Guidare àƒ¨ un'attivitàƒÂ  complessa e, secondo lo ࢠUser Interface Designࢠ, il guidatore àƒ¨ l'elemento centrale. Durante l'attivitàƒÂ  di guida, il conducente deve prestare attenzione sia alle interfacce a bordo veicolo che alle condizioni dell'ambiente esterno (situazione meteorologica, traffico, ecc.) Il ruolo del ergonomia cognitiva nel contesto automobilistico àƒ¨ quindi di progettare interfacce utilizzabili su sistemi a bordo veicolo. In altre parole, l'obiettivo àƒ¨ quello di ridurre quanto piàƒ¹ possibile il carico di lavoro cognitivo necessario durante la guida attraverso la progettazione di interfacce usabili. Durante la guida lo sforzo richiesto dipende non solo dal compito di guida, ma anche da alcuni compiti secondari (usare le strumentazioni a bordo veicolo, ad esempio), inoltre: ࢠ¢ lo sforzo indotto dal compito primario di guida puàƒ² cambiare in relazione al contesto esterno (traffico, visibilitàƒÂ  ...) ࢠ¢ le risorse rimanenti possono essere utilizzate per eseguire l'attivitàƒÂ  secondaria o interventi di emergenza ࢠ¢ le soglie di overload cognitivo possono cambiare in relazione alla psicofisica / stato emotivo dell'utente (stress, stanchezza ...) Lo scopo del primo studio àƒ¨ stato quello di capire quanti comandi al volante possono essere utilizzati in unࢠautomobile, senza causare un eccessivo aumento delle risorse cognitive necessarie, inoltre àƒ¨ stata valutata lࢠefficacia di una organizzazione funzionale dei comandi nel limitare le risorse cognitive necessarie. Per valutare il carico cognitivo àƒ¨ stato utilizzato il paradigma del doppio compito: il compito primario àƒ¨ il compito di guida, il compito secondario àƒ¨ l'interazione con i comandi a volante I parametri considerati per valutare il carico di lavoro cognitivo nella guida sono stati: 1. dati soggettivi: i partecipanti compilavano un questionario riguardante il carico di lavoro percepito 2. valutazione oggettiva della prestazione di guida 3. valutazione oggettiva delle prestazioni del compito secondario I risultati mostrano che l'organizzazione funzionale permette di aumentare il numero di comandi a volante senza aumentare il carico di lavoro cognitivo. Il secondo lavoro invece aveva lo scopo di identificare il migliore posizionamento dei comandi secondari interni alla cabina dei camion. Questo àƒ¨ molto importante per la sicurezza di guida, perchàƒ© i camionisti necessitàƒÂ  di utilizzare quasi 100 controlli nella cabina di guida. Eࢠstato utilizzato il metodo del ࢠPotato headࢠper lࢠanalisi delle preferenze di posizionamento dei comandi, chiedendo quindi ai guidatori dei camion di progettare la "cabina di guida perfetta". I risultati del terzo esperimento dimostrano che i camionisti tendono ad organizzare i controlli nella cabina di guida utilizzando varie strategie, soprattutto il mapping, e lࢠorganizzazione funzionale. Il terzo lavoro che verràƒÂ  presentato riguarda un altro fenomeno che puàƒ² ricoprire un ruolo importante nella prestazione di guida: la change blindness, fenomeno che consiste nellࢠincapacitàƒÂ  di notare consapevolmente cambiamenti rilevanti in una scena quando questi hanno luogo contemporaneamente ad altri eventi visivi di disturbo Lo scopo dello studio àƒ¨ di valutare gli effetti di un distrattore uditivo/sonoro presentato da solo o contemporaneamente allo stimolo visivo di disturbo.

Ergonomia cognitiva e guida di veicoli

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2011

Abstract

Guidare àƒ¨ un'attivitàƒÂ  complessa e, secondo lo ࢠUser Interface Designࢠ, il guidatore àƒ¨ l'elemento centrale. Durante l'attivitàƒÂ  di guida, il conducente deve prestare attenzione sia alle interfacce a bordo veicolo che alle condizioni dell'ambiente esterno (situazione meteorologica, traffico, ecc.) Il ruolo del ergonomia cognitiva nel contesto automobilistico àƒ¨ quindi di progettare interfacce utilizzabili su sistemi a bordo veicolo. In altre parole, l'obiettivo àƒ¨ quello di ridurre quanto piàƒ¹ possibile il carico di lavoro cognitivo necessario durante la guida attraverso la progettazione di interfacce usabili. Durante la guida lo sforzo richiesto dipende non solo dal compito di guida, ma anche da alcuni compiti secondari (usare le strumentazioni a bordo veicolo, ad esempio), inoltre: ࢠ¢ lo sforzo indotto dal compito primario di guida puàƒ² cambiare in relazione al contesto esterno (traffico, visibilitàƒÂ  ...) ࢠ¢ le risorse rimanenti possono essere utilizzate per eseguire l'attivitàƒÂ  secondaria o interventi di emergenza ࢠ¢ le soglie di overload cognitivo possono cambiare in relazione alla psicofisica / stato emotivo dell'utente (stress, stanchezza ...) Lo scopo del primo studio àƒ¨ stato quello di capire quanti comandi al volante possono essere utilizzati in unࢠautomobile, senza causare un eccessivo aumento delle risorse cognitive necessarie, inoltre àƒ¨ stata valutata lࢠefficacia di una organizzazione funzionale dei comandi nel limitare le risorse cognitive necessarie. Per valutare il carico cognitivo àƒ¨ stato utilizzato il paradigma del doppio compito: il compito primario àƒ¨ il compito di guida, il compito secondario àƒ¨ l'interazione con i comandi a volante I parametri considerati per valutare il carico di lavoro cognitivo nella guida sono stati: 1. dati soggettivi: i partecipanti compilavano un questionario riguardante il carico di lavoro percepito 2. valutazione oggettiva della prestazione di guida 3. valutazione oggettiva delle prestazioni del compito secondario I risultati mostrano che l'organizzazione funzionale permette di aumentare il numero di comandi a volante senza aumentare il carico di lavoro cognitivo. Il secondo lavoro invece aveva lo scopo di identificare il migliore posizionamento dei comandi secondari interni alla cabina dei camion. Questo àƒ¨ molto importante per la sicurezza di guida, perchàƒ© i camionisti necessitàƒÂ  di utilizzare quasi 100 controlli nella cabina di guida. Eࢠstato utilizzato il metodo del ࢠPotato headࢠper lࢠanalisi delle preferenze di posizionamento dei comandi, chiedendo quindi ai guidatori dei camion di progettare la "cabina di guida perfetta". I risultati del terzo esperimento dimostrano che i camionisti tendono ad organizzare i controlli nella cabina di guida utilizzando varie strategie, soprattutto il mapping, e lࢠorganizzazione funzionale. Il terzo lavoro che verràƒÂ  presentato riguarda un altro fenomeno che puàƒ² ricoprire un ruolo importante nella prestazione di guida: la change blindness, fenomeno che consiste nellࢠincapacitàƒÂ  di notare consapevolmente cambiamenti rilevanti in una scena quando questi hanno luogo contemporaneamente ad altri eventi visivi di disturbo Lo scopo dello studio àƒ¨ di valutare gli effetti di un distrattore uditivo/sonoro presentato da solo o contemporaneamente allo stimolo visivo di disturbo.
2011
it
automobile
change blindness
ergonomia cognitiva
SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN NEUROSCIENZE E SCIENZE COGNITIVE
user centered design
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/270419
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-270419