Nella presente tesi di dottorato ਠstato affrontato lo studio del culto di Ercole lungo la via Salaria, una delle pi๠antiche vie romane, utilizzata per il trasporto del sale da Roma in Sabina. La via, dipartendosi dal Foro Boario, sede dell'ancestrale luogo di culto erculeo dell'Ara Massima, raggiungeva la costa adriatica dopo aver attraversato la Sabina, il Piceno e il territorio pretuzio. Nel corso del lavoro sono state quindi raccolte e analizzate tutte le testimonianze archeologiche ed epigrafiche della devozione ad Ercole provenienti dai centri e dai territori toccati dalla direttrice viaria. Un capitolo ਠstato inoltre dedicato all'approfondimento del culto di Ercole all'Ara Massima, vista la sua posizione nel Foro Boario, punto di partenza della via Salaria. Nonostante non sia stato possibile individuare tracce evidenti del rapporto tra culto del dio e commercio e distribuzione del sale lungo il percorso della Salaria, va comunque ricordato il rinvenimento di un bronzetto raffigurante Ercole presso Tortoreto, nell'area della chiesa di S. Angelo in Salino, edificio che, come sembra deducibile dal toponimo, doveva sorgere in prossimità  di giacimenti salini. Il presente lavoro ha poi permesso di accertare come, lungo la via, il culto del dio clavigero sia attestato principalmente nei territori di Rieti e di Amiternum (L'Aquila) e nell'ager Praetuttianus (odierno Teramano), pi๠precisamente lungo il ramo della Salaria che, staccandosi da Antrodoco, raggiungeva la conca aquilana e il Teramano. Le testimonianze archeologiche ed epigrafiche del culto provengono in gran parte da aree extraurbane; pochi sono i casi di documenti rinvenuti nei centri urbani. In particolare, i santuari, dedicati ad Ercole o nei quali ਠdocumentata la presenza del dio, ed i templi erculei sorgono quasi esclusivamente in contesti rurali, lungo il tracciato principale della Salaria oppure lungo i suoi diverticoli. Un altro dato di particolare interesse che si ਠpotuto ricavare dalla documentazione analizzata ਠstato quello del rapporto topografico tra templi di Ercole e insediamenti vicani: laddove ਠstato possibile accertare la presenza di un'aedes dedicata al dio, questa sorgeva all'interno o in prossimità  di un vicus. Da un'analisi approfondita dei dati raccolti ਠemersa infine la coerenza cronologica delle attestazioni del culto, in gran parte databili in epoca repubblicana, che sembra mostrare come il culto del dio abbia vissuto il suo momento di massima diffusione proprio in questa fase.

Il culto di Ercole lungo la Via Salaria

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2009

Abstract

Nella presente tesi di dottorato ਠstato affrontato lo studio del culto di Ercole lungo la via Salaria, una delle pi๠antiche vie romane, utilizzata per il trasporto del sale da Roma in Sabina. La via, dipartendosi dal Foro Boario, sede dell'ancestrale luogo di culto erculeo dell'Ara Massima, raggiungeva la costa adriatica dopo aver attraversato la Sabina, il Piceno e il territorio pretuzio. Nel corso del lavoro sono state quindi raccolte e analizzate tutte le testimonianze archeologiche ed epigrafiche della devozione ad Ercole provenienti dai centri e dai territori toccati dalla direttrice viaria. Un capitolo ਠstato inoltre dedicato all'approfondimento del culto di Ercole all'Ara Massima, vista la sua posizione nel Foro Boario, punto di partenza della via Salaria. Nonostante non sia stato possibile individuare tracce evidenti del rapporto tra culto del dio e commercio e distribuzione del sale lungo il percorso della Salaria, va comunque ricordato il rinvenimento di un bronzetto raffigurante Ercole presso Tortoreto, nell'area della chiesa di S. Angelo in Salino, edificio che, come sembra deducibile dal toponimo, doveva sorgere in prossimità  di giacimenti salini. Il presente lavoro ha poi permesso di accertare come, lungo la via, il culto del dio clavigero sia attestato principalmente nei territori di Rieti e di Amiternum (L'Aquila) e nell'ager Praetuttianus (odierno Teramano), pi๠precisamente lungo il ramo della Salaria che, staccandosi da Antrodoco, raggiungeva la conca aquilana e il Teramano. Le testimonianze archeologiche ed epigrafiche del culto provengono in gran parte da aree extraurbane; pochi sono i casi di documenti rinvenuti nei centri urbani. In particolare, i santuari, dedicati ad Ercole o nei quali ਠdocumentata la presenza del dio, ed i templi erculei sorgono quasi esclusivamente in contesti rurali, lungo il tracciato principale della Salaria oppure lungo i suoi diverticoli. Un altro dato di particolare interesse che si ਠpotuto ricavare dalla documentazione analizzata ਠstato quello del rapporto topografico tra templi di Ercole e insediamenti vicani: laddove ਠstato possibile accertare la presenza di un'aedes dedicata al dio, questa sorgeva all'interno o in prossimità  di un vicus. Da un'analisi approfondita dei dati raccolti ਠemersa infine la coerenza cronologica delle attestazioni del culto, in gran parte databili in epoca repubblicana, che sembra mostrare come il culto del dio abbia vissuto il suo momento di massima diffusione proprio in questa fase.
2009
it
Ercole
Salaria
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/250265
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-250265