Il percorso di ricerca ha avuto l'obiettivo di operare una riflessione sul significato dello sport, sulle motivazioni per cui esso viene praticato ed il senso che assume nella vita sociale. Allo scopo àƒ¨ sembrata necessaria un'analisi della crescente domanda di sport, proveniente da fasce e settori diversi della popolazione, da organizzazioni e istituzioni, al fine di ricostruire rappresentazioni sociali, pratiche individuali e collettive, nuovi bisogni e nuove opportunitàƒÂ nell'ambito della prevenzione del disagio. In particolare, riguardo alla dimensione locale, sono state prese in considerazione e comparate alcune indagini che, unitamente ad alcune esperienze innovative di integrazione, offrissero un quadro di riferimento per l'avvio di progetti ed applicazioni all'ambito sportivo delle metodologie di rete. La prospettiva assunta àƒ¨ stata sin dall'inizio di tipo integrato, in quanto si àƒ¨ partiti dalle teorie di riferimento delle scienze psico ... pedagogiche, sociologiche e del servizio sociale per giungere, attraverso l'analisi dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese, ad una proposta di progettazione in rete di interventi a carattere sportivo, che confermasse l'ipotesi di studio circa la possibile presenza di professionalitàƒÂ diverse impegnate nel lavoro di rete in una logica interdisciplianre. Tutto il percorso di ricerca, pertanto, àƒ¨ stato condotto su un triplice piano di riflessione, assumendo di volta in volta, per ogni aspetto della problematica esaminato, sia una prospettiva psicopedagogia, che sociologica, senza tralasciare un'analisi dal punto di vista del servzio sociale, nel tentativo di coniugare teorie e prassi proprie di campi disciplinari diversi . Il rapporto teoria-pratica àƒ¨ stato oggetto di osservazioni riguardanti sia l'ambito educativo che del Servizio sociale, in quanto per entrambe le discipline, si àƒ¨ visto che rappresenta uno snodo cruciale, in ordine alla natura e all'identitàƒÂ professionale dell'operatore. 1. Formazione ed educazione attraverso lo sport. Lo sport rappresenta uno strumento di formazione lungo tutto l'arco di vita, dal bambino, ali' adulto, all'anziano, in quanto attraverso l'attivitàƒÂ motoria, sia individuale che di gruppo, sono piàƒ¹ facilmente raggiungibili alcuni obiettivi educativi trasferibili sul piano esistenziale, a qualunque etàƒÂ : la capacitàƒÂ di proiettarsi verso un meta o un record, sviluppando un positivo atteggiamento progettuale nella vita; la capacitàƒÂ di 'atuodeterminazione ' e autocontrollo sulla propria vita, mediante il mantenimento della fiducia in se stesso; l'interiorizzazione di 'valori difficili', come la perseveranza, la rinuncia, la lealtàƒÂ , il coraggio, la fermezza, etc; la capacitàƒÂ di conoscere i propri limiti ed autovalutarsi; la capacitàƒÂ di accettare gli altri e le regole del vivere sociale. In una prospettiva di educazione permanente, lo sport puàƒ² essere, come si àƒ¨ visto, uno strumento prezioso per la conquista o la conferma della propria identitàƒÂ di adulto e di anziano, per il conseguimento di una migliore autonomia e per l'acquisizione di competenze non limitate all'ambito motorio. L'esame delle teorie dello sviluppo e dell'apprendimento applicate ali' ambito motorio, ha confermato il superamento di una visione dualistica della persona umana e la reciproca influenza delle dimensioni congnitiva, motoria, affettiva, morale e sociale della personalitàƒÂ . Tale visone unitaria risulta ampiamente riconosciuta dagli studiosi delle discipline psicologiche e pedagogiche e consente il superamento di una visione medicalizzata della salute ed essenzialmente fisiologica dell'attivitàƒÂ motoria. Un tale approccio sembra essere piàƒ¹ che attuale, come risulta da positive sinergie tra l'ambito sanitario, educativo e socio-assistenziale, realizzate anche in diversi ambiti locali mediante progettazioni in rete. 2. Il valore sociale dello sport L'alteritàƒÂ appare uno dei temi dominanti del dibattito culturale contemporaneo: rispetto, accoglienza, cooperazione, aiuto, rappresentano valori emergenti di riferimento. Oggi piàƒ¹ che mai lo sport sembra potersi collocare collocarsi in orizzonti di senso che facciano propri tali valori e li realizzino quotidianamente nella pratica sportiva sia essa di tipo educativo, amatoriale, agonistico, riabilitativo, e quant'altro. Lo sport si colloca in molteplici contesti della vita quotidiana nelle sue varie forme di espressione: praticato o seguito, diffuso dai media, ma in ogni caso facente parte del nostro sistema sociale che molto spesso ne assume emblematicamente i modelli. Purtoppo non sempre àƒ¨ l'immagine giusta dello sport quella che ci viene offerta: competizione esasperata, conflittualitàƒÂ , doping, violenza, etc. In tal modo il rispetto dell'altro che fa parte del sistema sociale, viene a mancare, ed i valori a i quali si desidera fare riferimento vengono spesso disattesi. In una prospettiva che considera la salute e benessere come valori fondati sulla reciprocitàƒÂ sembra possibile raggiungere attraverso lo sport, modelli e stili di vita, per i quali l'elemento indispensabile a realizzare il "gioco" sportivo, come quello della vita, àƒ¨ dato da un passaggio dalla dimensione intrapsicologica della persona a quella interpsicologica, da una dimensione individuale ad una collettiva. Ciàƒ² comporta un'equilibrata attenzione da un lato al benessere della persona che fa sport, dall'altro ai gruppi, alla comunitàƒÂ , (runici, familiari, compagni, dirigenti, allenatori, insegnanti, associazioni, societàƒÂ sportive, etc.), valorizzando in particolare il ruolo della famiglia. La salute appare allora in una dimensione etica che necessariamente rimanda all'altro, e non solo alle norme da rispettare che condizionano i momenti di vita sportiva, ma soprattutto al benessere che puàƒ² derivare dal condividere esperienze, creare relazioni tra persone, gruppi, popoli. Lo sport allora non àƒ¨ solo il mantenersi in forma, il divertimento, lo sfogo, àƒ¨ molto di piàƒ¹, come risulta dalle indagini che sono state prese in esame: àƒ¨ un servizio sociale in quanto attraverso le sue pratiche, nei diversi contesti , offre un servizio richiesto dalla comunitàƒÂ . Un servizio che implica specifiche professionalitàƒÂ chiamate ad operare sinergicamente nella comunitàƒÂ , a partire dalla famiglia, rete infonnale di sostegno in condizioni normali e di bisogno, fino alla comunitàƒÂ locale, contesto di partecipazione attiva socio-comunitaria. 3. La ricerca sociale sullo sport L'esame della letteratura riferita all'ambito nazionale ha messo in luce un certo ritardo rispetto al contesto europeo, dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese. A questo si aggiunge la difficoltàƒÂ a trovare un autonomo campo d'indagine. Emerge inoltre la necessitàƒÂ di interpretare il fenomeno sportivo, piuttosto che quantificarlo sulla base di dati numerici (ad esempio, il numero di palestre presenti in Italia o il numero di frequentanti), peraltro risultanti da diverse e numerose ricerche condotte da Enti preposti (ad es. l'ISTAT) o commissioni nell'ambito del CONI. Tale bisogno di esplorazione dei 'nodi discorsivi' riguardanti le caratteristiche dello sport a partire da una dimensione micro (la vita quotidiana di un quartiere cittadino o delle rappresentazioni e dei significati che gli intervistati danno al fenomeno), emerge vieppiàƒ¹ in settori come quello educativo e sociale, l'uno caratterizzato prevalentemente da ricerche condotte con la metodologia della ricerca-intervento, l'altro da ricerche sia quantitative che qualitative. E' risultata inoltre una certa inadeguatezza dei grandi paradigmi di studio e di analisi applicati indistintamente allo sport, il quale richiede un ambito autonomo d'indagine, che comprenda e si interroghi su logiche interne ed organizzazioni.
SPORT, EDUCAZIONE E SERVIZIO SOCIALE
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2015
Abstract
Il percorso di ricerca ha avuto l'obiettivo di operare una riflessione sul significato dello sport, sulle motivazioni per cui esso viene praticato ed il senso che assume nella vita sociale. Allo scopo àƒ¨ sembrata necessaria un'analisi della crescente domanda di sport, proveniente da fasce e settori diversi della popolazione, da organizzazioni e istituzioni, al fine di ricostruire rappresentazioni sociali, pratiche individuali e collettive, nuovi bisogni e nuove opportunitàƒÂ nell'ambito della prevenzione del disagio. In particolare, riguardo alla dimensione locale, sono state prese in considerazione e comparate alcune indagini che, unitamente ad alcune esperienze innovative di integrazione, offrissero un quadro di riferimento per l'avvio di progetti ed applicazioni all'ambito sportivo delle metodologie di rete. La prospettiva assunta àƒ¨ stata sin dall'inizio di tipo integrato, in quanto si àƒ¨ partiti dalle teorie di riferimento delle scienze psico ... pedagogiche, sociologiche e del servizio sociale per giungere, attraverso l'analisi dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese, ad una proposta di progettazione in rete di interventi a carattere sportivo, che confermasse l'ipotesi di studio circa la possibile presenza di professionalitàƒÂ diverse impegnate nel lavoro di rete in una logica interdisciplianre. Tutto il percorso di ricerca, pertanto, àƒ¨ stato condotto su un triplice piano di riflessione, assumendo di volta in volta, per ogni aspetto della problematica esaminato, sia una prospettiva psicopedagogia, che sociologica, senza tralasciare un'analisi dal punto di vista del servzio sociale, nel tentativo di coniugare teorie e prassi proprie di campi disciplinari diversi . Il rapporto teoria-pratica àƒ¨ stato oggetto di osservazioni riguardanti sia l'ambito educativo che del Servizio sociale, in quanto per entrambe le discipline, si àƒ¨ visto che rappresenta uno snodo cruciale, in ordine alla natura e all'identitàƒÂ professionale dell'operatore. 1. Formazione ed educazione attraverso lo sport. Lo sport rappresenta uno strumento di formazione lungo tutto l'arco di vita, dal bambino, ali' adulto, all'anziano, in quanto attraverso l'attivitàƒÂ motoria, sia individuale che di gruppo, sono piàƒ¹ facilmente raggiungibili alcuni obiettivi educativi trasferibili sul piano esistenziale, a qualunque etàƒÂ : la capacitàƒÂ di proiettarsi verso un meta o un record, sviluppando un positivo atteggiamento progettuale nella vita; la capacitàƒÂ di 'atuodeterminazione ' e autocontrollo sulla propria vita, mediante il mantenimento della fiducia in se stesso; l'interiorizzazione di 'valori difficili', come la perseveranza, la rinuncia, la lealtàƒÂ , il coraggio, la fermezza, etc; la capacitàƒÂ di conoscere i propri limiti ed autovalutarsi; la capacitàƒÂ di accettare gli altri e le regole del vivere sociale. In una prospettiva di educazione permanente, lo sport puàƒ² essere, come si àƒ¨ visto, uno strumento prezioso per la conquista o la conferma della propria identitàƒÂ di adulto e di anziano, per il conseguimento di una migliore autonomia e per l'acquisizione di competenze non limitate all'ambito motorio. L'esame delle teorie dello sviluppo e dell'apprendimento applicate ali' ambito motorio, ha confermato il superamento di una visione dualistica della persona umana e la reciproca influenza delle dimensioni congnitiva, motoria, affettiva, morale e sociale della personalitàƒÂ . Tale visone unitaria risulta ampiamente riconosciuta dagli studiosi delle discipline psicologiche e pedagogiche e consente il superamento di una visione medicalizzata della salute ed essenzialmente fisiologica dell'attivitàƒÂ motoria. Un tale approccio sembra essere piàƒ¹ che attuale, come risulta da positive sinergie tra l'ambito sanitario, educativo e socio-assistenziale, realizzate anche in diversi ambiti locali mediante progettazioni in rete. 2. Il valore sociale dello sport L'alteritàƒÂ appare uno dei temi dominanti del dibattito culturale contemporaneo: rispetto, accoglienza, cooperazione, aiuto, rappresentano valori emergenti di riferimento. Oggi piàƒ¹ che mai lo sport sembra potersi collocare collocarsi in orizzonti di senso che facciano propri tali valori e li realizzino quotidianamente nella pratica sportiva sia essa di tipo educativo, amatoriale, agonistico, riabilitativo, e quant'altro. Lo sport si colloca in molteplici contesti della vita quotidiana nelle sue varie forme di espressione: praticato o seguito, diffuso dai media, ma in ogni caso facente parte del nostro sistema sociale che molto spesso ne assume emblematicamente i modelli. Purtoppo non sempre àƒ¨ l'immagine giusta dello sport quella che ci viene offerta: competizione esasperata, conflittualitàƒÂ , doping, violenza, etc. In tal modo il rispetto dell'altro che fa parte del sistema sociale, viene a mancare, ed i valori a i quali si desidera fare riferimento vengono spesso disattesi. In una prospettiva che considera la salute e benessere come valori fondati sulla reciprocitàƒÂ sembra possibile raggiungere attraverso lo sport, modelli e stili di vita, per i quali l'elemento indispensabile a realizzare il "gioco" sportivo, come quello della vita, àƒ¨ dato da un passaggio dalla dimensione intrapsicologica della persona a quella interpsicologica, da una dimensione individuale ad una collettiva. Ciàƒ² comporta un'equilibrata attenzione da un lato al benessere della persona che fa sport, dall'altro ai gruppi, alla comunitàƒÂ , (runici, familiari, compagni, dirigenti, allenatori, insegnanti, associazioni, societàƒÂ sportive, etc.), valorizzando in particolare il ruolo della famiglia. La salute appare allora in una dimensione etica che necessariamente rimanda all'altro, e non solo alle norme da rispettare che condizionano i momenti di vita sportiva, ma soprattutto al benessere che puàƒ² derivare dal condividere esperienze, creare relazioni tra persone, gruppi, popoli. Lo sport allora non àƒ¨ solo il mantenersi in forma, il divertimento, lo sfogo, àƒ¨ molto di piàƒ¹, come risulta dalle indagini che sono state prese in esame: àƒ¨ un servizio sociale in quanto attraverso le sue pratiche, nei diversi contesti , offre un servizio richiesto dalla comunitàƒÂ . Un servizio che implica specifiche professionalitàƒÂ chiamate ad operare sinergicamente nella comunitàƒÂ , a partire dalla famiglia, rete infonnale di sostegno in condizioni normali e di bisogno, fino alla comunitàƒÂ locale, contesto di partecipazione attiva socio-comunitaria. 3. La ricerca sociale sullo sport L'esame della letteratura riferita all'ambito nazionale ha messo in luce un certo ritardo rispetto al contesto europeo, dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese. A questo si aggiunge la difficoltàƒÂ a trovare un autonomo campo d'indagine. Emerge inoltre la necessitàƒÂ di interpretare il fenomeno sportivo, piuttosto che quantificarlo sulla base di dati numerici (ad esempio, il numero di palestre presenti in Italia o il numero di frequentanti), peraltro risultanti da diverse e numerose ricerche condotte da Enti preposti (ad es. l'ISTAT) o commissioni nell'ambito del CONI. Tale bisogno di esplorazione dei 'nodi discorsivi' riguardanti le caratteristiche dello sport a partire da una dimensione micro (la vita quotidiana di un quartiere cittadino o delle rappresentazioni e dei significati che gli intervistati danno al fenomeno), emerge vieppiàƒ¹ in settori come quello educativo e sociale, l'uno caratterizzato prevalentemente da ricerche condotte con la metodologia della ricerca-intervento, l'altro da ricerche sia quantitative che qualitative. E' risultata inoltre una certa inadeguatezza dei grandi paradigmi di studio e di analisi applicati indistintamente allo sport, il quale richiede un ambito autonomo d'indagine, che comprenda e si interroghi su logiche interne ed organizzazioni.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/265948
URN:NBN:IT:UNITS-265948