Il lavoro di ricerca che ha inteso concentrarsi sugli aspetti religiosi delle città  portuali del medio Adriatico occidentale ਠstrutturato in tre capitoli che seguono ad una breve introduzione sul mare Adriatico e sulle frequentazioni di genti allogene nell'antichità . Nel primo capitolo viene fatta una panoramica storica e topografica dell'area presa in esame, onde mettere in evidenza i meccanismi insediativi e le dinamiche socio-culturali della regione in cui dominano naturalmente gli abitati piceni, ma con significative presenze villanoviane. Viene offerta una rapida ma funzionale carrellata delle fasi determinanti del popolamento della regione, che offre testimonianze di grande rilievo storico-artistico soprattutto per il periodo orientalizzante (VII-VI secolo a.C.) e quindi per quello arcaico (V secolo a.C.), quando la grande emporà¬a attica ed eginetica frequenterà  con costanza ed intensità  le coste marchigiane, lasciando significative testimonianze ed invadendo dei propri prodotti artigianali anche l'entroterra. L'esposizione prosegue quindi soffermandosi sulla fase celtica e siracusana di IV secolo a.C. per approdare infine al III secolo a.C. quando Roma comparirà  sullo scacchiere adriatico e la regione subirà  una rapida e profonda romanizzazione. Il secondo capitolo costituisce il vero e proprio dossier delle fonti documentarie prese in esame in questa ricerca: attraverso un'esposizione che segue il criterio topografico da S a N vengono passate in rassegna tutte le città  situate sulla costa medio adriatica attualmente comprese nelle regioni Marche e Abruzzo (settentrionale) e appartenenti alle regiones V (Picenum) e VI (Umbria) della suddivisione amministrativa augustea. Il confine meridionale ਠrappresentato dal fiume Salino mentre quello settentrionale dal fiume Foglia. In quest'arco di costa sono state individuate undici città  provviste di apprestamenti portuali anche minimi che, pur non raggiungendo mai lo spessore di porti come Ancona e Numana (in età  arcaica), svolsero comunque un ruolo fondamentale all'interno di un bacino come quello adriatico particolarmente insidioso per le esigenze della navigazione antica, che necessitava di tappe ravvicinate, raggiungibili nell'arco di ventiquattrore o poco pià¹. Attraverso quest'emporà¬a †œminore†� i grandi vettori commerciali mediterranei entreranno in contatto con le popolazioni medio adriatiche determinandone inevitabilmente gli aspetti culturali, dei quali il fenomeno religioso ਠil pi๠significativo. Queste città  sono state trattate attraverso una preliminare storia del sito, per passare poi ad un'analisi delle testimonianze di carattere religioso attestate per il sito medesimo. Nell'ultimo capitolo si propone un quadro d'insieme del fenomeno religioso nell'area esaminata, attraverso un'analisi approfondita dei culti principali (in base all'abbondanza delle testimonianze raccolte nel capitolo precedente), dei quali si indaga il contesto e le forme del culto stesso, avanzando qualora possibile, proposte sull'ubicazione del luogo di culto (Cupra, Fortuna) oppure sull'identità  della divinità  venerata (Afrodite Akrà¡ia ad Ancona), approdando a soluzioni abbastanza persuasive. Segue la raccolta bibliografica aggiornata.

Luoghi di culto nelle città  portuali delle regiones V e VI dell'Italia augustea

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2009

Abstract

Il lavoro di ricerca che ha inteso concentrarsi sugli aspetti religiosi delle città  portuali del medio Adriatico occidentale ਠstrutturato in tre capitoli che seguono ad una breve introduzione sul mare Adriatico e sulle frequentazioni di genti allogene nell'antichità . Nel primo capitolo viene fatta una panoramica storica e topografica dell'area presa in esame, onde mettere in evidenza i meccanismi insediativi e le dinamiche socio-culturali della regione in cui dominano naturalmente gli abitati piceni, ma con significative presenze villanoviane. Viene offerta una rapida ma funzionale carrellata delle fasi determinanti del popolamento della regione, che offre testimonianze di grande rilievo storico-artistico soprattutto per il periodo orientalizzante (VII-VI secolo a.C.) e quindi per quello arcaico (V secolo a.C.), quando la grande emporà¬a attica ed eginetica frequenterà  con costanza ed intensità  le coste marchigiane, lasciando significative testimonianze ed invadendo dei propri prodotti artigianali anche l'entroterra. L'esposizione prosegue quindi soffermandosi sulla fase celtica e siracusana di IV secolo a.C. per approdare infine al III secolo a.C. quando Roma comparirà  sullo scacchiere adriatico e la regione subirà  una rapida e profonda romanizzazione. Il secondo capitolo costituisce il vero e proprio dossier delle fonti documentarie prese in esame in questa ricerca: attraverso un'esposizione che segue il criterio topografico da S a N vengono passate in rassegna tutte le città  situate sulla costa medio adriatica attualmente comprese nelle regioni Marche e Abruzzo (settentrionale) e appartenenti alle regiones V (Picenum) e VI (Umbria) della suddivisione amministrativa augustea. Il confine meridionale ਠrappresentato dal fiume Salino mentre quello settentrionale dal fiume Foglia. In quest'arco di costa sono state individuate undici città  provviste di apprestamenti portuali anche minimi che, pur non raggiungendo mai lo spessore di porti come Ancona e Numana (in età  arcaica), svolsero comunque un ruolo fondamentale all'interno di un bacino come quello adriatico particolarmente insidioso per le esigenze della navigazione antica, che necessitava di tappe ravvicinate, raggiungibili nell'arco di ventiquattrore o poco pià¹. Attraverso quest'emporà¬a †œminore†� i grandi vettori commerciali mediterranei entreranno in contatto con le popolazioni medio adriatiche determinandone inevitabilmente gli aspetti culturali, dei quali il fenomeno religioso ਠil pi๠significativo. Queste città  sono state trattate attraverso una preliminare storia del sito, per passare poi ad un'analisi delle testimonianze di carattere religioso attestate per il sito medesimo. Nell'ultimo capitolo si propone un quadro d'insieme del fenomeno religioso nell'area esaminata, attraverso un'analisi approfondita dei culti principali (in base all'abbondanza delle testimonianze raccolte nel capitolo precedente), dei quali si indaga il contesto e le forme del culto stesso, avanzando qualora possibile, proposte sull'ubicazione del luogo di culto (Cupra, Fortuna) oppure sull'identità  della divinità  venerata (Afrodite Akrà¡ia ad Ancona), approdando a soluzioni abbastanza persuasive. Segue la raccolta bibliografica aggiornata.
2009
it
luoghi di culto città  portuali medio adriatico occidentale
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272182
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272182