“Invecchiare è una questione troppo seria per pensare di poterla affidare a degli specialisti (…) la vecchiaia dev’essere presa in mano da chi invecchia, non può che essere il soggetto stesso a governare il complesso gioco di domande e risposte che lo riguarda (..) In vecchiaia, come sempre, è il soggetto che compone la propria vita, utilizzando il materiale che ha a disposizione. La vecchiaia bisogna proprio inventarsela, in gran parte da soli!”1 A partire dalla definizione di senilità fornita da Sergio Tramma in cui la vecchiaia è considerata una fase della vita dove ognuno deve giocarsi la carta vincente delle proprie facoltà mentali, debitamente allenate, per vivere appieno fino all’ultimo istante e senza delegare alcunché; prende corpo questa tesi di dottorato che ha l’intento di indagare e riflettere sulla dimensione pedagogica dell’invecchiamento attivo nelle sue specifiche prospettive e finalità. L’approccio è volutamente caratterizzato ed influenzato dalla prospettiva sociosanitaria che riguarda l’area della ricerca sull’ Invecchiamento Attivo in quanto legata alla mia formazione fortemente connessa all’Educazione Sanitaria. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno sociale che non ha precedenti storici, che ha contribuito a mutare la composizione della società, ad evidenziare nuovi bisogni e a cercare nuove risposte. Nel corso di questo lavoro si presenterà la popolazione anziana nelle sue dimensioni biologica, psicologica, storico-culturale, sociale ed educativa, e si approfondirà la tematica del concetto di invecchiamento attivo, evidenziando la vitalità del rapporto tra pedagogia, apprendimento, formazione permanente e l’active ageing.
Una popolazione che invecchia: l’Active Ageing
ARGENTINO, ANGELA
2025
Abstract
“Invecchiare è una questione troppo seria per pensare di poterla affidare a degli specialisti (…) la vecchiaia dev’essere presa in mano da chi invecchia, non può che essere il soggetto stesso a governare il complesso gioco di domande e risposte che lo riguarda (..) In vecchiaia, come sempre, è il soggetto che compone la propria vita, utilizzando il materiale che ha a disposizione. La vecchiaia bisogna proprio inventarsela, in gran parte da soli!”1 A partire dalla definizione di senilità fornita da Sergio Tramma in cui la vecchiaia è considerata una fase della vita dove ognuno deve giocarsi la carta vincente delle proprie facoltà mentali, debitamente allenate, per vivere appieno fino all’ultimo istante e senza delegare alcunché; prende corpo questa tesi di dottorato che ha l’intento di indagare e riflettere sulla dimensione pedagogica dell’invecchiamento attivo nelle sue specifiche prospettive e finalità. L’approccio è volutamente caratterizzato ed influenzato dalla prospettiva sociosanitaria che riguarda l’area della ricerca sull’ Invecchiamento Attivo in quanto legata alla mia formazione fortemente connessa all’Educazione Sanitaria. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno sociale che non ha precedenti storici, che ha contribuito a mutare la composizione della società, ad evidenziare nuovi bisogni e a cercare nuove risposte. Nel corso di questo lavoro si presenterà la popolazione anziana nelle sue dimensioni biologica, psicologica, storico-culturale, sociale ed educativa, e si approfondirà la tematica del concetto di invecchiamento attivo, evidenziando la vitalità del rapporto tra pedagogia, apprendimento, formazione permanente e l’active ageing.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/223323
URN:NBN:IT:UNIROMA2-223323