Il progetto di ricerca ha lo scopo di analizzare la terminologia giuridica in lingua inglese e italiana relativa alla figura della vittima di reato e radicata nello spazio giuridico europeo, caratterizzato dalla coesistenza dell'ordinamento giuridico sovranazionale dell'Unione europea (UE) e degli ordinamenti giuridici nazionali del Regno Unito e dell'Italia. Secondo l'ipotesi principale alla base del progetto, il linguaggio giuridico ਠintrinsecamente caratterizzato da un certo grado di dinamismo terminologico, che si esprime sia a livello linguistico, con una serie di termini utilizzati per riferirsi a uno stesso concetto, sia a livello concettuale, dove si riflettono le diverse concettualizzazioni della stessa area del diritto. Poichà© la terminologia giuridica analizzata nella presente tesi si colloca in uno spazio giuridico che vede il sovrapporsi di vari ordinamenti, si presume che detto dinamismo si manifesti in due diversi contesti linguistici. Nel primo contesto, che ਠdi tipo intralinguistico, viene presa in considerazione la terminologia utilizzata nelle varianti nazionale e sovranazionale della stessa lingua, mentre nel secondo contesto, di tipo interlinguistico, la terminologia ਠesaminata da una prospettiva multilingue. Al fine di verificare la veridicità  di tale ipotesi, ਠstata sviluppata una metodologia per l'analisi della terminologia giuridica in cui la distinzione tra genotipi e fenotipi introdotta da Sacco (1991) si unisce ai principi metodologici proposti da Cabrà© (1999a) per il lavoro terminografico. Per poter applicare detta metodologia ਠstato necessario costruire un corpus bilingue di testi dell'Unione europea e una collezione di testi di origine nazionale, entrambi incentrati sulla figura della vittima di reato. L'analisi della terminologia estratta ha rivelato che, nel primo contesto linguistico, il dinamismo intralinguistico si riflette nella variazione terminologica, che puಠinteressare sia la sfera linguistica della terminologia (variazione denominativa) sia la sfera concettuale (variazione concettuale). La variazione denominativa consiste nell'esistenza di pi๠unità  terminologiche per designare uno stesso concetto, che perಠnon comporta modifiche sostanziali nei relativi fenotipi. Nel caso della variazione concettuale, invece, ਠpossibile riscontrare un certo anisomorfismo nei fenotipi. In entrambi i casi, tuttavia, tutti i termini interessati dal fenomeno della variazione terminologica mantengono la relazione con uno stesso genotipo. Si ਠproposta una classificazione della variazione denominativa prendendo in considerazione quattro variabili, ossia il livello di specializzazione, il periodo temporale, l'ordinamento giuridico e la valenza giuridica. Visto l'approccio metodologico adottato nel presente progetto di ricerca, in cui la terminologia giuridica dell'Unione europea ਠpresa come punto di partenza ai fini dell'analisi terminologica e della strutturazione preliminare del sistema concettuale relativo al dominio, la variazione concettuale ਠstata riscontrata con minor frequenza rispetto alla variazione denominativa. Nell'analisi del secondo tipo di variazione terminologica, ossia della variazione concettuale, ਠstata presa in considerazione un'unica variabile, ovvero l'ordinamento giuridico. In base a tale variabile, la variazione concettuale ਠstata classificata come intra-sistemica, qualora sia riscontrata nell'ambito dello stesso ordinamento giuridico, ed inter-sistemica, qualora l'ordinamento sovranazionale e quello nazionale elaborino due fenotipi concettualmente diversi che, a prescindere dalle divergenze concettuali, possono essere ricondotti allo stesso genotipo. Nel secondo contesto linguistico, ovvero quello multilingue, la terminologia giuridica si ਠdimostrata caratterizzata da diversi gradi di equivalenza interlinguistica. Essendo la terminologia esaminata radicata in tre sistemi giuridici diversi, sono stati individuati due diversi tipi di equivalenza terminologica, ossia l'equivalenza intra- e inter-sistemica, e tre diversi gradi di equivalenza terminologica, ovvero l'equivalenza assoluta, l'equivalenza relativa e la non equivalenza. Altro scopo della presente tesi era quello di registrare le informazioni terminologiche raccolte in una base di conoscenza terminologica orientata alla traduzione giuridica. Giacchà© la terminologia esaminata ਠcaratterizzata da un alto tasso di dipendenza dall'ordinamento giuridico a cui fa riferimento, la base di conoscenza terminologica MuLex ਠstata concepita specificamente come ausilio alla traduzione giuridica. MuLex ha quindi lo scopo di esplicitare le differenze riscontrate tra i sistemi giuridici esaminati e spiegare le peculiarità  dell'uso di tale terminologia giuridica agli utenti finali. Al fine di ottimizzare la rappresentazione della conoscenza soggiacente la terminologia giuridica, le schede terminografiche in MuLex sono dotate di uno strumento di visualizzazione che consente la rappresentazione grafica delle strutture relazionali concettuali che raffigurano i concetti analizzati registrati nella base di conoscenza stessa.

Terminological Equivalence and Variation in the EU Multi-level Jurisdiction: A Case Study on Victims of Crime

-
2013

Abstract

Il progetto di ricerca ha lo scopo di analizzare la terminologia giuridica in lingua inglese e italiana relativa alla figura della vittima di reato e radicata nello spazio giuridico europeo, caratterizzato dalla coesistenza dell'ordinamento giuridico sovranazionale dell'Unione europea (UE) e degli ordinamenti giuridici nazionali del Regno Unito e dell'Italia. Secondo l'ipotesi principale alla base del progetto, il linguaggio giuridico ਠintrinsecamente caratterizzato da un certo grado di dinamismo terminologico, che si esprime sia a livello linguistico, con una serie di termini utilizzati per riferirsi a uno stesso concetto, sia a livello concettuale, dove si riflettono le diverse concettualizzazioni della stessa area del diritto. Poichà© la terminologia giuridica analizzata nella presente tesi si colloca in uno spazio giuridico che vede il sovrapporsi di vari ordinamenti, si presume che detto dinamismo si manifesti in due diversi contesti linguistici. Nel primo contesto, che ਠdi tipo intralinguistico, viene presa in considerazione la terminologia utilizzata nelle varianti nazionale e sovranazionale della stessa lingua, mentre nel secondo contesto, di tipo interlinguistico, la terminologia ਠesaminata da una prospettiva multilingue. Al fine di verificare la veridicità  di tale ipotesi, ਠstata sviluppata una metodologia per l'analisi della terminologia giuridica in cui la distinzione tra genotipi e fenotipi introdotta da Sacco (1991) si unisce ai principi metodologici proposti da Cabrà© (1999a) per il lavoro terminografico. Per poter applicare detta metodologia ਠstato necessario costruire un corpus bilingue di testi dell'Unione europea e una collezione di testi di origine nazionale, entrambi incentrati sulla figura della vittima di reato. L'analisi della terminologia estratta ha rivelato che, nel primo contesto linguistico, il dinamismo intralinguistico si riflette nella variazione terminologica, che puಠinteressare sia la sfera linguistica della terminologia (variazione denominativa) sia la sfera concettuale (variazione concettuale). La variazione denominativa consiste nell'esistenza di pi๠unità  terminologiche per designare uno stesso concetto, che perಠnon comporta modifiche sostanziali nei relativi fenotipi. Nel caso della variazione concettuale, invece, ਠpossibile riscontrare un certo anisomorfismo nei fenotipi. In entrambi i casi, tuttavia, tutti i termini interessati dal fenomeno della variazione terminologica mantengono la relazione con uno stesso genotipo. Si ਠproposta una classificazione della variazione denominativa prendendo in considerazione quattro variabili, ossia il livello di specializzazione, il periodo temporale, l'ordinamento giuridico e la valenza giuridica. Visto l'approccio metodologico adottato nel presente progetto di ricerca, in cui la terminologia giuridica dell'Unione europea ਠpresa come punto di partenza ai fini dell'analisi terminologica e della strutturazione preliminare del sistema concettuale relativo al dominio, la variazione concettuale ਠstata riscontrata con minor frequenza rispetto alla variazione denominativa. Nell'analisi del secondo tipo di variazione terminologica, ossia della variazione concettuale, ਠstata presa in considerazione un'unica variabile, ovvero l'ordinamento giuridico. In base a tale variabile, la variazione concettuale ਠstata classificata come intra-sistemica, qualora sia riscontrata nell'ambito dello stesso ordinamento giuridico, ed inter-sistemica, qualora l'ordinamento sovranazionale e quello nazionale elaborino due fenotipi concettualmente diversi che, a prescindere dalle divergenze concettuali, possono essere ricondotti allo stesso genotipo. Nel secondo contesto linguistico, ovvero quello multilingue, la terminologia giuridica si ਠdimostrata caratterizzata da diversi gradi di equivalenza interlinguistica. Essendo la terminologia esaminata radicata in tre sistemi giuridici diversi, sono stati individuati due diversi tipi di equivalenza terminologica, ossia l'equivalenza intra- e inter-sistemica, e tre diversi gradi di equivalenza terminologica, ovvero l'equivalenza assoluta, l'equivalenza relativa e la non equivalenza. Altro scopo della presente tesi era quello di registrare le informazioni terminologiche raccolte in una base di conoscenza terminologica orientata alla traduzione giuridica. Giacchà© la terminologia esaminata ਠcaratterizzata da un alto tasso di dipendenza dall'ordinamento giuridico a cui fa riferimento, la base di conoscenza terminologica MuLex ਠstata concepita specificamente come ausilio alla traduzione giuridica. MuLex ha quindi lo scopo di esplicitare le differenze riscontrate tra i sistemi giuridici esaminati e spiegare le peculiarità  dell'uso di tale terminologia giuridica agli utenti finali. Al fine di ottimizzare la rappresentazione della conoscenza soggiacente la terminologia giuridica, le schede terminografiche in MuLex sono dotate di uno strumento di visualizzazione che consente la rappresentazione grafica delle strutture relazionali concettuali che raffigurano i concetti analizzati registrati nella base di conoscenza stessa.
2013
en
conceptual variation
denominative variation
knowledge representation
legal terminology
MuLex
SCIENZE DELL'INTERPRETAZIONE E DELLA TRADUZIONE
terminography
terminological equivalence
terminological variation
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/269643
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-269643