I contatori di fotoni studiati hanno un largo campo di applicazione e possono essere usati in altri tipi di esperimenti per la ricerca di WISPs. Il sistema inizialmente sviluppato per CAST consiste in un telescopio Galileiano per accoppiare una fibra ottica all'apertura del magnete di CAST, la fibra ottica àƒ¨ quindi collegata ad un interruttore ottico che permette di utilizzare due rivelatori contemporaneamente. La fibra in ingresso àƒ¨ infatti collegata alternativamente a due fibre in uscita, in questo modo ciascun rivelatore acquisisce per metàƒÂ del tempo segnale e per metàƒÂ del tempo fondo, lasciando inalterato il tempo totale di integrazione. I sensori utilizzati fino ad ora al termine della catena ottica sono un tubo fotomoltiplicatore e un avalanche photodiode operato in modalitàƒÂ Geiger. Ciascun rivelatore àƒ¨ stato preliminarmente caratterizzato su un banco di prova e quindi collegato al sistema ottico. Il sistema finale àƒ¨ stato quindi installato su CAST. Una serie di misure, che includono reali prese dati, sono state condotte al Cern durante il 2007-2008. La misura del fondo ottenuta a CAST àƒ¨ stata la stessa misurata durante i test di prova a Trieste, circa 0.4 Hz, ma risulta chiaro che il vero sviluppo futuro àƒ¨ basato su un sensore a fondo molto piàƒ¹ basso. A questo scopo sono stati considerati diversi tipi di sensore e la scelta finale àƒ¨ ricaduta su di un avalanche photodiode operato in modalitàƒÂ Geiger e raffreddato all'azoto liquido. Lo scopo àƒ¨ quello di ridurre drasticamente i conteggi di fondo, sebbene a queste temperature sia atteso un incremento del
Low energy low background photon counter for wisp search experiments
-
2010
Abstract
I contatori di fotoni studiati hanno un largo campo di applicazione e possono essere usati in altri tipi di esperimenti per la ricerca di WISPs. Il sistema inizialmente sviluppato per CAST consiste in un telescopio Galileiano per accoppiare una fibra ottica all'apertura del magnete di CAST, la fibra ottica àƒ¨ quindi collegata ad un interruttore ottico che permette di utilizzare due rivelatori contemporaneamente. La fibra in ingresso àƒ¨ infatti collegata alternativamente a due fibre in uscita, in questo modo ciascun rivelatore acquisisce per metàƒÂ del tempo segnale e per metàƒÂ del tempo fondo, lasciando inalterato il tempo totale di integrazione. I sensori utilizzati fino ad ora al termine della catena ottica sono un tubo fotomoltiplicatore e un avalanche photodiode operato in modalitàƒÂ Geiger. Ciascun rivelatore àƒ¨ stato preliminarmente caratterizzato su un banco di prova e quindi collegato al sistema ottico. Il sistema finale àƒ¨ stato quindi installato su CAST. Una serie di misure, che includono reali prese dati, sono state condotte al Cern durante il 2007-2008. La misura del fondo ottenuta a CAST àƒ¨ stata la stessa misurata durante i test di prova a Trieste, circa 0.4 Hz, ma risulta chiaro che il vero sviluppo futuro àƒ¨ basato su un sensore a fondo molto piàƒ¹ basso. A questo scopo sono stati considerati diversi tipi di sensore e la scelta finale àƒ¨ ricaduta su di un avalanche photodiode operato in modalitàƒÂ Geiger e raffreddato all'azoto liquido. Lo scopo àƒ¨ quello di ridurre drasticamente i conteggi di fondo, sebbene a queste temperature sia atteso un incremento delI documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/232426
URN:NBN:IT:UNITS-232426