con la quale vengono predisposti ed elaborati indicatori per riscontrare il raggiungimento degli obiettivi e/o eventuali scostamenti tra i risultati raggiunti e gli obiettivi prefissati, così da poter tempestivamente implementare azioni correttive. La pubblica amministrazione con questo nuovo approccio esercita le proprie funzioni e raggiunge gli obiettivi assegnati dall’ordinamento con le risorse finanziarie, umane e strumentali messe a sua disposizione o comunque dalla stessa reperibili.

Il PIAO e la riforma contabile “Accrual” come strumenti applicativi e funzionali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

NAPOLITANO, LOREDANA
2025

Abstract

Il presente lavoro oggetto del progetto di ricerca per il Corso di Dottorato in Economia e Finanze delle Amministrazioni pubbliche mira ad analizzare il Piano Unico della Pa quale nuovo strumento di programmazione degli enti e aziende pubbliche e l’implementazione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale secondo le logiche Accrual al fine di stimolare e rafforzare la capacità amministrativa della pubblica amministrazione quale scelta strategica per gli obiettivi del PNRR. Le attività svolte hanno riguardato l’analisi dei primi atti deliberativi e dei primi strumenti di performance budgeting approvati dalle amministrazioni appartenenti ai diversi comparti secondo gli schemi predisposti dalla Funzione Pubblica, quali contenuti degli attuali strumenti di programmazione (Piano della Performance, Piano del Fabbisogno di Personale, Piano Anticorruzione e Trasparenza, Piano del lavoro agile, Piano della parità di genere) confluiti nel nuovo Piano Integrato di Attività e Organizzazione. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di analizzare come questo strumento abbia orientato il cambiamento delle pa al valore pubblico spostando così l’attenzione sui risultati in termini di impatto degli investimenti con una logica simile a quella che governa il PNRR. Il Piano ha durata triennale, viene aggiornato annualmente e definisce: gli obiettivi programmatici e strategici della performance secondo i principi e criteri direttivi di cui all’articolo 10, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150; la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo, anche mediante il ricorso al lavoro agile e gli obiettivi formativi annuali e pluriennali, finalizzati al raggiungimento della completa alfabetizzazione digitale, allo sviluppo delle conoscenze manageriali e all’accrescimento culturale e dei titoli di studio del personale. Partendo dagli enti esaminati durante il terzo anno di attività il lavoro ha riguardato le sperimentazioni e applicazioni di queste pubbliche amministrazioni appartenenti ai diversi comparti per verificarne il recepimento della normativa per giungere all’analisi dei risultati ottenuti e verificarne il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla riforma. I soggetti esaminati, in un’ottica di ottimizzazione della capacità di valore pubblico, individuano obiettivi di valore pubblico (c.d. Pilastri di Valore Pubblico) ed obiettivi di performance, scindendoli in obiettivi di performance organizzativa e performance individuale. Gli obiettivi strategici vengono scissi in obiettivi gestionali, collegati alle dotazioni finanziarie del P.E.G., che vengono tradotti infine in obiettivi operativi misurandone alla fine gli impatti prodotti. La creazione di valore pubblico prodotta si verifica successivamente con l’attività di monitoraggio, con la quale vengono predisposti ed elaborati indicatori per riscontrare il raggiungimento degli obiettivi e/o eventuali scostamenti tra i risultati raggiunti e gli obiettivi prefissati, così da poter tempestivamente implementare azioni correttive. La pubblica amministrazione con questo nuovo approccio esercita le proprie funzioni e raggiunge gli obiettivi assegnati dall’ordinamento con le risorse finanziarie, umane e strumentali messe a sua disposizione o comunque dalla stessa reperibili.
27-mar-2025
Italiano
performancebudgeting; accrual; valore pubblico
CONIGLIO, NICOLA DANIELE
AULENTA, MARIO
Università degli studi di Bari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/218404
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIBA-218404