L'analisi di fattori genetici predisponenti a sintomi depressivi nel post-parto esclude il coinvolgimento dei polimorfismi 5-HTT del gene SLC6A4, Val66Met del gene BDNF; SNP rs53576 del gene OXTR nella vulnerabilità per depressione post-parto. Conclusione. L'assenza di differenze significative non esclude l'eventuale predisposizione genetica verso la depressione post-parto, dovuta presumibilmente a geni che non sono stati analizzati nella presente ricerca. sotto-Studio n°4. Titolo. Ruolo di fattori psicosociali di rischio dei sintomi depressivi nell' ante-postparto Introduzione. Come per molti altri disturbi psichiatrici, anche per l'eziologia della DPP la letteratura sostiene la presenza di pi๠variabili co-causative, che agiscono non solo dopo la nascita del figlio, ma già in gravidanza, con la comparsa di sintomi depressivi, che possono condizionare la formazione del legame materno-fetale. Obiettivo. L'obiettivo ਠdi indagare la relazione tra alcune variabili psicosociali e la comparsa di sintomi depressivi in gravidanza e dopo il parto, per verificare l'andamento dell'umore ed evidenziare il ruolo dei fattori di rischio, anche nello sviluppo del legame materno-fetale. Metodo. A un campione di quarantasei gravide, al terzo trimestre di gravidanza (T1), sono stati somministrati l'EPDS (Cox et al.1987; Carpiniello et al. 1999), per rilevare l'umore materno; la scheda dei fattori di rischio psicosociale; il PBI (Parker et al.1979), per rilevare il legame precoce di attaccamento; il PAI (Muller 1993), per misurare il legame materno-fetale. A una settimana dal parto (T2) e a tre mesi (T3) sono stati effettuati i
Prevalenza e fattori di rischio della depressione post-parto. Genetica, attaccamento e variabili psicosociali in uno studio in Friuli Venezia Giulia.
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2014
Abstract
L'analisi di fattori genetici predisponenti a sintomi depressivi nel post-parto esclude il coinvolgimento dei polimorfismi 5-HTT del gene SLC6A4, Val66Met del gene BDNF; SNP rs53576 del gene OXTR nella vulnerabilità per depressione post-parto. Conclusione. L'assenza di differenze significative non esclude l'eventuale predisposizione genetica verso la depressione post-parto, dovuta presumibilmente a geni che non sono stati analizzati nella presente ricerca. sotto-Studio n°4. Titolo. Ruolo di fattori psicosociali di rischio dei sintomi depressivi nell' ante-postparto Introduzione. Come per molti altri disturbi psichiatrici, anche per l'eziologia della DPP la letteratura sostiene la presenza di pi๠variabili co-causative, che agiscono non solo dopo la nascita del figlio, ma già in gravidanza, con la comparsa di sintomi depressivi, che possono condizionare la formazione del legame materno-fetale. Obiettivo. L'obiettivo ਠdi indagare la relazione tra alcune variabili psicosociali e la comparsa di sintomi depressivi in gravidanza e dopo il parto, per verificare l'andamento dell'umore ed evidenziare il ruolo dei fattori di rischio, anche nello sviluppo del legame materno-fetale. Metodo. A un campione di quarantasei gravide, al terzo trimestre di gravidanza (T1), sono stati somministrati l'EPDS (Cox et al.1987; Carpiniello et al. 1999), per rilevare l'umore materno; la scheda dei fattori di rischio psicosociale; il PBI (Parker et al.1979), per rilevare il legame precoce di attaccamento; il PAI (Muller 1993), per misurare il legame materno-fetale. A una settimana dal parto (T2) e a tre mesi (T3) sono stati effettuati iI documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/266568
URN:NBN:IT:UNITS-266568