La presente ricerca si propone di comprendere i modi in cui la gioventù – tra conformismo e devianza – è stata pensata, organizzata, disciplinata e rappresentata nella società britannica e in quella italiana del ventennio successivo alla seconda guerra mondiale. A tal fine ci si soffermerà sulla “sfera rappresentazionale” della gioventù, dove questa viene letteralmente “costruita”, in cui sono fatte rientrare le teorie dell’educazione, le politiche dell’istruzione e i discorsi pubblici sulla gioventù, in particolare quelli legati alla dimensione spettacolare del cinema. D’altro canto, poiché limitarsi a una tale impostazione rischierebbe di concepire il suo oggetto nei termini della sola passività, si tenterà anche di riflettere sul vissuto di bambini e adolescenti, in termini di forme di resistenza e di manifestazioni di inquietudine. Ciò al fine di condurre il discorso della gioventù entro la dialettica che già sempre l’accompagna, ovvero nell’originarietà dell’esperienza di “un contrasto che è, insieme, storico ed esistenziale” (Erbetta, 20112 , p. 20). Nel primo capitolo sono esplicitati i presupposti teorici che orientano la ricerca: in primo luogo si riconduce l’educazione alla sua più ampia dimensione culturale e ideologica, entro la quale sono di conseguenza assunte sia le teorizzazioni di cui è oggetto, sia le pratiche istituzionali che la organizzano. In secondo luogo, e in relazione a questa dimensione, si specificherà come l’infanzia prima, e l’adolescenza poi, siano costrutti sociali affermatisi in relazione a determinati fattori culturali, politici ed economici a seconda delle epoche. Infine, si presentano le motivazioni e gli strumenti critici che stanno alla base dello studio delle fonti cinematografiche. Nel secondo capitolo è tentata una ricognizione storica della cultura formativa della gioventù in Gran Bretagna e in Italia, cercando di tenere presente la dialettica fra tradizione e innovazione che accompagna i mutamenti epocali degli anni ’50 e ’60. Per ciascuno dei due paesi si offre una panoramica articolata in tre sezioni: dapprima la ricerca si focalizza sulla contestualizzazione storico-politica dalla quale sorgono e si concretizzano determinati progetti politico-istituzionali volti a organizzare la gioventù secondo le attese della ricostruzione post-bellica; in secondo luogo si è tentato di sondare la cultura pedagogica di ogni paese, prediligendo, all’interno del vasto panorama e laddove possibile, opere e Autori che hanno dedicato particolare attenzione alle figure della gioventù, qui intesa come categoria comprendente infanzia e adolescenza. Infine, per ciascun paese, si è tentato di restituire alcune testimonianze di vissuto giovanile legate tanto a precise condizioni socio-economiche quanto alla cultura di massa – canzoni popolari, stili di vita legati a mode giovanili e a inedite modalità di relazioni tra pari. In questo quadro, si è cercato di porre questi vissuti – indagati da studiosi e/o espressi dagli stessi bambini e adolescenti del tempo – in relazione ai modelli educativi circolanti nelle società prese in esame. Successivamente, nel terzo capitolo, si propone l’analisi critica di alcune opere cinematografiche prodotte in Gran Bretagna e in Italia nel corso degli anni ’50 e ’60 del Novecento. L’intento è quello di comprendere quali siano stati gli elementi che il cinema ha prediletto e portato sugli schermi. La filmografia è stata selezionata in base alle due linee direttrici che storicamente hanno accompagnato la gioventù: conformismo e devianza, norma e trasgressione. In questo quadro, si tenta una ricognizione delle figure cinematografiche di allievi e giovani delinquenti, tenendo presente il contesto storico esposto nel capitolo II. Infine, nelle conclusioni si tenta di tracciare un quadro complessivo – seppur non esaustivo – delle relazioni che sono intercorse tra cultura politico-istituzionale, cultura pedagogica e cultura cinematografica.

Lo spettacolo cinematografico dell’educazione e della gioventù. Un’analisi storica tra Italia e Regno Unito, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento

PAPA, IRENE
2022

Abstract

La presente ricerca si propone di comprendere i modi in cui la gioventù – tra conformismo e devianza – è stata pensata, organizzata, disciplinata e rappresentata nella società britannica e in quella italiana del ventennio successivo alla seconda guerra mondiale. A tal fine ci si soffermerà sulla “sfera rappresentazionale” della gioventù, dove questa viene letteralmente “costruita”, in cui sono fatte rientrare le teorie dell’educazione, le politiche dell’istruzione e i discorsi pubblici sulla gioventù, in particolare quelli legati alla dimensione spettacolare del cinema. D’altro canto, poiché limitarsi a una tale impostazione rischierebbe di concepire il suo oggetto nei termini della sola passività, si tenterà anche di riflettere sul vissuto di bambini e adolescenti, in termini di forme di resistenza e di manifestazioni di inquietudine. Ciò al fine di condurre il discorso della gioventù entro la dialettica che già sempre l’accompagna, ovvero nell’originarietà dell’esperienza di “un contrasto che è, insieme, storico ed esistenziale” (Erbetta, 20112 , p. 20). Nel primo capitolo sono esplicitati i presupposti teorici che orientano la ricerca: in primo luogo si riconduce l’educazione alla sua più ampia dimensione culturale e ideologica, entro la quale sono di conseguenza assunte sia le teorizzazioni di cui è oggetto, sia le pratiche istituzionali che la organizzano. In secondo luogo, e in relazione a questa dimensione, si specificherà come l’infanzia prima, e l’adolescenza poi, siano costrutti sociali affermatisi in relazione a determinati fattori culturali, politici ed economici a seconda delle epoche. Infine, si presentano le motivazioni e gli strumenti critici che stanno alla base dello studio delle fonti cinematografiche. Nel secondo capitolo è tentata una ricognizione storica della cultura formativa della gioventù in Gran Bretagna e in Italia, cercando di tenere presente la dialettica fra tradizione e innovazione che accompagna i mutamenti epocali degli anni ’50 e ’60. Per ciascuno dei due paesi si offre una panoramica articolata in tre sezioni: dapprima la ricerca si focalizza sulla contestualizzazione storico-politica dalla quale sorgono e si concretizzano determinati progetti politico-istituzionali volti a organizzare la gioventù secondo le attese della ricostruzione post-bellica; in secondo luogo si è tentato di sondare la cultura pedagogica di ogni paese, prediligendo, all’interno del vasto panorama e laddove possibile, opere e Autori che hanno dedicato particolare attenzione alle figure della gioventù, qui intesa come categoria comprendente infanzia e adolescenza. Infine, per ciascun paese, si è tentato di restituire alcune testimonianze di vissuto giovanile legate tanto a precise condizioni socio-economiche quanto alla cultura di massa – canzoni popolari, stili di vita legati a mode giovanili e a inedite modalità di relazioni tra pari. In questo quadro, si è cercato di porre questi vissuti – indagati da studiosi e/o espressi dagli stessi bambini e adolescenti del tempo – in relazione ai modelli educativi circolanti nelle società prese in esame. Successivamente, nel terzo capitolo, si propone l’analisi critica di alcune opere cinematografiche prodotte in Gran Bretagna e in Italia nel corso degli anni ’50 e ’60 del Novecento. L’intento è quello di comprendere quali siano stati gli elementi che il cinema ha prediletto e portato sugli schermi. La filmografia è stata selezionata in base alle due linee direttrici che storicamente hanno accompagnato la gioventù: conformismo e devianza, norma e trasgressione. In questo quadro, si tenta una ricognizione delle figure cinematografiche di allievi e giovani delinquenti, tenendo presente il contesto storico esposto nel capitolo II. Infine, nelle conclusioni si tenta di tracciare un quadro complessivo – seppur non esaustivo – delle relazioni che sono intercorse tra cultura politico-istituzionale, cultura pedagogica e cultura cinematografica.
2022
Italiano
MAZZEI, LUCA
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/218607
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-218607