Le "Epistulae ad Familiares" di Cicerone furono riscoperte dagli umanisti alla fine del Trecento, grazie all'arrivo a Firenze nel 1392 del Laur. 49, 7 apografo dell'autorevole codice Laur. 49, 9 (IX sec.). I "graeca" incastonati nel testo, trasmessi dal Medioevo nella forma di una maiuscola biblica maiuscola fossile di quella tardo-antica, furono decifrati e restaurati a Firenze da Manuele Crisolora. I risultati del lavoro crisolorino furono trascritti proprio sui margini del Laur. 49, 7. Il restauro crisolorino e la traduzione interlineare anonima che si accompagnava al restauro divennero una vulgata che si diffuse nella gran parte dei manoscritti quattrocenteschi e giunse fino alle prime stampe. La tesi propone un'analisi dell'intera tradizione umanistica dei "graeca" dell'opera.
La tradizione umanistica dei "graeca" nelle "Epistulae ad Familiares" di Cicerone
GIULIANO, ALESSANDRA
2025
Abstract
Le "Epistulae ad Familiares" di Cicerone furono riscoperte dagli umanisti alla fine del Trecento, grazie all'arrivo a Firenze nel 1392 del Laur. 49, 7 apografo dell'autorevole codice Laur. 49, 9 (IX sec.). I "graeca" incastonati nel testo, trasmessi dal Medioevo nella forma di una maiuscola biblica maiuscola fossile di quella tardo-antica, furono decifrati e restaurati a Firenze da Manuele Crisolora. I risultati del lavoro crisolorino furono trascritti proprio sui margini del Laur. 49, 7. Il restauro crisolorino e la traduzione interlineare anonima che si accompagnava al restauro divennero una vulgata che si diffuse nella gran parte dei manoscritti quattrocenteschi e giunse fino alle prime stampe. La tesi propone un'analisi dell'intera tradizione umanistica dei "graeca" dell'opera.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/220302
URN:NBN:IT:UNIME-220302