àˆ stato affrontato il problema della definizione della pericolosità sismica utilizzando il metodo neo-deterministico (NDSHA), che si basa sul calcolo di sismogrammi sintetici realistici. Considerando modelli strutturali medi e un set di sorgenti distribuite internamente alle zone sismogenetiche, possono essere definite delle mappe di scuotimento al bedrock complementari alla mappa di pericolosità di tipo probabilistico (PSHA) sulla quale ਠbasata la normativa antisismica italiana. L'analisi di stabilità effettuata ha dimostrato che l'informazione disponibile sui terremoti del passato puಠnon essere rappresentativa per i futuri terremoti, anche se si hanno a disposizione cataloghi estesi nel tempo (? 1000 anni). Ciಠnon ਠsorprendente se si tiene presente la scala dei tempi dei processi geologici, ma tale consapevolezza ਠspesso ignorata in PSHA. NDSHA permette di superare questo limite mediante l'uso di indicatori indipendenti sul potenziale sismico di un'area (e.g. nodi sismogenetici e faglie attive) che consentono di colmare le lacune nella sismicità osservata. Il confronto tra le mappe di pericolosità PSHA e NDSHA sul territorio italiano ha evidenziato che NDSHA fornisce valori maggiori di PSHA nelle aree caratterizzate da forti terremoti osservati e in corrispondenza dei nodi sismogenetici. I valori massimi di NDSHA sono confrontabili con quelli di PSHA per lunghi periodi di ritorno (T?2475 anni). D'altro canto, PSHA tende a sovrastimare, rispetto a NDSHA, la pericolosità sismica in aree a bassa sismicità . àˆ quindi auspicabile una revisione della normativa che tenga conto di questi fatti. Gli scenari di scuotimento sono utili sia per la ricostruzione delle caratteristiche di sorgente dei terremoti del passato (es. terremoto del 1117) che per la previsione degli effetti degli eventi futuri. Quest'ultimo aspetto, importante per le azioni di prevenzione della Protezione Civile, ਠstato sviluppato nell'ambito del progetto ASI-SISMA mediante la generazione di scenari dipendenti dal tempo a diversa scala di dettaglio. L'applicazione della tecnica analitica di calcolo dei sismogrammi sintetici in mezzi anelatici tridimensionali, per la cui ਠstata messa a punto una subroutine per la gestione automatica dell'input, ਠstata applicata allo studio di eventi di profondità intermedia, avvenuti in Vrancea (Romania), considerando sia serie temporali registrate (accelerogrammi) che intensità osservate.
Neo-deterministic seismic hazard scenarios: from the modelling of the past to prediction
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2010
Abstract
àˆ stato affrontato il problema della definizione della pericolosità sismica utilizzando il metodo neo-deterministico (NDSHA), che si basa sul calcolo di sismogrammi sintetici realistici. Considerando modelli strutturali medi e un set di sorgenti distribuite internamente alle zone sismogenetiche, possono essere definite delle mappe di scuotimento al bedrock complementari alla mappa di pericolosità di tipo probabilistico (PSHA) sulla quale ਠbasata la normativa antisismica italiana. L'analisi di stabilità effettuata ha dimostrato che l'informazione disponibile sui terremoti del passato puಠnon essere rappresentativa per i futuri terremoti, anche se si hanno a disposizione cataloghi estesi nel tempo (? 1000 anni). Ciಠnon ਠsorprendente se si tiene presente la scala dei tempi dei processi geologici, ma tale consapevolezza ਠspesso ignorata in PSHA. NDSHA permette di superare questo limite mediante l'uso di indicatori indipendenti sul potenziale sismico di un'area (e.g. nodi sismogenetici e faglie attive) che consentono di colmare le lacune nella sismicità osservata. Il confronto tra le mappe di pericolosità PSHA e NDSHA sul territorio italiano ha evidenziato che NDSHA fornisce valori maggiori di PSHA nelle aree caratterizzate da forti terremoti osservati e in corrispondenza dei nodi sismogenetici. I valori massimi di NDSHA sono confrontabili con quelli di PSHA per lunghi periodi di ritorno (T?2475 anni). D'altro canto, PSHA tende a sovrastimare, rispetto a NDSHA, la pericolosità sismica in aree a bassa sismicità . àˆ quindi auspicabile una revisione della normativa che tenga conto di questi fatti. Gli scenari di scuotimento sono utili sia per la ricostruzione delle caratteristiche di sorgente dei terremoti del passato (es. terremoto del 1117) che per la previsione degli effetti degli eventi futuri. Quest'ultimo aspetto, importante per le azioni di prevenzione della Protezione Civile, ਠstato sviluppato nell'ambito del progetto ASI-SISMA mediante la generazione di scenari dipendenti dal tempo a diversa scala di dettaglio. L'applicazione della tecnica analitica di calcolo dei sismogrammi sintetici in mezzi anelatici tridimensionali, per la cui ਠstata messa a punto una subroutine per la gestione automatica dell'input, ਠstata applicata allo studio di eventi di profondità intermedia, avvenuti in Vrancea (Romania), considerando sia serie temporali registrate (accelerogrammi) che intensità osservate.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/232335
			
		
	
	
	
			      	URN:NBN:IT:UNITS-232335