Sin dagli inizi del liberalismo i gruppi hanno ricoperto un ruolo molto importante. (Eisenberg .& Spinner-Hallev, 2005). I gruppi sono un elemento importante nel mantenimento della libertà  democratica. L'esistenza di gruppi, insieme con la tutela della libertà  di associazione, ha assicurato la tutela delle minoranze dalla supremazia di una maggioranza, al fine di promuovere i loro interessi. Come Robert Dahl (1956) dichiara, la governance democratica si sostanzia nel potere di governo effettivamente ripartito tra maggioranza e minoranze. I teorici politici si sono progressivamente sempre pi๠interessati ai gruppi, alla loro natura e allo stato dei diritti loro concessi. Tema centrale di questa tesi sono proprio le questioni teoriche legate alla definizione di †˜gruppi di minoranza' e dei loro diritti, le diverse soluzioni trovate per la loro tutela all'interno della società  e la loro effettiva modalità  di attuazione. La tesi considera due modelli di tutela dei gruppi di minoranza, come due realtà  diverse caratterizzate in diversi contesti storici. Il primo modello considerato e riconosciuto a livello internazionale come un 'modello virtuoso' ਠla Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige. Il secondo, visto come un modello di sviluppo'in divenire', ਠil sistema di protezione dei gruppi di minoranza nella Repubblica di Macedonia. L'obiettivo finale non ਠquello di creare un modello standard e †˜ideale' di protezione dei diritti delle minoranze, ma ਠpiuttosto quello di effettuare un'analisi comparativa estrapolando i punti di collegamento tra i due sistemi/modelli. Per ciascun caso studio verranno analizzati a) il quadro normativo esistente; b) gli strumenti per la protezione dei diritti delle minoranze; c) il sistema politico, in pratica; d) la collocazione del gruppo di minoranza in esso; e e) il tipo di tutela conferito ai diritti specifici del gruppo (group-differentiated rights), le loro particolarità  e caratteristiche distintive. La tesi presenta uno studio multi-disciplinare, tenendo conto delle caratteristiche multinazionali, multietniche e multiculturali di uno Stato moderno, in cui il rapporto con le minoranze ਠun argomento centrale. Analizzando le teorie giuridiche e politiche dei diritti umani con particolare attenzione ai diritti delle minoranze, la tesi cerca di individuare elementi caratterizzanti e definizioni dei diritti delle minoranze e non solo; cerca di produrre un'analisi comparative per identificare le soluzioni ed i problemi presenti in una società¡ multiculturale. In seguito analizza gli strumenti di protezione di tali diritti e la loro attuazione attraverso modelli di governance autonoma. I diritti delle minoranze etniche hanno una certa complessità : ci sono diritti collettivi che appartengono a minoranze etniche come comunità  distinte e diritti individuali che appartengono ad ogni membro di una certa minoranza etnica. Ci sono Costituzioni che definiscono esplicitamente i diritti delle minoranze anche come diritti collettivi di queste distinte comunità  etniche. Nel presente lavoro la teoria della cittadinanza multiculturale ਠconsiderata come la teoria principale su cui ਠsviluppata l'argomentazione. Diritti specifici per le minoranze rispecchiano al meglio la natura della tutela dei gruppi minoritari. Una particolare attenzione ਠstata dedicata al diritto di auto-governo delle minoranze, ai diritti di rappresentanza delle minoranze e al concetto di autonomia. Dal concetto di democrazia consociativa si vede come la democrazia ਠlegata ai diritti delle minoranze, e come i consociazioni regionali in alcuni casi sono considerati come uno strumento per la risoluzione di conflitti etnici all'interno di uno stato. Richiamando i fondamenti teorici, nello studio comparativo l'attenzione si indirizza su alcune teorie e concetti chiave. Al primo posto ਠla questione della collocazione (accommodation) delle differenze culturali (linguistica, etnica, religiosa) in una società . Da una prospettiva individuale ad una comunitaria, il focus ਠstato portato verso una soluzione intermedia, cioਠil concetto chiave che descrive sia il diritto individuale e il diritto collettivo come diritti diferenziati (group-differentiated rights), costituzionalmente garantiti da leggi speciali (Kymlicka, Young, Levy). Questi diritti differenziati includono i diritti di autogoverno (attraverso diversi tipi di modelli che vanno dalla piena autonomia alla non-autonomia territoriale), i diritti polietnici (polyethnic rights) (cultura, lingua, educazione, religione, etc) e dei diritti speciali di rappresentanza (rappresentanza negli organi governativi). La questione della loro giustificazione porta alla luce l'esistenza di alcuni sviluppi storici e documenti, che secondo Kymlicka (1995), possono giustificare pienamente le argomentazioni sull'esistenza dei diritti differenziati. Per implementare le misure che riguardano la protezione dei diritti delle minoranze in un ordinamento giuridico costituzionale ci sono diverse modalità  di rendere effettivi i diritti. Le misure costituzionali e le politiche degli Stati offrono molte soluzioni, e ogni paese ਠdiverso a questo proposito. Tuttavia in generale esiste una tendenza a seguire alcuni modelli specifici. Il concetto di †˜power-sharing' e le varie modalità  di collocazione dei suoi elementi principali puಠinfluenzare notevolmente la situazione delle minoranze in un paese; pertanto tali ordinamenti sono considerati importanti e necessari per l'analisi comparativa. La tesi conclude proprio con questa analisi, mettendo in evidenza le soluzioni offerte dai casi studio, le loro somiglianze e differenze, punti di forza e di debolezza, i problemi riscontrati, le soluzioni offerte per risolverli e le opportunità  per lo sviluppo di tali modelli in futuro.

Minority rights protection in multiethnic border regions - Case study analysis

-
2012

Abstract

Sin dagli inizi del liberalismo i gruppi hanno ricoperto un ruolo molto importante. (Eisenberg .& Spinner-Hallev, 2005). I gruppi sono un elemento importante nel mantenimento della libertà  democratica. L'esistenza di gruppi, insieme con la tutela della libertà  di associazione, ha assicurato la tutela delle minoranze dalla supremazia di una maggioranza, al fine di promuovere i loro interessi. Come Robert Dahl (1956) dichiara, la governance democratica si sostanzia nel potere di governo effettivamente ripartito tra maggioranza e minoranze. I teorici politici si sono progressivamente sempre pi๠interessati ai gruppi, alla loro natura e allo stato dei diritti loro concessi. Tema centrale di questa tesi sono proprio le questioni teoriche legate alla definizione di †˜gruppi di minoranza' e dei loro diritti, le diverse soluzioni trovate per la loro tutela all'interno della società  e la loro effettiva modalità  di attuazione. La tesi considera due modelli di tutela dei gruppi di minoranza, come due realtà  diverse caratterizzate in diversi contesti storici. Il primo modello considerato e riconosciuto a livello internazionale come un 'modello virtuoso' ਠla Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige. Il secondo, visto come un modello di sviluppo'in divenire', ਠil sistema di protezione dei gruppi di minoranza nella Repubblica di Macedonia. L'obiettivo finale non ਠquello di creare un modello standard e †˜ideale' di protezione dei diritti delle minoranze, ma ਠpiuttosto quello di effettuare un'analisi comparativa estrapolando i punti di collegamento tra i due sistemi/modelli. Per ciascun caso studio verranno analizzati a) il quadro normativo esistente; b) gli strumenti per la protezione dei diritti delle minoranze; c) il sistema politico, in pratica; d) la collocazione del gruppo di minoranza in esso; e e) il tipo di tutela conferito ai diritti specifici del gruppo (group-differentiated rights), le loro particolarità  e caratteristiche distintive. La tesi presenta uno studio multi-disciplinare, tenendo conto delle caratteristiche multinazionali, multietniche e multiculturali di uno Stato moderno, in cui il rapporto con le minoranze ਠun argomento centrale. Analizzando le teorie giuridiche e politiche dei diritti umani con particolare attenzione ai diritti delle minoranze, la tesi cerca di individuare elementi caratterizzanti e definizioni dei diritti delle minoranze e non solo; cerca di produrre un'analisi comparative per identificare le soluzioni ed i problemi presenti in una società¡ multiculturale. In seguito analizza gli strumenti di protezione di tali diritti e la loro attuazione attraverso modelli di governance autonoma. I diritti delle minoranze etniche hanno una certa complessità : ci sono diritti collettivi che appartengono a minoranze etniche come comunità  distinte e diritti individuali che appartengono ad ogni membro di una certa minoranza etnica. Ci sono Costituzioni che definiscono esplicitamente i diritti delle minoranze anche come diritti collettivi di queste distinte comunità  etniche. Nel presente lavoro la teoria della cittadinanza multiculturale ਠconsiderata come la teoria principale su cui ਠsviluppata l'argomentazione. Diritti specifici per le minoranze rispecchiano al meglio la natura della tutela dei gruppi minoritari. Una particolare attenzione ਠstata dedicata al diritto di auto-governo delle minoranze, ai diritti di rappresentanza delle minoranze e al concetto di autonomia. Dal concetto di democrazia consociativa si vede come la democrazia ਠlegata ai diritti delle minoranze, e come i consociazioni regionali in alcuni casi sono considerati come uno strumento per la risoluzione di conflitti etnici all'interno di uno stato. Richiamando i fondamenti teorici, nello studio comparativo l'attenzione si indirizza su alcune teorie e concetti chiave. Al primo posto ਠla questione della collocazione (accommodation) delle differenze culturali (linguistica, etnica, religiosa) in una società . Da una prospettiva individuale ad una comunitaria, il focus ਠstato portato verso una soluzione intermedia, cioਠil concetto chiave che descrive sia il diritto individuale e il diritto collettivo come diritti diferenziati (group-differentiated rights), costituzionalmente garantiti da leggi speciali (Kymlicka, Young, Levy). Questi diritti differenziati includono i diritti di autogoverno (attraverso diversi tipi di modelli che vanno dalla piena autonomia alla non-autonomia territoriale), i diritti polietnici (polyethnic rights) (cultura, lingua, educazione, religione, etc) e dei diritti speciali di rappresentanza (rappresentanza negli organi governativi). La questione della loro giustificazione porta alla luce l'esistenza di alcuni sviluppi storici e documenti, che secondo Kymlicka (1995), possono giustificare pienamente le argomentazioni sull'esistenza dei diritti differenziati. Per implementare le misure che riguardano la protezione dei diritti delle minoranze in un ordinamento giuridico costituzionale ci sono diverse modalità  di rendere effettivi i diritti. Le misure costituzionali e le politiche degli Stati offrono molte soluzioni, e ogni paese ਠdiverso a questo proposito. Tuttavia in generale esiste una tendenza a seguire alcuni modelli specifici. Il concetto di †˜power-sharing' e le varie modalità  di collocazione dei suoi elementi principali puಠinfluenzare notevolmente la situazione delle minoranze in un paese; pertanto tali ordinamenti sono considerati importanti e necessari per l'analisi comparativa. La tesi conclude proprio con questa analisi, mettendo in evidenza le soluzioni offerte dai casi studio, le loro somiglianze e differenze, punti di forza e di debolezza, i problemi riscontrati, le soluzioni offerte per risolverli e le opportunità  per lo sviluppo di tali modelli in futuro.
2012
en
constitutional models for protection
minority rights
multiethnic
POLITICHE TRANSFRONTALIERE PER LA VITA QUOTIDIANA
Republic of Macedonia
Trentino-Alto Adige
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/265096
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-265096