Nel settore dell' acquacoltura, un problema dibattuto ਠun' elevata mortalità  negli allevamenti durante la fase di crescita con conseguenti perdite economiche da parte degli allevatori. Le strategia comunemente utilizzata negli allevamenti per far fronte a questo problema consiste nell' utilizzo di antibiotici a largo spettro. Nonostante il vasto numero di farmaci ritenuti potenzialmente idonei per il trattamento delle malattie che interessano le specie ittiche, in realtà  à¨ estremamente ristretto il campo di molecole consentite; infatti oltre all'aspetto economico, ਠsempre pi๠crescente l'attenzione sui possibili rischi che l'uso intensivo del farmaco in acquacoltura potrebbe rappresentare per la salute umana e per l' ambiente, in particolare per quanto concerne il trasferimento di farmaco resistenze ai patogeni che rivestono morbilità  nell' uomo. La terapia antibatterica nell' allevamento ittico ਠlegalmente consentita solo con l' impiego di mangimi medicati, costituiti dal normale alimento di base addizionato del farmaco in quantità  tale da permettere l' assunzione dei dosaggi di principio attivo previsti dalle leggi vigenti. In ragione della scarsa biodisponibilità  orale degli antibiotici nelle specie ittiche, che ha come conseguenza problemi di impatto ambientale, di insorgenza di farmacoresistenza e di costi maggiori per l' allevamento dovuti ad una †œsovramedicazione†œ, si ਠreso necessario lo studio di nuove tecniche che possano risolvere o quantomeno ridurre questa problematica.

Veicolazione di principi attivi in campo zootecnico

-
2009

Abstract

Nel settore dell' acquacoltura, un problema dibattuto ਠun' elevata mortalità  negli allevamenti durante la fase di crescita con conseguenti perdite economiche da parte degli allevatori. Le strategia comunemente utilizzata negli allevamenti per far fronte a questo problema consiste nell' utilizzo di antibiotici a largo spettro. Nonostante il vasto numero di farmaci ritenuti potenzialmente idonei per il trattamento delle malattie che interessano le specie ittiche, in realtà  à¨ estremamente ristretto il campo di molecole consentite; infatti oltre all'aspetto economico, ਠsempre pi๠crescente l'attenzione sui possibili rischi che l'uso intensivo del farmaco in acquacoltura potrebbe rappresentare per la salute umana e per l' ambiente, in particolare per quanto concerne il trasferimento di farmaco resistenze ai patogeni che rivestono morbilità  nell' uomo. La terapia antibatterica nell' allevamento ittico ਠlegalmente consentita solo con l' impiego di mangimi medicati, costituiti dal normale alimento di base addizionato del farmaco in quantità  tale da permettere l' assunzione dei dosaggi di principio attivo previsti dalle leggi vigenti. In ragione della scarsa biodisponibilità  orale degli antibiotici nelle specie ittiche, che ha come conseguenza problemi di impatto ambientale, di insorgenza di farmacoresistenza e di costi maggiori per l' allevamento dovuti ad una †œsovramedicazione†œ, si ਠreso necessario lo studio di nuove tecniche che possano risolvere o quantomeno ridurre questa problematica.
2009
it
acquacoltura
biodisponibilità 
SCIENZE MOLECOLARI
Università degli Studi di Trieste
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/248301
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-248301