Questa tesi di dottorato va a descrivere un lavoro che comprende due diverse parti: scenari di pericolosità  sismica e stima degli effetti di sito e magnitudo di coda. La prima parte tratta di scenari di pericolosità  sismica in un'area che copre la regione Friuli Venezia Giulia, la parte occidentale della Slovenia e la parte orientale del Veneto. Poichਠparte della tesi ਠstata svolta nell'ambito del progetto Interreg Italia-Austria, Hareia, "Historical and recent earthquakes in Italy and Austria", ਠstato trattato anche un evento localizzato nella regione Trentino Alto Adige. La pericolosità  sismica, espressa in termini di accelerazione o velocità  massima attesa sul territorio, ਠstata dedotta in base al calcolo di molteplici scenari realistici di scuotimento del suolo con eventi connessi a faglie segnalate in letteratura come le pi๠significative dell'area in esame. Questo approccio permette di ottenere una buona stima sull'eventuale pericolosità  dell'area, importante per mitigare gli effetti di potenziali terremoti futuri. Le sorgenti sismogenetiche prese in esame sono state tredici. Tutti i calcoli sono stati eseguiti usando un modello di faglia estesa, applicando un modello di velocita' di propagazione della rottura costante e variando la posizione dell'epicentro lungo la superficie di faglia. La distribuzione del momento sismico ਠstata considerata sia omogenea che, applicando il modello k², non uniforme. In questo modo, per ogni modello di faglia, possono essere calcolati diversi scenari. I sismogrammi sintetici sono stati calcolati con una frequenza massima di 1 Hz e per ogni punto di una densa griglia di ricevitori posizionati in modo equidistante dal centro della sorgente. Quindi, da ognuno di questi ricevitori, e' stato possibile ottenere il valore massimo dell'accelerazione e delle velocità  del sismogramma, poi plottato sulla mappa finale. Nella seconda parte della tesi, proprio perchਠnella metodologia adottata gli scenari di scuotimento del suolo non tengono conto degli effetti di sito, si ਠapplicata la metodologia di Mayeda et al. (2003), per poter ottenere, a diverse strette bande di frequenza, la risposta delle varie stazioni sismiche prese in esame. Il risultato potrà  essere usato in futuro per †œcorreggere†� le stime di pericolosità  calcolate su roccia. Come input a questa metodologia, ਠstato scelto un database costituito da 200 eventi avvenuti fra il 2006 ed il 2009, con magnitudo locale da 2.5 a 4, registrati da 25 stazioni slovene, austriache ed italiane. Di questi terremoti ਠstata infine calcolata anche la magnitudo da momento di coda. I valori di magnitudo cosଠottenuti sono risultati coerenti con le stime ottenute da altri Autori usando metodologie diverse.

Strong ground motion estimations related to sesmic events in the southern - eastern Alps

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2011

Abstract

Questa tesi di dottorato va a descrivere un lavoro che comprende due diverse parti: scenari di pericolosità  sismica e stima degli effetti di sito e magnitudo di coda. La prima parte tratta di scenari di pericolosità  sismica in un'area che copre la regione Friuli Venezia Giulia, la parte occidentale della Slovenia e la parte orientale del Veneto. Poichਠparte della tesi ਠstata svolta nell'ambito del progetto Interreg Italia-Austria, Hareia, "Historical and recent earthquakes in Italy and Austria", ਠstato trattato anche un evento localizzato nella regione Trentino Alto Adige. La pericolosità  sismica, espressa in termini di accelerazione o velocità  massima attesa sul territorio, ਠstata dedotta in base al calcolo di molteplici scenari realistici di scuotimento del suolo con eventi connessi a faglie segnalate in letteratura come le pi๠significative dell'area in esame. Questo approccio permette di ottenere una buona stima sull'eventuale pericolosità  dell'area, importante per mitigare gli effetti di potenziali terremoti futuri. Le sorgenti sismogenetiche prese in esame sono state tredici. Tutti i calcoli sono stati eseguiti usando un modello di faglia estesa, applicando un modello di velocita' di propagazione della rottura costante e variando la posizione dell'epicentro lungo la superficie di faglia. La distribuzione del momento sismico ਠstata considerata sia omogenea che, applicando il modello k², non uniforme. In questo modo, per ogni modello di faglia, possono essere calcolati diversi scenari. I sismogrammi sintetici sono stati calcolati con una frequenza massima di 1 Hz e per ogni punto di una densa griglia di ricevitori posizionati in modo equidistante dal centro della sorgente. Quindi, da ognuno di questi ricevitori, e' stato possibile ottenere il valore massimo dell'accelerazione e delle velocità  del sismogramma, poi plottato sulla mappa finale. Nella seconda parte della tesi, proprio perchਠnella metodologia adottata gli scenari di scuotimento del suolo non tengono conto degli effetti di sito, si ਠapplicata la metodologia di Mayeda et al. (2003), per poter ottenere, a diverse strette bande di frequenza, la risposta delle varie stazioni sismiche prese in esame. Il risultato potrà  essere usato in futuro per †œcorreggere†� le stime di pericolosità  calcolate su roccia. Come input a questa metodologia, ਠstato scelto un database costituito da 200 eventi avvenuti fra il 2006 ed il 2009, con magnitudo locale da 2.5 a 4, registrati da 25 stazioni slovene, austriache ed italiane. Di questi terremoti ਠstata infine calcolata anche la magnitudo da momento di coda. I valori di magnitudo cosଠottenuti sono risultati coerenti con le stime ottenute da altri Autori usando metodologie diverse.
2011
en
GEOFISICA DELLA LITOSFERA E GEODINAMICA
scenari di pericolosità  sismica, magnitudo di coda
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/232439
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-232439