La presenza nella mente di queste idee/immagini di moralità , cui propriamente il senso morale reagisce, comporta la dipendenza da un'istanza interiore che, nel percepirle, ne faccia un oggetto interiore della coscienza, sulla base del cui contenuto rappresentato essa puಠesprimere la propria convalida o il proprio rifiuto, modellando quindi il comportamento e disponendo la volontà . Come testimonia l'espressione shaftesburiana, le azioni proprie e altrui sono infatti †œintrodotte nella mente tramite la riflessione†� (brought into the Mind by Reflection), cioਠrese presenti o rappresentate alla mind, che le assume come oggetti del pensiero, ovvero come realtà  determinate, enti particolari indipendenti dalla mente, ma rappresentati in essa come contenuti di coscienza da approvare o rifiutare, a seconda del bene o del male in essi compreso. Gli oggetti razionali sono dunque oggetti riflessi, o oggetti morali di riflessione, e cioਠimmagini proiettate (active and incumbent) nella mente di realtà  morali. Ora, essendo gli oggetti razionali di natura etica sempre rappresentati come immagini e †œapparenze morali†�, l'atteggiamento generale assunto dalla coscienza morale sarà  necessariamente quello dello spettatore rivolto a un mondo di immagini mentali. †œIn qualunque modo giudicheremo cià², troveremo sempre che ogni creatura razionale o riflessiva ਠindotta dalla propria natura a sostenere il riesame della propria mente e delle proprie azioni, e ad avere sempre chiare davanti a sà© rappresentazioni di se stessa (Representations of himself) e dei suoi moti intimi, che si agitano nella sua mente†�. Nel porsi come organo della rappresentazione interiore di tali oggetti, il senso rifles

La realtà  dell'immagine: studio sull'immaginazione in Shaftesbury

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2009

Abstract

La presenza nella mente di queste idee/immagini di moralità , cui propriamente il senso morale reagisce, comporta la dipendenza da un'istanza interiore che, nel percepirle, ne faccia un oggetto interiore della coscienza, sulla base del cui contenuto rappresentato essa puಠesprimere la propria convalida o il proprio rifiuto, modellando quindi il comportamento e disponendo la volontà . Come testimonia l'espressione shaftesburiana, le azioni proprie e altrui sono infatti †œintrodotte nella mente tramite la riflessione†� (brought into the Mind by Reflection), cioਠrese presenti o rappresentate alla mind, che le assume come oggetti del pensiero, ovvero come realtà  determinate, enti particolari indipendenti dalla mente, ma rappresentati in essa come contenuti di coscienza da approvare o rifiutare, a seconda del bene o del male in essi compreso. Gli oggetti razionali sono dunque oggetti riflessi, o oggetti morali di riflessione, e cioਠimmagini proiettate (active and incumbent) nella mente di realtà  morali. Ora, essendo gli oggetti razionali di natura etica sempre rappresentati come immagini e †œapparenze morali†�, l'atteggiamento generale assunto dalla coscienza morale sarà  necessariamente quello dello spettatore rivolto a un mondo di immagini mentali. †œIn qualunque modo giudicheremo cià², troveremo sempre che ogni creatura razionale o riflessiva ਠindotta dalla propria natura a sostenere il riesame della propria mente e delle proprie azioni, e ad avere sempre chiare davanti a sà© rappresentazioni di se stessa (Representations of himself) e dei suoi moti intimi, che si agitano nella sua mente†�. Nel porsi come organo della rappresentazione interiore di tali oggetti, il senso rifles
2009
it
fancy
FILOSOFIA
imagination
moral pictures
moral sense
Shaftesbury
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/250261
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-250261