Il contatto con una persona che soffre di un disagio psicologico ਠun'esperienza che puಠmuovere meccanismi arcaici e fortemente radicati, meccanismi che sono in grado di determinare una direzione nella relazione, che sia essa di natura privata o terapeutica e professionale. La mia ricerca si occupa dell'esplorazione dell'immagine del tipico malato mentale nella cultura comune, quando le attribuzioni che lo riguardano sono attivate da processi produttivi come la generazione di una immagine mentale o una descrizione verbale, e non dalla percezioni di stimoli come una fotografia o un filmato. Ho indagato le etichette verbali utilizzate per identificare e denominare i membri appartenenti alla categoria dei malati mentali, l'esistenza di eventuali bias nella loro caratterizzazione e le emozioni che, sempre nell'immaginario comune, essi provano. Ho indagato inoltre il possibile effetto di uno stile cognitivo visivo o verbale dei partecipanti sulle descrizioni del malato immaginato. Seppur allo stato attuale non sia possibile trarre delle conclusioni definitive sul tema in oggetto ਠpossibile utilizzare quanto emerso dai diversi esperimenti per impostare ricerche mirate che possano indagare in maniera pi๠specifica quanto ho rilevato tra i partecipanti rispetto le attribuzioni che riguardano il malato mentale.

L'immagine del malato mentale

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2011

Abstract

Il contatto con una persona che soffre di un disagio psicologico ਠun'esperienza che puಠmuovere meccanismi arcaici e fortemente radicati, meccanismi che sono in grado di determinare una direzione nella relazione, che sia essa di natura privata o terapeutica e professionale. La mia ricerca si occupa dell'esplorazione dell'immagine del tipico malato mentale nella cultura comune, quando le attribuzioni che lo riguardano sono attivate da processi produttivi come la generazione di una immagine mentale o una descrizione verbale, e non dalla percezioni di stimoli come una fotografia o un filmato. Ho indagato le etichette verbali utilizzate per identificare e denominare i membri appartenenti alla categoria dei malati mentali, l'esistenza di eventuali bias nella loro caratterizzazione e le emozioni che, sempre nell'immaginario comune, essi provano. Ho indagato inoltre il possibile effetto di uno stile cognitivo visivo o verbale dei partecipanti sulle descrizioni del malato immaginato. Seppur allo stato attuale non sia possibile trarre delle conclusioni definitive sul tema in oggetto ਠpossibile utilizzare quanto emerso dai diversi esperimenti per impostare ricerche mirate che possano indagare in maniera pi๠specifica quanto ho rilevato tra i partecipanti rispetto le attribuzioni che riguardano il malato mentale.
2011
it
emozioni
etichette verbali
imagine
malato mentale
SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN NEUROSCIENZE E SCIENZE COGNITIVE
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/232449
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-232449