La tesi si propone di mostrare il valore euristico della fotografia, muovendosi in un'ottica interdisciplinare e applicando un metodo interpretativo ispirato al decostruzionismo francese. La ricerca prende spunto dall'uso psicoterapeutico della fotografia, si occupa dell'utilizzo della foto nel testo filosofico e indaga, a titolo di confronto, i rapporti tra fotografia e cecità . Sono analizzate le opere di tre autori francesi del Novecento (Georges Didi-Huberman, Roland Barthes e Jacques Derrida) e i corrispondenti stili di composizione concettuale e materiale caratterizzati dalla sinergia tra testo e immagini.
La fotografia e il suo doppio
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2012
Abstract
La tesi si propone di mostrare il valore euristico della fotografia, muovendosi in un'ottica interdisciplinare e applicando un metodo interpretativo ispirato al decostruzionismo francese. La ricerca prende spunto dall'uso psicoterapeutico della fotografia, si occupa dell'utilizzo della foto nel testo filosofico e indaga, a titolo di confronto, i rapporti tra fotografia e cecità . Sono analizzate le opere di tre autori francesi del Novecento (Georges Didi-Huberman, Roland Barthes e Jacques Derrida) e i corrispondenti stili di composizione concettuale e materiale caratterizzati dalla sinergia tra testo e immagini.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/232367
Il codice NBN di questa tesi è
URN:NBN:IT:UNITS-232367