Metodologia e scopo della ricerca. La presente ricerca si occupa di maestri elementari, docenti di liceo, istituti tecnici e professori universitari appartenenti alla massoneria, che furono oggetto (insieme ad altre professionalità del mondo lavorativo) delle liste di proscrizione pubblicate dal giornale “Roma Fascista” tra il luglio 1924 e il 1925. Da un attento spoglio della suddetta rivista sono emersi dapprima 128 nomi. Ne sono stati validati 88 dopo aver verificato la reale appartenenza alla massoneria presso l’archivio del Grande Oriente d’Italia. Mi sono soffermato su 45 di loro ricostruendo le biografie di 5 maestri elementari, 29 docenti di liceo e istituti tecnici e infine di 11 professori universitari. Non ho potuto ricostruire le restanti biografie in quanto mancanti fonti primarie e secondarie esaustive e in quanto non è stato possibile accedere nell’Archivio universitario dell’Università “La Sapienza” di Roma. L’approccio metodologico è stato quello prosografico, uno studio quindi volto a ricostruire le biografie dei docenti attraverso una raccolta sistematica di notizie su: a) la provenienza geografica e sociale; b) l’origine familiare; c) gli studi universitari e il diploma di laurea; c) la carriera e i trasferimenti; d) l’impegno didattico; f) il rapporto con il mondo politico; g) la bibliografia principale laddove i docenti editarono. Tale metodologia mi ha permesso di cogliere differenze, peculiarità e sfumature comuni tra i docenti. Il presente contributo s’inserisce in un filone di ricerca poco indagato e insieme rappresenta un apporto specifico per un auspicabile dizionario biografico degli insegnanti massoni. Lo scopo della ricerca, oltre a quello di ricostruire le biografie dei docenti, vuole rispondere ai seguenti quesiti: a) l’affiliazione alla massoneria fu dettata da motivi opportunistici legati alla carriera universitaria e/o scolastica o ai trasferimenti? b) in generale come si caratterizzò la mentalità educativa massonica?; c) quali furono gli aspetti progressivi del loro impegno didattico?; d) il senso di appartenenza alla massoneria svelava nell’Italia liberale un bisogno di riconoscersi in ideali comuni?; e) in seguito alle leggi antimassoniche del 1925 ci fu una vera repressione immediata ai danni di questi docenti?; f) quanti e quali professori e maestri massoni si opposero al fascismo o vennero perseguitati o ancora si omologarono? Fonti. Alfine di ricostruire le biografie, il percorso di formazione e la carriera dei docenti, sono state utilizzate le seguenti fonti primarie: a) il fascicolo dello studente, futuro professore, conservato negli archivi storici delle università; b) il fascicolo personale del docente presso l’archivio universitario di appartenenza; c) il fascicolo personale ove presente nell’istituto scolastico dove insegnò; d) gli archivi comunali; f) gli archivi cimiteriali; g) gli archivi parrocchiali; g) le carte della segreteria particolare del duce; h) il fondo relativo ai documenti sequestrati alla massoneria tra il 1924 e il 1925 presente nell’Archivio Centrale dello Stato. Tra le fonti secondarie ho consultato gli Annuari dei licei e delle università, i Bollettini del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero dell’Educazione Nazionale, i Calendari Generali del regno d’Italia, le Gazzette Ufficiali, le pubblicazioni annuali della Guida Monaci di Roma, i dizionari biografici e i quotidiani. Talvolta mi sono avvalso anche delle testimonianze orali dei familiari. Questo lavoro ha tenuto conto ovviamente della produzione saggistica che oltre alle opere principali riguarda centinaia e centinaia di scritti apparsi su riviste scientifiche, pubblicazioni politico-culturali, giornali e periodici. Struttura del lavoro. La ricerca offre dapprima una storia degli studi sulle presenze massoniche nelle scuole elementari, nei licei, istituti tecnici e università. In seguito viene ricostruita la storia della rivista “Roma Fascista” soffermandosi sulla campagna stampa antimassonica, che si risolve nella pubblicazione delle liste di proscrizione. Mi sono quindi concentrato sulla ricostruzione delle biografie dei docenti, sulle loro carriere pregresse iniziate nell’Italia liberale e la loro continuità professionale e culturale durante il fascismo e talvolta nel primo decennio dell’Italia repubblicana. Risultati della ricerca. Il presente lavoro ha fatto emergere storie e vicende fino ad ora non conosciute. Sono emersi così percorsi diversi per formazione culturale e provenienza geografica. Attraverso la ricostruzione delle carriere dei docenti e delle biografie ho cercato di restituire la loro valenza storica-educativa, che a sua volta riflette in generale la storia della scuola italiana e anche la storia sociale dei professori.
Insegnando all’ombra del Grande Oriente d’Italia: maestri elementari, docenti di liceo, scuole tecniche e professori universitari nelle liste di proscrizione del giornale “Roma fascista” (1924-1925) : contributo ad una storia delle presenze educative massoniche
AREDDU, ANTONIO
2024
Abstract
Metodologia e scopo della ricerca. La presente ricerca si occupa di maestri elementari, docenti di liceo, istituti tecnici e professori universitari appartenenti alla massoneria, che furono oggetto (insieme ad altre professionalità del mondo lavorativo) delle liste di proscrizione pubblicate dal giornale “Roma Fascista” tra il luglio 1924 e il 1925. Da un attento spoglio della suddetta rivista sono emersi dapprima 128 nomi. Ne sono stati validati 88 dopo aver verificato la reale appartenenza alla massoneria presso l’archivio del Grande Oriente d’Italia. Mi sono soffermato su 45 di loro ricostruendo le biografie di 5 maestri elementari, 29 docenti di liceo e istituti tecnici e infine di 11 professori universitari. Non ho potuto ricostruire le restanti biografie in quanto mancanti fonti primarie e secondarie esaustive e in quanto non è stato possibile accedere nell’Archivio universitario dell’Università “La Sapienza” di Roma. L’approccio metodologico è stato quello prosografico, uno studio quindi volto a ricostruire le biografie dei docenti attraverso una raccolta sistematica di notizie su: a) la provenienza geografica e sociale; b) l’origine familiare; c) gli studi universitari e il diploma di laurea; c) la carriera e i trasferimenti; d) l’impegno didattico; f) il rapporto con il mondo politico; g) la bibliografia principale laddove i docenti editarono. Tale metodologia mi ha permesso di cogliere differenze, peculiarità e sfumature comuni tra i docenti. Il presente contributo s’inserisce in un filone di ricerca poco indagato e insieme rappresenta un apporto specifico per un auspicabile dizionario biografico degli insegnanti massoni. Lo scopo della ricerca, oltre a quello di ricostruire le biografie dei docenti, vuole rispondere ai seguenti quesiti: a) l’affiliazione alla massoneria fu dettata da motivi opportunistici legati alla carriera universitaria e/o scolastica o ai trasferimenti? b) in generale come si caratterizzò la mentalità educativa massonica?; c) quali furono gli aspetti progressivi del loro impegno didattico?; d) il senso di appartenenza alla massoneria svelava nell’Italia liberale un bisogno di riconoscersi in ideali comuni?; e) in seguito alle leggi antimassoniche del 1925 ci fu una vera repressione immediata ai danni di questi docenti?; f) quanti e quali professori e maestri massoni si opposero al fascismo o vennero perseguitati o ancora si omologarono? Fonti. Alfine di ricostruire le biografie, il percorso di formazione e la carriera dei docenti, sono state utilizzate le seguenti fonti primarie: a) il fascicolo dello studente, futuro professore, conservato negli archivi storici delle università; b) il fascicolo personale del docente presso l’archivio universitario di appartenenza; c) il fascicolo personale ove presente nell’istituto scolastico dove insegnò; d) gli archivi comunali; f) gli archivi cimiteriali; g) gli archivi parrocchiali; g) le carte della segreteria particolare del duce; h) il fondo relativo ai documenti sequestrati alla massoneria tra il 1924 e il 1925 presente nell’Archivio Centrale dello Stato. Tra le fonti secondarie ho consultato gli Annuari dei licei e delle università, i Bollettini del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero dell’Educazione Nazionale, i Calendari Generali del regno d’Italia, le Gazzette Ufficiali, le pubblicazioni annuali della Guida Monaci di Roma, i dizionari biografici e i quotidiani. Talvolta mi sono avvalso anche delle testimonianze orali dei familiari. Questo lavoro ha tenuto conto ovviamente della produzione saggistica che oltre alle opere principali riguarda centinaia e centinaia di scritti apparsi su riviste scientifiche, pubblicazioni politico-culturali, giornali e periodici. Struttura del lavoro. La ricerca offre dapprima una storia degli studi sulle presenze massoniche nelle scuole elementari, nei licei, istituti tecnici e università. In seguito viene ricostruita la storia della rivista “Roma Fascista” soffermandosi sulla campagna stampa antimassonica, che si risolve nella pubblicazione delle liste di proscrizione. Mi sono quindi concentrato sulla ricostruzione delle biografie dei docenti, sulle loro carriere pregresse iniziate nell’Italia liberale e la loro continuità professionale e culturale durante il fascismo e talvolta nel primo decennio dell’Italia repubblicana. Risultati della ricerca. Il presente lavoro ha fatto emergere storie e vicende fino ad ora non conosciute. Sono emersi così percorsi diversi per formazione culturale e provenienza geografica. Attraverso la ricostruzione delle carriere dei docenti e delle biografie ho cercato di restituire la loro valenza storica-educativa, che a sua volta riflette in generale la storia della scuola italiana e anche la storia sociale dei professori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/223318
URN:NBN:IT:UNIROMA2-223318