La ricerca mira a mettere in luce come la distinzione tra obbligazioni volontarie e involontarie non sia meramente descrittiva, ma assuma significato quale criterio ermeneutico. Dopo aver descritto la differenza, soprattutto funzionale, che intercorre tra obbligazioni volontarie e involontarie, si mette in rilievo la posizione di debolezza del creditore involontario. Mentre il creditore volontario, in virtù della sua forza contrattuale può autotutelarsi ex ante; l’involontario normalmente non riesce a costruirsi preventivamente difese paragonabili a quelle del creditore volontario, con la conseguenza che necessita di una protezione eteronoma. Emerge dunque la esigenza, avvertita dal nostro legislatore, di apprestargli una tutela rafforzata con un intervento eteronomo che ha lo scopo di compensare e riequilibrare le differenti posizioni. Vengono allora analizzate le principali ipotesi dalle quali traspare la volontà legislativa di rafforzare la tutela del creditore involontario. Esse permettono di evidenziare come il fenomeno non sia episodico, ma rappresenti una precisa scelta di politica legislativa, che si traduce in una soluzione di generale livello e svelano la presenza di un duplice statuto obbligatorio, secondo che la obbligazione sia volontaria o involontaria, duplice statuto che corre parallelo a un duplice piano di autonomia e di eteronomia, e di derogabilità e inderogabilità. La percezione di questo duplice statuto normativo diviene allora un criterio interpretativo di norme che aprono al dubbio della loro riferibilità all’uno o all’altro tipo di obbligazione o che pongono altri nodi interpretativi. The research aims to highlight that the distinction between voluntary and involuntary obligations is not merely descriptive but takes on significance as a hermeneutical criterion. After having described the mainly functional difference between voluntary and involuntary obligations, the study focuses on the weak position of the involuntary creditor. Whereas the voluntary creditor, due to its contractual bargaining power can protect itself ex ante; the involuntary creditor normally is unable to preemptively construct protections comparable to those of the voluntary creditor, with the consequence that it requires heteronomous protection. Thus emerges the need, perceived by our legislator, to provide the involuntary creditor with stronger protection through heteronomous intervention aimed at compensating and rebalancing the different positions. Then, the main hypotheses from which the legislative will to strengthen the protection of the involuntary creditor is revealed are analyzed. These allow to highlight that the phenomenon is not episodic, but represents a clear choice of legislative policy, which results in a general level solution and reveals the presence of a dual obligatory statute, according to whether the obligation is voluntary or involuntary, a dual statute that runs parallel to a dual level of autonomy and heteronomy, and of derogability and non-derogability. The perception of this dual normative status then becomes an interpretive criterion of rules that raise doubts of their referability to one type or to another type of obligation or that raise other interpretive knots.

La distinzione tra obbligazioni volontarie e involontarie: un criterio ermeneutico

COSATTI, SILVIA
2025

Abstract

La ricerca mira a mettere in luce come la distinzione tra obbligazioni volontarie e involontarie non sia meramente descrittiva, ma assuma significato quale criterio ermeneutico. Dopo aver descritto la differenza, soprattutto funzionale, che intercorre tra obbligazioni volontarie e involontarie, si mette in rilievo la posizione di debolezza del creditore involontario. Mentre il creditore volontario, in virtù della sua forza contrattuale può autotutelarsi ex ante; l’involontario normalmente non riesce a costruirsi preventivamente difese paragonabili a quelle del creditore volontario, con la conseguenza che necessita di una protezione eteronoma. Emerge dunque la esigenza, avvertita dal nostro legislatore, di apprestargli una tutela rafforzata con un intervento eteronomo che ha lo scopo di compensare e riequilibrare le differenti posizioni. Vengono allora analizzate le principali ipotesi dalle quali traspare la volontà legislativa di rafforzare la tutela del creditore involontario. Esse permettono di evidenziare come il fenomeno non sia episodico, ma rappresenti una precisa scelta di politica legislativa, che si traduce in una soluzione di generale livello e svelano la presenza di un duplice statuto obbligatorio, secondo che la obbligazione sia volontaria o involontaria, duplice statuto che corre parallelo a un duplice piano di autonomia e di eteronomia, e di derogabilità e inderogabilità. La percezione di questo duplice statuto normativo diviene allora un criterio interpretativo di norme che aprono al dubbio della loro riferibilità all’uno o all’altro tipo di obbligazione o che pongono altri nodi interpretativi. The research aims to highlight that the distinction between voluntary and involuntary obligations is not merely descriptive but takes on significance as a hermeneutical criterion. After having described the mainly functional difference between voluntary and involuntary obligations, the study focuses on the weak position of the involuntary creditor. Whereas the voluntary creditor, due to its contractual bargaining power can protect itself ex ante; the involuntary creditor normally is unable to preemptively construct protections comparable to those of the voluntary creditor, with the consequence that it requires heteronomous protection. Thus emerges the need, perceived by our legislator, to provide the involuntary creditor with stronger protection through heteronomous intervention aimed at compensating and rebalancing the different positions. Then, the main hypotheses from which the legislative will to strengthen the protection of the involuntary creditor is revealed are analyzed. These allow to highlight that the phenomenon is not episodic, but represents a clear choice of legislative policy, which results in a general level solution and reveals the presence of a dual obligatory statute, according to whether the obligation is voluntary or involuntary, a dual statute that runs parallel to a dual level of autonomy and heteronomy, and of derogability and non-derogability. The perception of this dual normative status then becomes an interpretive criterion of rules that raise doubts of their referability to one type or to another type of obligation or that raise other interpretive knots.
24-gen-2025
Italiano
MAGGIOLO, MARCELLO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/218848
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-218848