Lo studio dei ritrovamenti monetali dalle terme pubbliche del municipio romano di Tadinum (Gualdo Tadino, Perugia) ਠintrodotto da un capitolo, di natura storica e topografica, riguardante il sito e gli edifici messi in luce dai recenti scavi effettuati nell'area dall'Università  degli Studi di Perugia. La documentazione numismatica già  nota per il sito ਠdescritta prima dei rinvenimenti oggetto di studio e risulta suddivisa in tre nuclei principali: le monete dagli scavi Borgia del 1750, la collezione municipale ed il ripostiglio rinvenuto in località  Grello (99 denari imperiali). I successivi capitoli che precedono il catalogo, riguardano le monete dalle campagne di scavo 2004 e 2005 dell'edificio termale. Il complesso monetale ਠcostituito in gran parte da singoli ritrovamenti che coprono un arco cronologico molto ampio, dalla fine del III secolo a.C. alla prima metà  del V secolo d.C. L'epoca repubblicana ed i primi tre secoli dell'impero sono rappresentati da pochi esemplari, mentre il IV e la prima metà  del V secolo presentano una documentazione molto abbondante. Due i ritrovamenti di pi๠monete associate tra loro: nel primo caso si tratta di un gruppo di esemplari rinvenuti in una ristretta area dell'edificio per i quali si ipotizza la provenienza da un borsellino o ripostiglio di IV sec. d.C., tentandone la ricostruzione; nel secondo caso non sussistono dubbi circa l'attribuzione ad un borsellino di 87 monete e frammenti di monete di bronzo databili entro la metà  del V secolo d.C. Questo gruzzolo presentava, al momento del rinvenimento, la forma del sacchetto che aveva contenuto le monete. L'osservazione delle fibre tessili mineralizzate che si conservavano sulla superficie dei piccoli bronzi ha permesso, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Roma e l'Istituto Centrale per il Restauro, di chiarire la natura del contenitore che viene descritta prima dell'analisi delle monete e dei confronti con altri rinvenimenti. I mezzi e le metodiche utilizzate dallo scrivente nel lavoro di restauro, conservazione e fotografia delle monete (in tutto 1180 esemplari), sono descritti nel capitolo 4, prima di procedere all'analisi dei singoli ritrovamenti. Questi sono trattati per categorie ed in ordine cronologico, seguendo, per il IV e V secolo, la suddivisione dettata dalle principali riforme monetarie. Gli aspetti caratteristici, come la presenza pi๠o meno marcata di alcuni tipi monetali e l'attestazione delle diverse zecche per il tardo Impero, sono esemplificati in grafici e tabelle. L'analisi del complesso monetale ਠcorredata di confronti con altri siti umbri, etruschi e sabini prossimi a Tadinum. Il confronto ਠallargato, per il IV e V secolo, ad un territorio pi๠ampio, lungo il principale asse viario della regione: la via Flaminia, che attraversa l'area della città  romana e lambisce l'edificio termale. Il quadro della circolazione monetale nel municipio romano à¨, quindi, delineato e commentato per i vari periodi. Nel capitolo conclusivo sono richiamati gli elementi caratteristici del lotto. Segue il catalogo di tutti gli esemplari leggibili e l'elenco di quelli illeggibili per i quali si fornisce una indicazione cronologica sulla base del modulo. Il contesto di rinvenimento delle monete nello scavo, al quale si fa riferimento, quando necessario, nei capitoli di commento, ਠesemplificato nelle tabelle che elencano gli esemplari suddivisi per unità  stratigrafiche. Seguono, infine, la bibliografia e le tavole. In queste ultime sono riprodotti, a grandezza naturale, tutti gli esemplari identificabili con l'eccezione delle monete che componevano il borsellino di V secolo per le quali si fornisce un ingrandimento. Altre immagini sono riprodotte, ove necessario, nel testo.

Monete dalle terme pubbliche di Tadinum - Gualdo Tadino (PG)

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2009

Abstract

Lo studio dei ritrovamenti monetali dalle terme pubbliche del municipio romano di Tadinum (Gualdo Tadino, Perugia) ਠintrodotto da un capitolo, di natura storica e topografica, riguardante il sito e gli edifici messi in luce dai recenti scavi effettuati nell'area dall'Università  degli Studi di Perugia. La documentazione numismatica già  nota per il sito ਠdescritta prima dei rinvenimenti oggetto di studio e risulta suddivisa in tre nuclei principali: le monete dagli scavi Borgia del 1750, la collezione municipale ed il ripostiglio rinvenuto in località  Grello (99 denari imperiali). I successivi capitoli che precedono il catalogo, riguardano le monete dalle campagne di scavo 2004 e 2005 dell'edificio termale. Il complesso monetale ਠcostituito in gran parte da singoli ritrovamenti che coprono un arco cronologico molto ampio, dalla fine del III secolo a.C. alla prima metà  del V secolo d.C. L'epoca repubblicana ed i primi tre secoli dell'impero sono rappresentati da pochi esemplari, mentre il IV e la prima metà  del V secolo presentano una documentazione molto abbondante. Due i ritrovamenti di pi๠monete associate tra loro: nel primo caso si tratta di un gruppo di esemplari rinvenuti in una ristretta area dell'edificio per i quali si ipotizza la provenienza da un borsellino o ripostiglio di IV sec. d.C., tentandone la ricostruzione; nel secondo caso non sussistono dubbi circa l'attribuzione ad un borsellino di 87 monete e frammenti di monete di bronzo databili entro la metà  del V secolo d.C. Questo gruzzolo presentava, al momento del rinvenimento, la forma del sacchetto che aveva contenuto le monete. L'osservazione delle fibre tessili mineralizzate che si conservavano sulla superficie dei piccoli bronzi ha permesso, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Roma e l'Istituto Centrale per il Restauro, di chiarire la natura del contenitore che viene descritta prima dell'analisi delle monete e dei confronti con altri rinvenimenti. I mezzi e le metodiche utilizzate dallo scrivente nel lavoro di restauro, conservazione e fotografia delle monete (in tutto 1180 esemplari), sono descritti nel capitolo 4, prima di procedere all'analisi dei singoli ritrovamenti. Questi sono trattati per categorie ed in ordine cronologico, seguendo, per il IV e V secolo, la suddivisione dettata dalle principali riforme monetarie. Gli aspetti caratteristici, come la presenza pi๠o meno marcata di alcuni tipi monetali e l'attestazione delle diverse zecche per il tardo Impero, sono esemplificati in grafici e tabelle. L'analisi del complesso monetale ਠcorredata di confronti con altri siti umbri, etruschi e sabini prossimi a Tadinum. Il confronto ਠallargato, per il IV e V secolo, ad un territorio pi๠ampio, lungo il principale asse viario della regione: la via Flaminia, che attraversa l'area della città  romana e lambisce l'edificio termale. Il quadro della circolazione monetale nel municipio romano à¨, quindi, delineato e commentato per i vari periodi. Nel capitolo conclusivo sono richiamati gli elementi caratteristici del lotto. Segue il catalogo di tutti gli esemplari leggibili e l'elenco di quelli illeggibili per i quali si fornisce una indicazione cronologica sulla base del modulo. Il contesto di rinvenimento delle monete nello scavo, al quale si fa riferimento, quando necessario, nei capitoli di commento, ਠesemplificato nelle tabelle che elencano gli esemplari suddivisi per unità  stratigrafiche. Seguono, infine, la bibliografia e le tavole. In queste ultime sono riprodotti, a grandezza naturale, tutti gli esemplari identificabili con l'eccezione delle monete che componevano il borsellino di V secolo per le quali si fornisce un ingrandimento. Altre immagini sono riprodotte, ove necessario, nel testo.
2009
it
Numismatica
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272180
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272180